A nostro modesto avviso, dal Covid-19, nel Sud, si è creata la nuova "Questione meridionale". Vediamo perchè. Il Report annuale dell'Istat, per quanto riguarda il Covid-19, prende in esame diversi ambiti della società italiana e lancia questo l'allarme:" Il Covid-19 ha accentuato le disuguaglianze al Mezzogiorno". Nel particolare, secondo i dati Istat, la Puglia è tra i livelli più bassi, dal punto di vista, della scolarizzazione; la didattica a distanza è più difficile al Sud: il 19% dei minori non ha un pc. Nella relazione dell'Anac c'è un approfondimento sull'emergenza Covid: in Puglia perso il 23% degli appalti, rispetto all'anno scorso, ovvero, una perdita di circa 365 milioni nei mesi caratterizzati dalla pandemia del virus Covid. Ancora, dal punto di vista economico, il lockdown non ha, di certo, risparmiato il Mezzogiorno. Con il fermo della produzione manifatturiera e dei servizi, il mercato del lavoro si sta restringendo, aumentando il lavoro nero, penalizzando, nel particolare, i giovani del Sud. In conclusione, noi diciamo che la Politica nazionale, a seguito di questa emergenza sociale devastante, del Covid-19, nel Mezzogiorno, deve destinare risorse economiche più consistenti di quelle programmate.