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Sabato, 09 Novembre 2024

Grillo alla Stampa Estera

Renzi è andato da Berlusconi ad Arcore e il condannato gli ha dettato la linea. Si è messo la camicina bianca ed è salito sul camper, scopiazzando il nostro programma». Così Beppe Grillo intrattenendosi con i corrispondenti stranieri nel bar della sede della stampa estera, prima di un incontro con i soli giornalisti stranieri. In realtà il vertice tra Renzi e Berlusconi a proposito della legge elettorale non è avvenuto ad Arcore ma nella sede del PD
«La legge elettorale che stanno facendo questi due - prosegue Grillo - è per fermare noi che siamo la variabile impazzita». Con l’Italicum «noi saremo tagliati fuori - prosegue -immaginate il ballottaggio tra noi e il Pd. A chi indirizzerà il voto Berlusconi con le sue tv e i giornali. Lo sappiamo che non abbiamo scampo per andare al governo. C’è il mutismo di Napolitano che non dice niente, di Letta che non dice niente. Perché il pericolo siamo noi».
Noi abbiamo preso il 25% poi c'è stato questo 'colpettino di Stato' di Napolitano che si è riunito con due persone una sera e fatto le larghe intese per bloccarci. Ci vedono come una anomalia. Dobbiamo avere a che fare con chi ti dice una cosa in faccia e poi ne vota un'altra". Così Beppe Grillo in conferenza presso la Stampa Estera a Roma. Poi riferendosi all'accordo tra Renzi e Berlusconi:
"La legge elettorale che stanno facendo 'questi due' è per fermare noi che siamo la variabile impazzita".

Con l'Italicum "noi saremo tagliati fuori, immaginate il ballottaggio tra noi e il Pd. A chi indirizzerà il voto Berlusconi con le sue tv e i giornali. Lo sappiamo che non abbiamo scampo per andare al governo. C'è il mutismo di Napolitano che non dice niente, di Letta che non dice niente. Perché il pericolo siamo noi". Poi Grillo non lo cita ma attacca il segretario del Pd Matteo Renzi: "Chi prende i voti per fare il sindaco deve fare il sindaco".
Risponde tra gli altri, dal Partito democratico, Andrea Martella, vice presidente del Gruppo Pd della Camera. «Difficile capire cosa voglia fare Grillo, se non puntare allo sfascio.- dice -. Dopo aver cambiato idea non si sa più quante volte sulla legge elettorale, oggi grida all’accordo per far fuori il suo movimento. La legge elettorale in realtà si cambia per cambiare la politica e non e per colpirlo. Continuando ad autoescludersi dal confronto però si fa fuori da solo».

Il titolo dell’incontro con i giornalisti cui partecipa Grillo è: «Contro l’Europa dell’austerity». Poco dopo l’inizio, appare sull’account Twitter dell’ex comico: «Noi del M5S siamo stati i primi a chiedere di rinegoziare il Fiscal Compact con una mozione. Il Pd ha votato no e se ne vanta».
A proposito di temi economi, Grillo ripropone anche l’idea di «un reddito per tutti, dalla nascita alla morte». «E come lo paghiamo? - aggiunge -. Con le pensioni, con una grande riforma fiscale».

«In Europa noi per adesso andiamo da soli, poi vedremo se c’è qualche gruppo tedesco o finlandese che condivide il nostro programma» dice inoltre Grillo. Che, nel discorso a tutto campo, parla anche di immigrazione: L’accoglienza dell’immigrazione «È una questione che dobbiamo spartire con l’Europa». Poi, dell’euro: «nessuno può dire “siamo a non siamo nell’euro”. Io voglio discutere, poi le decisioni si prendono con un referendum».
Quindi, rivolto a un giornalista, i l leader del M5S aggiunge: «Lei ha detto “coalizzarsi con altri partiti europei populisti”. Attenti con le parole, populista è un’offesa».
Infine, chiude: «Vinceremo le elezioni europee. Lo metteremo per iscritto».

"Speranza si dimetta per il caso del lobbista Tivelli". "Speranza fa un emendamento sulle pensioni d'oro: bellissimo, lo avremmo votato. Ma dopo una telefonata l'emendamento scompare. Abbiamo intercettato la telefonata e fatto espellere il lobbista. Ora dopo il lobbista dobbiamo cacciare il lobbizzato". L'attacco di Grillo al capogruppo del Pd alla Camera è nato dopo che il leader del M5S si è difeso dall'accusa di immobilismo. "Ci dicono che siamo immobili - ha detto Grillo - ma non è vero. Noi, ad esempio, avremmo votato l'emendamento sulle pensioni d'oro ma poi l'hanno ritirato". Grillo fa riferimento alla telefonata "intercettata" da alcuni parlamentari 'cinque stelle' davanti ad un commissione lo scorso dicembre. La telefonata è stata pubblicata sul sito di Grillo; successivamente, i parlamentari 'grillini' hanno protestato platealmente in Aula accusando le pressioni delel lobbies per bloccare i provvedimenti in Parlamento. La vicenda si è chiusa con l'intervento dell'Amministrazione di Montecitorio e le dimissioni dell'ex funzionario.

"Noi del M5S siamo stati i primi a chiedere di rinegoziare il Fiscal Compact con una mozione. Il Pd ha votato 'no' e se ne vanta". Così Beppe Grillo su twitter, mentre partecipa alla conferenza presso la Stampa Estera a Roma. L'incontro avrebbe dovuto essere trasmesso in diretta web ma per problemi tecnici non è visibile.

 

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