Login to your account

Username *
Password *
Remember Me

Create an account

Fields marked with an asterisk (*) are required.
Name *
Username *
Password *
Verify password *
Email *
Verify email *
Captcha *
Reload Captcha
Mercoledì, 19 Febbraio 2025

Il Gruppo Marrelli inaugu…

Feb 17, 2025 Hits:172 Crotone

CAI SERVICE di Crotone in…

Feb 03, 2025 Hits:744 Crotone

Isola Capo Rizzuto - Il S…

Gen 28, 2025 Hits:944 Crotone

Lux Santa di Matteo Russo

Gen 23, 2025 Hits:1159 Crotone

Al via l’organizzazione p…

Gen 17, 2025 Hits:1310 Crotone

Reggio Calabria celebra i…

Gen 13, 2025 Hits:1337 Crotone

Rinascerò, Tributo a Milv…

Nov 06, 2024 Hits:2508 Crotone

Il Sindaco di Santa Sever…

Nov 04, 2024 Hits:2424 Crotone

Mons. Staglianò: "Sete di Dio " è l'essere umano

Carissimi,

se Dio ha misericordia – sempre, ogni volta sempre- è perché la misericordia è la sua realtà e non tanto un suo atteggiamento, parola di Gesù. E per l’essere umano, non dovrebbe essere lo stesso, se “come Dio” è la sua vocazione? Così, “l’anima mia ha sete del Dio vivente”, dovrebbe significare che l’uomo “è” questa sete. In verità a ben guardare le cose, la sete di Dio “costituisce e determina” l’uomo nel suo essere. Non è un bisogno, ma è l’originario di ogni bisogno. Qualunque soddisfazione di ogni bisogno non potrà mai bastare: l’infinito regge l’impianto umano. L’animale uomo è divino e per questo è umano. Il divino è il “come Dio” che è già dentro la vita di ogni uomo e costituisce la logica originaria della ragione, il suo logos profondo, la legge (nomos) interiore di ogni bellezza umana, l’orizzonte di ogni aspirazione, l’universo di ogni mondo, la mappatura completa delle misteriose equazioni dell’amore, l’occhio potente di ogni visione, l’anima smisurata di ogni utopia, lo spirito semplice di ogni gesto di solidarietà, la forza feconda di ogni generatività e bontà. L’uomo è umano non perché “razionale”, piuttosto perché è divino, “come Dio”. E perché dirle queste cose? Perché scriverle? “Amor mi mosse che mi fa parlare” (Dante Alighieri). Forse, pensandoci, potrebbe cambiare lo sguardo su di noi” e – nella nostra “graziosa” conversione quaresimale-, potremmo decidere di “agire in grande nell’amore”. Insomma, un uomo che è così divino non si potrebbe accontentare certo di un “fioretto” (come… non mangiare dolci in quaresima), ma oserebbe tutte le strade della misericordia corporale e spirituale, attraversando le porte strette di quelle opere difficili certo, ma alla sua portata, mete inevitabili della sua santità, del suo agire “come Dio”. Il coraggio di osare non mancherà per chi pensa in grande, per chi è così grande.

Con affetto mons. Tonino Staglianò

Vescovo di Noto

 

 

Pubblicità laterale

  1. Più visti
  2. Rilevanti
  3. Commenti

Per favorire una maggiore navigabilità del sito si fa uso di cookie, anche di terze parti. Scrollando, cliccando e navigando il sito si accettano tali cookie. LEGGI