“La morte di San Francesco fu chiamata “Transito” perché in pochi fu evidente, come in lui, che il cessare della vita terrena rappresentava il passaggio alla vera vita. Sul letto di morte San Francesco disse ai suoi fratelli: “Io ho fatto la mia parte, la vostra ve la insegni Cristo”. E’ un monito per tutti noi, un monito a cui fare riferimento per accogliere e mettere a frutto la sua preziosa eredità”. Così il parroco della chiesa di San Francesco d’Assisi a Ragusa, don Nicola Iudica, in occasione dell’apertura, ieri, dei festeggiamenti in onore del patrono d’Italia. Apertura che è stata caratterizzata dalla discesa del simulacro del santo che è stato poi spostato a fianco dell’altare centrale per dare modo a tutti i fedeli e i devoti di venerarlo. L’eucarestia vespertina è stata presieduta dal vicario generale della diocesi, padre Roberto Asta, che non ha mancato di evidenziare le peculiarità di una figura che ha segnato in positivo la storia della Chiesa. Dopo la funzione religiosa, un momento di approfondimento significativo che è stato tenuto da Francesco Gurrieri il quale si è soffermato ad analizzare la figura di San Francesco in qualità di modello per l’arte sino a diventare un esempio per la vita. E’ stato fatto un excursus sull’iconografia del poverello d’Assisi che ha fornito molti spunti interessanti di riflessione. Oggi, intanto, le celebrazioni proseguono con la festa dell’impressione delle stimmate. Nel pomeriggio, alle 18,30, si terrà la santa messa. Le celebrazioni, poi, continueranno sabato 22 settembre con la recita del Rosario e la coroncina di San Francesco d’Assisi, a partire dalle 18. Alle 18,30 ci sarà la santa messa presieduta da don Giorgio Occhipinti, direttore dell’ufficio diocesano per la Pastorale della salute e animata dai componenti della consulta e della cappellania ospedaliera. Sempre sabato, ma alle 19,30, è in programma una conferenza curata dal prof. Giorgio Flaccavento sul tema “Cappuccini: un quartiere fra vecchia e moderna Ragusa”. Alle 20,30, inoltre, si terrà l’inaugurazione della mostra “L’arte sacra della chiesa dei Cappuccini”. La mostra sarà aperta tutti i giorni sino al 7 ottobre, con i seguenti orari: dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 20. “A tutti l’augurio di una buona festa – sottolinea il parroco – invocando l’intercessione del santo patrono d’Italia per una benedizione di pace per il mondo intero”.