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Giovedì, 12 Dicembre 2024

Ripartire dal Sud

A nostro modesto avviso, per allineare, ovvero, disporre una stessa linea di sviluppo, per tutto il Paese Italia, si deve partire dal Sud. Vediamo Perché. Ad esempio, in Puglia, la quota di occupati con il titolo di studio più alto è inferiore, rispetto alla media del Mezzogiorno e del Paese; ovvero, le imprese pugliesi assumono pochissimi laureati, solo il 12,4% del totale; un dato questo, che riguarda il quinquennio 2012-2016. Poi, il Report dell’Istat fotografa un Mezzogiorno, in affanno, dove il lavoro continua a latitare. A questo punto, la docente di Economia degli intermediari finanziari dell’Università di Bari, Federica Miglietta, ha fatto queste due proposte: “1) un database aggiornato, in tempo reale, che metta in connessione Università, Regione e associazioni di categoria; 2) favorire strumenti di incentivazione, per far sì, che le imprese assumano una quota maggiore di laureati. Questo sarebbe un beneficio diretto per la competitività e lo sviluppo delle nostre aziende”. Ancora, noi aggiungiamo che questa soluzione, della suddetta docente universitaria, può servire, anche, ad evitare che un terzo degli studenti universitari pugliesi se ne vada al Nord Italia; La Svimez, infatti, ha rilevato: su 126 mila studenti immatricolati, in 40 mila, sono emigrati, al Nord, per frequentare l’università. Ma c’è di più. Cresce il divario Nord-Sud del Paese, a causa di un aumento della disuguaglianza della spesa, tra le famiglie più ricche del Nord e quelle più povere del Sud: la Lombardia è la prima regione, per consumi, la Calabria, ultima regione, dove si registrano i consumi più bassi (questa è la fotografia scattata dal Report dell’Istat). In conclusione, noi diciamo che una strategia per il rilancio del Sud e dell’intero Paese può essere: imprese, agricoltura e turismo, uniti per il made in Italy; questa ci sembra la scelta giusta perché, l’Italia è un Paese unico capace di abbinare la bellezza naturale del Sud, del mare, delle colline toscane, delle montagne, delle città d’arte cariche di storia, ad un grande patrimonio gastronomico. Va detto, pure, che le competenze sul tema, sono delle Regioni, delle quali va valorizzato, a livello nazionale, il loro ruolo.

 

 

 

 

 

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