In primis, noi diciamo che il futuro del Mezzogiorno passa da un lato, dalla tutela delle sue tradizioni, del suo patrimoni naturale e culturale; dall’altro lato, dalla capacità che avrà di raccogliere le sfide che l’innovazione offre per diventare, un volàno di sviluppo, dell’intero Mezzogiorno. Il futuro, è già qui: nel profondo Sud: lo spazio, certo ma, anche la terra e il mare. Attorno al Distretto tecnologico aerospaziale(Dta) con sede legale e amministrativa presso la cittadella della Ricerca di Brindisi, la Puglia vedrà decollare “super navicelle” che consentiranno di toccare, davvero la luna con un dito. Ancora, c’è un circuito di aziende private 4.0, ad alto concentrato innovativo, che detiene il 46% delle partecipazioni; stiamo parlando di un comparto tecnologico, in fermento, che sempre di più, vede nell’aeroporto di Grottaglie il “cuore pulsante”, come dimostra, anche, un patto siglato per favorire l’attività di ricerca e di sperimentazione sulla cyber security, nella mobilità tra spazio, terra e mare. L’intesa permetterà di sviluppare diversi servizi, tra i quali la sicurezza informatica dei sistemi spaziali, in relazione al settore dei trasporti, oltre a progetti ed eventi specifici con lo scopo di sviluppare una comunità meridionale per l’innovazione. Ma c’è di più. A Lecce, è stato creato un Patto tra Ingegneria dell’Innovazione, dell’ UniSalento e Asl Lecce, per accorciare i tempi delle liste d’attesa. Vediamo come: sarà un algoritmo ad evidenziare le criticità, ma, soprattutto, ad individuare il numero di prenotazioni, che possono essere effettuate; stiamo parlando di un rivoluzione nella gestione delle liste d’attesa, in un settore, a nostro modesto avviso, così delicato e frequentato della sanità. In conclusione, ci auguriamo, che il Mezzogiorno partendo da queste iniziative, in atto, diventi, in un prossimo futuro, una “culla di crescita” dell’innovazione.