Danza e arte. In un connubio magico. Dalle movenze e dai ritmi marziali. Un connubio ancora più affascinante quando si riscoprono le radici storiche di un popolo. Per compiere un viaggio nel passato che proietta verso il futuro. E’ la magia della capoeira che lo scorso venerdì sera ha fatto sentire i propri influssi anche a “La Spiaggetta” Sampieri dove, nel contesto della rassegna “Rarike”, alla ricerca delle radici dalle sonorità più inconsuete, il gruppo dei “SenzAla” di Ragusa ha animato uno spettacolo-cerimoniale servito a rievocare le tappe di un’antichissima tradizione. La storia della capoeira è molto complessa e difficile da tracciare in maniera precisa, soprattutto per la carenza di documenti scritti al riguardo e per la loro distruzione dopo l’abolizione della schiavitù in Brasile; di certo sappiamo che trae le sue origini dalla mescolanza di rituali di lotta e danza di alcune tribù africane già colonie dei portoghesi, catturate e fatte schiave in massa per essere deportate in Brasile. Ieri l’esibizione è stata caratterizzata da precisi momenti evolutivi della danza poi trasformatasi in un gioco acrobatico. Il berimbau Berra-boi, uno strumento musicale caratteristico, ha dettato la modalità della performance ed è stato assegnato, come accade di frequente, al capoeirista più navigato presente nella “roda”. Lo stile, il rituale del gioco, è dipeso dalla conoscenza e dall’approfondimento del praticante nei "fondamentos". Con il berimbau, tramite un ritmo specifico, è stato possibile formare la “roda”. La roda di capoeira è un microcosmo che riflette il macrocosmo della vita e del mondo. Gli elementi che la contraddistinguono sono la malizia, il rispetto, la responsabilità, la provocazione, la competizione, la libertà, ma ogni gioco è diverso dagli altri e in ognuno si ritrovano elementi più marcati rispetto ad altri. In generale nella capoeira non si cerca di “distruggere” il rivale. Anzi, il capoerista preferisce dimostrare la sua superiorità senza completare i colpi. Poi, l’esibizione di ieri sera è stata caratterizzata dalla ginga, il movimento base della capoeira, un movimento delle gambe al ritmo del tocco del berimbau che ricorda una danza. La batteria di strumenti ha suonato il ritmo "Angola" e il solista ha cantato una "ladainha", per poi passare alla "louvaçao" e di seguito al "corrido". E così, quando si sono sentite le note del vamo s'imbora, la coppia è entrata in roda a partire dal berimbau e ha cominciato la propria performance. Il tutto applaudito dal pubblico presente che ha avuto modo di rilassarsi nella speciale atmosfera de “La Spiaggetta” Sampieri.