Presso l’auditorium della Parrocchia Sacri Cuori di Gesù e Maria di Portici, in Via Federico Rossano 1, sabato 4 dicembre alle ore 10 si è svolgerà il convegno dal titolo “Non farti prendere la mano – Sguardo consapevole sui pericoli dei fuochi d’artificio”, promosso dal Dirigente scolastico dell’ISIS Carlo Levi di Portici, Professor Giovanni Liccardo.
Il convegno, coordinato nei suoi aspetti logistico-organizzativi dalla referente di Scuola Professoressa Assunta Esposito, Referente legalità, con l’intervento del Personale della Questura di Napoli - Nucleo artificieri della Polizia di Stato, vuole essere il luogo di trasmissione di un messaggio di prevenzione e di sensibilizzazione sull’uso dei fuochi di artificio; soprattutto in relazione ai gravi incidenti che si verificano durante le festività natalizie e di fine anno, emerge infatti l’esigenza di sensibilizzare i giovani sull’uso incauto o inadeguato dei fuochi d’artificio e dai pericoli da essi derivanti. Agenti esperti del Commissariato incontreranno gli studenti per spigare loro la disciplina dei "botti", per indicare quelli vietati e soprattutto quelli pericolosi.
Il Professor Giovanni Liccardo, ideatore dell’iniziativa, ci fa sapere che “Non si tratterà però solo di una lezione di scuola, ma di una sorta di laboratorio dove ai ragazzi verranno mostrati filmati e artifici pericolosi, affinché possano memorizzarne la forma e capirne la pericolosità. Sul mercato ci ritroveremo tra pochi giorni vecchi e nuovi botti perché la voglia di fare festa contagia, specie per fine anno, molti italiani che hanno una vera e propria passione per i fuochi d'artificio, non sempre innocui, spesso pericolosissimi: dunque, la campagna di sensibilizzazione non può essere tralasciata dalla Scuola. Non a caso, dal punto di vista statistico i ragazzi tra gli 11 e i 14 anni sono i più colpiti dalle esplosioni e gli organi più interessati sono mani e occhi. Spesso sono proprio loro, i più giovani che credono di mostrare il loro coraggio usando i fuochi in modo spavaldo, a meravigliarsi dei danni che possono provocare giochi pirotecnici apparentemente innocui. Del resto, la visione didattica della cultura della sicurezza è da sempre all’attenzione dell’IIS “C. Levi”. E l’ambizione di tale obiettivo e la complessità del problema che riguarda la vita di ciascuno, spiegano l’impegno profuso a questo scopo dalla Scuola, a molti livelli, sia per quanto concerne l’ambiente di lavoro sia relativamente agli aspetti educativi. Protagonisti di tale compito sono i docenti, in quanto registi dell’azione educativa che si connota per la sua interdisciplinarietà; la cultura della sicurezza infatti, nella sua ampia articolazione implica molteplici elementi: le strutture, la didattica, l’organizzazione scolastica, le convinzioni personali, la normativa, le sanzioni. Al Dirigente il compito di essere un abile regista che studia i fondamenti teorici, cerca le risorse, seleziona gli strumenti, coordina i soggetti e lavora in prima persona con gli studenti. Ne va del nostro futuro. E il futuro sta nelle mani dei ragazzi che la società affida alla scuola. Dunque, un compito enorme, evidentemente, si prospetta ai docenti ai quali compete educare attraverso l’istruzione, promuovere l’assunzione di corretti comportamenti grazie alla prospettazione dei diversi ambiti disciplinari di cui hanno padronanza, sviluppare competenze, grazie all’acquisizione di conoscenze aggiornate e critiche, nonché di sensibili abilità, accompagnare la crescita delle giovani generazioni perché esse sappiano porsi nel mondo con piena e responsabile consapevolezza”.