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Inaugurato piazzale Cannavò: Franca Roberto, "Candido è qui con noi"

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E' stata la moglie Franca Roberto, insieme al direttore della Gazzetta dello Sport e all'assessore Valentina Scialfa a svelare, nel corso di un'affollata cerimonia svoltasi alla presenza di numerose autorità civili e militari e tanti esponenti del mondo giornalistico e sportivo, la targa che intitola l'ex piazzale Oceania al giornalista Candido Cannavò, storico direttore della "rosea" scomparso nel 2009 all'età di 79 anni.
"Candido è qui con noi" ha detto Franca Roberto, ricordando il marito e ringraziando la città di Catania per la scelta di quella belle piazza vicina al mare, ricca di colori resi vividi dal sole di una giornata primaverile. "Mio padre - ha aggiunto Alessandro Cannavò, giornalista del Corriere della Sera - è rimasto legatissimo a Catania e ci ha insegnato a tornare in questa città, che adesso lo ricambia con questo amore".
La cerimonia era stata aperta, assente il sindaco di Catania Enzo Bianco, impegnato a Bruxelles come come capo della Delegazione italiana al Comitato delle Regioni, ad accogliere il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dall'assessore allo Sport Valentina Scialfa, che ha sottolineato il connubio tra sport e scuola, fondamentale per far crescere i nostri ragazzi con sani principi e tracciato un breve profilo di Candido Cannavò ricordando le sue parole: "qui è la mia casa, qui vicino al mare".
Alla presenza tra gli altri del commissario della provincia, il prefetto Giuseppe Romano, del comandante dei Carabinieri di Catania Alessandro Casarsa, del vice Capo di Gabinetto Vicario della Prefetto, dott. Gullotti, del vicepresidente del CONI Sicilia Sergio Parisi, del segretario generale Fipav Fabio Pagliara, del comandante del gruppo Sport della Guardia di Finanza Vincenzo Parrinello, della presidente del consiglio comunale Francesca Raciti, degli assessori Luigi Bosco e Salvo Di Salvo, è intervenuto il direttore della Gazzetta, Andrea Monti che ha sottolineato come la “rosea” fosse un altro pezzo della famiglia Cannavò, amatissima da Candido a tal punto da farsi confezionare da Moschino una giacca fatta con ritagli del giornale.
Monti ha ringraziato Andrea Marusic, allievo dell’Accademia di Belle Arti di Catania che, su progetto del direttore Virgilio Piccari, in cinque giorni e quattro notti di lavoro, ha realizzato i variopinti murales della piazza, con la compagnia di un cagnolino randagio ribattezzato Candido.
"Per noi Candido Cannavò - ha detto - è il sorriso del murale di Andrea, che lo ritrae perfettamente. Il suo difetto peggiore, come tutti i grandi uomini, era quello della generosità, che li rende immortali. E la lezione che ci ha dato non è stata semplicemente di giornalismo, ma di vita".
Il sindaco Bianco ha voluto comunque essere presente alla cerimonia con una telefonata da Bruxelles.
"Oggi - ha detto - è un giorno straordinariamente felice per due ragioni. Perché recuperiamo una piazza per troppi anni luogo di degrado, tra immondizia e prostituzione, e che oggi rivive grazie all'impegno di tanti dipendenti del Comune e della Multiservizi, che ringrazio. La seconda è che in questa splendida giornata di sole, la piazza viene intitolata a Candido Cannavò, uno dei grandi giornalisti del nostro Paese, che ricordo con affetto come straordinario narratore delle gesta del Catania in serie A. Ma ricordo anche le sue grandi inchieste su 'La Sicilia' dedicate alla malasanità a Catania".
"Da Catania - ha concluso Bianco - oggi parte, nel nome di Cannavò, da questa piazza rigenerata, un messaggio di speranza, segno della voglia di rinascita di una città che ha davanti a sé un grande futuro dopo aver avuto un grande passato".
E' giunto, infine, un messaggio del presidente nazionale del Coni, Giovanni Malagò, che ha espresso "Vivo apprezzamento per l'iniziativa" ed ha ricordato Cannavò come un grande uomo di sport nel senso più ampio del termine.

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