Incontrando oggi nella sede dell’Assessorato all’Urbanistica i rappresentanti di Confindustria e Apindustrie, l’assessore Salvo Di Salvo ha concluso il primo ciclo di confronti con le parti sociali e la società civile iniziato il 16 ottobre scorso per dar vita a una cabina di regia permanente che decida gli interventi urbanistici sul territorio, a cominciare dal centro storico, per rimettere in moto economia e lavoro.
All’incontro di oggi erano presenti, il presidente di Confindustria Catania Domenico Bonaccorsi di Reburdone, il direttore Franco Vinci, il presidente di Apindustrie Giuseppe Scuderi e la dirigente Giusi Petrelli. Tutti hanno espresso compiacimento sull’agenda che l’Assessore Di Salvo ha illustrato, mostrando di condividere gli indirizzi dell’Amministrazione comunale.
Secondo Confindustria e Apindustrie “una svolta decisiva per il rilancio della città potrà giungere soltanto da una concreta e fattiva politica di pianificazione del territorio lontana dalle logiche dei rinvii e delle non decisioni” e attraverso “la valorizzazione delle risorse imprenditoriali catanesi, ormai mature per affrontare nuove e importanti sfide”.
“L’incontro – ha detto Di Salvo - ha rappresentato l’occasione per proseguire con una sana concertazione sul programma e i tempi d’attuazione dei piani di sviluppo territoriale che mirano alla riqualificazione e alla rigenerazione del tessuto urbano anche attraverso la messa in sicurezza degli edifici sotto il profilo antisismico. E da Confindustria e Apindustrie, così come dai sindacati nel primo incontro, è stato sottolineato come questa linea possa creare le condizioni per un rilancio della economia locale, che ha nel mattone un moltiplicatore, anche senza necessità di costruire nuovi edifici”.
L’Assessore ha poi ringraziato i rappresentanti di Confidustria e Apindustrie, “che ci hanno offerto la loro importantissima esperienza specifica nel settore” ponendo l’accento in particolare sulla “necessità di rendere produttivo il territorio di area industriale in termini di infrastrutture, servizi e sicurezza e collegarlo ai vettori della città”.
Porto, Aeroporto, Interporto, insomma, connessi con il trasporto urbano, devono “realizzare un sistema di connessione di rete che, oltre a consentire di mantenere l’esistente, possa garantire maggiore interesse a futuri investimenti per nuovi insediamenti produttivi”.
“Adesso – ha concluso Di Salvo – si tratterà di tirare le somme delle indicazioni ricevute nel corso del ciclo di incontri e dare organicità alle proposte”.