Nell’ambito della rassegna “Stasera libro – incontro con l’autore”, dell’assessorato comunale alla Cultura, con la collaborazione della sezione Fidapa Motta S.A., del locale Istituto comprensivo statale “G. D’Annunzio”, della sezione provinciale dell’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) e dell’azienda produttrice di fiammiferi, Isfa Group, sarà presentato giovedì 3 ottobre 2013, ore 18,30, a Motta Sant’Anastasia, nel salone piano terra del castello normanno, il libro “La casa del mandorlo” (Euno Edizioni) di Lella Seminerio, docente di Scuola primaria e giornalista, all’esordio nel genere “romanzo”, con una travagliata e quasi impossibile storia d’amore tra un nobile e una popolana, ambientata in una Sicilia rurale e poi cittadina (a Catania) in un arco temporale che va da prima della seconda guerra mondiale agli anni del boom economico, per raccontare non tanto nella storia in sé, che è inventata, ma nella realtà di luoghi, colori, odori, usi e costumi, il clima culturale che imponeva alla donna un ruolo subalterno rispetto all’uomo e ne tarpava slanci amorosi ed aneliti di libertà. Nell’ambito dell’incontro, i saluti del sindaco Angelo Giuffrida, dell’assessore alla Cultura Domenico Zuccarello, gli interventi dei rappresentanti degli enti coinvolti nell’evento (presidente Fidapa Rosa Distefano, dirigente scolastico Daniela Di Piazza, presidente provinciale AISM Maria Grazia Anzalone, amministratrice Isfa Group Rosalba Platania), le letture di brani dell’opera a cura dell’attore mottese Pasquale Platania e di Noemi Finocchiaro, la relazione della prof.ssa Margherita Platania e le domande della giornalista Alessandra Bonaccorsi (direttore del magazine Sicilia & Donna) oltrechè del pubblico.
Senza scivolare nel femminismo di maniera e nella facile attualità della violenza sulle donne, la Seminerio riesce a condensare con encomiabile capacità descrittiva tante storie apprese dagli anziani, anche della sua stessa famiglia, in una storia emblematica ma non esclusiva di un’epoca, e costruisce un personaggio femminile, Mara, memorabile, così debole nel dover rinunciare all’istruzione che tanto ama, o nell’infinito supplizio del soddisfacimento dell’appetito sessuale del marito non voluto, così forte nell’eroico sacrificio per assicurare ai figli una migliore condizione di vita e nella silenziosa e paziente lotta per autodeterminarsi, anche nell’amore.