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Intesa Ue sui profughi 'ma solo sui principi'. La condanna dell'Onu

L'anno scorso hanno salvato la Grecia dal default, per farla diventare un grande campo profughi...non e solo la mia opinione, ma l opinione di chi vede il dramma che si svolge a questo Paese mediterraneo,una volta la culla della civiltà occidentale...Purtroppo non si fermano i sbarchi dalla Turchia mentre l Europa e "incapace" di dare un vero aiuto sia economico ma anche di ordinare ai Paesi membri del nord benestanti di accettare i profughi sbarcati sulle isole Greche o quelli che sono in migliaia "buttati" a Idomeni  con la speranza di andare al nord Europa o a Pireo ...sono ammassati da per tutto....La Grecia penso che non regge più questo enorme sforzo economico, avendo dei problemi suoi da risolvere con la Troica, e piano piano la stanno facendo diventare il lazzaretto d Europa..i leaders dei 28 si uniscono parlano ma non decidono..la gente soffre..e la Turchia alza il tiro chiedendo il doppio per non mandare i profughi in Grecia

Intanto sono 444 le persone annegate quest'anno nel Mediterraneo nel tentativo di approdare sulle coste europee. Lo calcola l'Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), secondo cui 347 sono morti nell'Egeo e 97 nel Mediterraneo centrale. Sono 141.141 i migranti e rifugiati sbarcati sulle coste europee dall'inizio di quest'anno. Lo indicano gli ultimi dati dell'Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), pubblicati oggi, secondo cui 131.847 (oltre il 90%) sono giunti in Grecia e 9.294 in Italia.

Nelle ultime ore la Cp 322 della guardia costiera italiana dislocata a Samos ha soccorso nell'Egeo 2 gommoni di migranti in difficoltà. Dal primo sono state tratte in salvo 10 persone, tutti maschi di origini pakistane mentre nel secondo intervento sono stati salvati 43 siriani tra i quali 13 donne e 13 minori.

Intanto, la Nato ha annunciato che rafforzerà la presenza di sue navi nell'area per affiancare l'operazione Ue Poseidon nella lotta contro i trafficanti di essere umani incrociando anche nelle acque territoriali di Grecia e Turchia. E migliaia di migranti continuano a essere ammassati davanti alla frontiera della Fyrom, Paese che ha deciso di limitare ulteriormente l'ingresso su suo territorio di profughi.

I riflettori della politica e della diplomazia sono comunque puntati sui lavori del summit. Un appuntamento cruciale da cui ci si attende - nel quadro della piena applicazione del piano d'azione concordato con l'Unione - non solo un rinnovato impegno da parte di Ankara per frenare il flusso dei migranti verso la Grecia, ma anche un ok alla riammissione sul suo territorio di quanti non hanno diritto all'asilo.

Parallelamente, il vertice dovrebbe dare tutto l'appoggio necessario alla Grecia per fare fronte alla situazione venutasi a creare e che potrebbe peggiorare ulteriormente con la cosiddetta chiusura della rotta dei Balcani occidentali, obiettivo che secondo il presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk è a portata di mano e consentirà di salvare Schengen da un'implosione altrimenti difficilmente evitabile, ma queste erano le speranze ..oggi :  Il vertice dei leader Ue con la Turchia sulla crisi dei migranti si chiude con un'intesa di principio, di fatto un modo per prendere tempo fino al prossimo vertice del 17 e 18 marzo.

Il premier Matteo Renzi lasciando il summit parla di "piccolo passo avanti" ma ancora "molto resta da fare", mentre per la cancelliera tedesca Angela Merkel si tratta di "un'intesa sui principi generali che dovranno essere tradotti in iniziative". Fonti Ue indicano un endorsement al meccanismo di reinsediamenti 'uno a uno' proposto dalla Turchia, alla roadmap per Schengen e agli aiuti umanitari alla Grecia, ma la sostanza resta ancora tutta da mettere nero su bianco.

La Fyrom ha chiuso i suoi confini per i migranti, e dalla mezzanotte non si accettano più profughi nel centro di accoglienza di Gevgelija. Le autorità a Skopje hanno spiegato che ciò fa seguito alle decisioni di Slovenia Croazia e Serbia di non accettare più migranti senza documenti validi e di ripristinare il regime delle regole Schengen. Nessun migrante è entrato in Fyrom (Macedonia) dalla Grecia nelle ultime ore, e in pratica la rotta dei Balcani è stata chiusa. La Slovenia dalla mezzanotte ha ripristinato in pieno il regime previsto dalle regole di Schengen alla frontiera con la Croazia, in conformita' con l'accordo sulla chiusura della rotta migratoria balcanica raggiunto al vertice Ue-Turchia di lunedi' a Bruxelles.

Nel darne notizia, l'agenzia slovena Sta aggiunge che la polizia consente l'ingresso in Slovenia solo agli stranieri in possesso di documenti validi per accedere all'area Schengen, a coloro che intendono richiedere la protezione internazionale e a chi necessita di assistenza umanitaria. Ieri il premier Miro Cerar, riferendosi alle conclusioni del summit di Bruxelles, aveva detto che la rotta balcanica non esiste piu'. "Il vertice ha lanciato un chiaro messaggio a tutti i trafficanti di profughi e ai migranti illegali sul fatto che la rotta balcanica non esiste piu'", aveva detto Cerar.

Poco dopo la Serbia aveva fatto sapere che si comportera' di conseguenza adeguando alle decisioni Ue ogni suo passo in materia di migranti, e adottando misure reciproche ai confini con Macedonia e Bulgaria. "Non possiamo consentire che la Serbia si trasformi in un campo profughi", aveva detto il ministero dell'interno a Belgrado.

"Non sono grata all'Austria: ho trovato inopportuno che fossero prese decisioni in modo unilaterale". Lo ha detto Angela Merkel in una intervista alla tv SWR, a proposito delle misure prese da Vienna sulla limitazione degli accessi dei profughi nel Paese. L'Austria ha annunciato di recente l'introduzione di un tetto limite per i richiedenti asilo.

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