“Una data da tenere a mente: l’anno scorso fummo i primi a segnalare spese folli per il parco macchine del 118, a iniziare dall’acquisto di Suv per presunte ‘operazioni in zone impervie e irragiungibili’ e ora, apprendiamo con soddisfazione, che l’Autorità giudiziaria ha deciso di far luce su tale vicenda”. E’ il soddisfatto commento del presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato. “In tale circostanza, l’allora direttore generale tuonò contro la nostra associazione, inviandoci una minacciosa nota in cui si paventava il ricorso alla querela. Oggi i fatti ci danno ragione, ferma restando la presunzione di innocenza finché non vengano esperiti tutti i gradi di giudizio – precisa Maritato - rimane almeno il sospetto di spese folli e ingiustificate, su cui ci auguriamo i magistrati facciano presto luce, per il bene dell’azienda Ares 118, che ci auguriamo sia avviata verso un cammino di pulizia, trasparenza e gestione efficiente. In sintesi – precisa il presidente - si contesta alla precedente gestione aziendale, l’acquisto di 20 auto mediche, con costi di gestione ingiustificabili rispetto alla manutenzione delle stesse. Sotto l’occhio del ciclone poi, gli otto mini Suv acquistati a un prezzo medio di 30 mila euro ciascuno, con un esborso di 32 mila euro annui per la manutenzione. Se si pensa che al San Camillo – spiega Maritato – accanto alla centrale operativa del 118 e alla relativa postazione di ambulanze, esiste un autoparco per le riparazioni, con operatori aziendali debitamente formati e competenti, con anni di esperienza alle spalle, tutto questo appare ancora di più come una commedia dell’assurdo”.