Musica e spiritualità ieri sono stati gli argomenti al centro del Festival d’Autunno. La manifestazione diretta da Antonietta Santacroce ha vissuto un lungo pomeriggio con Ray Gelato e Pippo Corigliano.
Interessanti e coinvolgenti i due incontri con gli ospiti del Festival. Ray Gelato, che si esibirà oggi al Teatro Politeama, ha mostrato grande sensibilità e disponibilità nel corso dell’incontro avuto con la stampa nella sala dello stesso tempio della cultura catanzarese. Ha parlato delle sue radici italiane e di quanto la cultura del nostro Paese faccia parte del suo DNA. «Mio padre è italiano e la vostra cultura è nel mio sangue», ha detto con una punta di orgoglio.
Ma non è l’unica cosa che lo attira e che ama dell’Italia. «La vostra musica è una delle cose che apprezzo tantissimo. Conosco Paolo Conte dal quale ho preso spunto per il titolo del mio nuovo album “Wonderful”, ed anche Fred Buscaglione e Renato Carosone. Con quest’ultimo ho parlato al telefono prima che morisse. E’ stato un momento del quale conservo un ottimo ricordo».
Il suo amore per lo swing non lo distrae da cose più “attuali”. «La musica di oggi – afferma – è di scarsa qualità. Attraverso i miei figli ascolto cose buone e meno buone, su tutte apprezzo Amy Winehouse e se consideriamo il suo lato artistico, la sua è stata una grave perdita».
Nel concerto di Catanzaro suonerà classici della musica italiana e internazionale. “Tu vuo’ fa l’americano”, “Just A Gigolo”, “O Marie”, “Everybody Loves Somebody”, “Carina”, “I Ain’t Got Nobody”, “That’s Amore” e “Just One of Those Things” sono alcune dei brani che eseguirà, giusto mix tra i due mondi che gli appartengono.
Una umiltà sconosciuta a questi livelli che lo accomuna a Pippo Corigliano, secondo ospite del Festival d’Autunno nella sala della Biblioteca Comunale di Catanzaro. La presentazione del suo ultimo libro “Quando Dio è contento. Il segreto della felicità”, edito da Mondadori, ha avuto momenti di grande riflessione uniti ad altri di inatteso umorismo. Ed è proprio questo, secondo il direttore della Fondazione Perseus, uno degli ingredienti per essere felici.
Moderato da Betty Calabretta, giornalista di Gazzetta del Sud, il giornalista e scrittore, ha risposto alle domande rivoltegli, illustrando al pubblico le sue idee in maniera pacata e sorridente.
Una “missione” quella del suo libro che si rivolge ai credenti e a coloro che nutrono dei dubbi, riguardo il loro rapporto con Dio. Racconta di fatti vissuti realmente e di persone che descrive con minuziosa attenzione e afferma che «la felicità è a portata di mano, pur se di non facile raggiungimento». Si sofferma sui due elementi necessari per il percorso che servono per raggiungere la felicità: l’amore e l’umorismo. «Il segreto della felicità è trasmettere amore. Certamente mare è difficile e la gente dovrebbe imparare a farlo giorno dopo giorno», dice con rammarico.
Parla spesso di Josè Escrivà, da lui incontrato, e degli insegnamenti da esso ricevuti. Cita anche una frase di Leone Tolstoj che a suo dire è il riassunto del suo libro: «Il segreto della felicità non è fare sempre ciò che si vuole, ma sapere sempre ciò che si fa».
Pippo Corigliano usa un linguaggio facile e diretto, senza girare intorno agli argomenti riesce a farsi capire nonostante l’argomento possa risultare ostico. Le domande rivoltegli dal pubblico risultano essere la conferma di quanto interesse abbia suscitato nella sua conversazione.
Stasera con la verve di Ray Gelato si concluderà la settimana lunga del Festival d’Autunno. Sarà possibile acquistare gli ultimi tagliandi direttamente al Teatro Politeama di Catanzaro