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Un francobollo realizzato dagli studenti che avrà come tema i 500 anni dalla fondazione di Castellammare. Nell'ambito del progetto “Filatelia e scuola” promosso da poste italiane, infatti, sarà realizzato un francobollo per celebrare il cinquecentesimo anno dalla fondazione di Castellammare del Golfo. Nel corso delle prossime settimane il personale di poste italiane sarà presente nelle scuole elementari e medie di Castellammare: classi terza, quarta e quinta della scuola primaria e prima seconda e terza della scuola secondaria di primo grado. Con questo progetto di orientamento al collezionismo filatelico, gli studenti delle scuole faranno dei disegni da riprodurre nel francobollo che avranno come tema il cinquecentesimo anniversario della fondazione della città di Castellammare. Un’apposita commissione formata da dirigenti scolastici e insegnanti sceglierà il disegno che sarà poi utilizzato per l’annullo filatelico. «Il progetto ha lo scopo di stimolare l’interesse nei confronti dei francobolli, mezzo utile alla comunicazione che rappresenta un riassunto storico importante -spiegano il sindaco Nicolò Coppola e gli assessori alla Cultura ed alla Pubblica Istruzione, Marilena Barbara e Salvo Bologna -. Uno stimolo culturale sicuramente positivo da parte dei servizi postali italiani che abbiamo voluto legare alla nostra storia, dando spazio alla fantasia degli studenti nel creare un disegno dei cinquecento anni che passa dalla conoscenza storica della nostra città, arriva ma al francobollo che, veicolo di informazioni, la diffonde. Il disegno scelto sarà quindi storico poiché diventerà un annullo filatelico che Poste italiane distribuirà nel corso di un apposito incontro». Nell'ambito delle celebrazioni per i 500 anni di Castellammare, tramite un concorso di idee, è stato già individuato il logo che sarà riportato in tutte le iniziative previste: il progetto grafico scelto da una commissione tra 36 partecipanti, è quello redatto dallo “Studio Marchese”, dell’architetto Simone Marchese, che ha sede in via Marconi a Castellammare del Golfo.

Giornata nazionale del dialetto e delle lingue locali al teatro Apollo, la presentazione del romanzo “Persone Perbene” e del saggio storico “Cento e uno…Centouno” al castello: si tratta di incontri culturali programmati per i prossimi giorni dall'amministrazione comunale. La “Giornata nazionale del dialetto e delle lingue locali” si terrà  domani, 13 aprile,  a partire dalle 17, al teatro Apollo Anton Rocco Guadagno. La giornata dedicata al dialetto, che ha come sottotitolo “Pruverbiu anticu, vancelu nicu” è a cura del Comune, della Pro Loco e del Centro Culturale Peppino Caleca di Castellammare, presieduto dal professore Vincenzo Vitale. Poesie e proverbi in dialetto saranno letti dai componenti del centro culturale agli studenti di alcune classi delle scuole Pascoli e Pitrè. Seguiranno alcuni momenti musicali. Sempre nell'ambito delle attività culturali promosse dal Comune, giovedì  21 aprile, nella sala conferenze del castello arabo normanno, sarà presentato il romanzo “Persone Perbene” di Salvatore Palazzolo. L’ incontro, moderato dal professore Gaetano Sciascia, dopo i saluti del sindaco Nicolò Coppola e dell’assessore alla Cultura Marilena Barbara, prevede la relazione del professore Santi Asaro, quindi l’intervento del professore don Michele Antonino Crociata.  Sabato 23 aprile 2016 alle ore 16,30, sempre nella sala conferenze del castello, l’associazione Sicilia Antica con il patrocinio del Comune propone la presentazione del libro “Cento e uno…Centouno…” da “Surci e Cutrara” a “Turriciano” a “Cento e uno…Centouno…”, saggio storico di Francesco Bianco. A presentare l’autore ci saranno il sindaco Nicolò Coppola, l’assessore alla Cultura Marilena Barbara, Ignazio Sottile, presidente dell’associazione Sicilia Antica di Castellammare e Baldo Sabella, responsabile del polo museale del castello. «Tre incontri diversi ma tutti interessanti. La giornata nazionale del dialetto sarà dedicata ai proverbi in siciliano per sensibilizzare i giovani alla salvaguardia del dialetto locale- affermano il sindaco Nicolò Coppola e l’assessore alla Cultura Marilena Barbara. Molto interessanti anche le presentazioni, nella sala conferenze del castello, dei libri “Persone Perbene”, romanzo di Salvatore Palazzolo e “Cento e uno…Centouno…”, saggio storico di Francesco Bianco. Invitiamo a partecipare a queste interessanti iniziative letterarie».

Decretato il vincitore del concorso di  idee per la creazione del logo da riportare sulle iniziative per celebrare il cinquecentesimo anno dalla fondazione di Castellammare del Golfo: il progetto grafico che ha convinto la commissione appositamente costituita è quello redatto dallo “Studio Marchese”. L’elaborato, che intende sintetizzare l’identità ambientale, storica e sociale di Castellammare, è stato scelto all'unanimità dalla commissione: presidente è il dirigente del primo settore comunale, Simone Magaddino, componenti sono i docenti Piero Rotolo, Vincenzo Di Pasquale e Cinzia Plaia con il tecnico comunale Marcello Monacò . «C’è stata una partecipazione davvero considerevole, con 36 progetti pervenutici ed ammessi al concorso di idee per la creazione del logo-marchio celebrativo dell’anniversario dei 500 anni di Castellammare –affermano il sindaco Nicolò Coppola e l’assessore alla Cultura Marilena Barbara-. Ringraziamo la commissione per il lavoro svolto e tutti i partecipanti per le interessanti proposte. È chiaro che doveva esserci un vincitore, al quale è stato assegnato, come da bando, un premio di ottocento euro. L’elaborato scelto dalla commissione è davvero ben fatto e riassume tutte le caratteristiche di Castellammare; è stato valutato tenendo conto di parametri come l’originalità e la creatività, la progettualità e tecnica grafica». Per celebrare i cinque secoli dalla fondazione di Castellammare l’amministrazione comunale ha predisposto un calendario di manifestazioni curate da un comitato. «Il 22 ottobre 1516 fu fondata Castellammare e poiché quest’anno ricorre il cinquecentesimo anniversario e ci è stato anche concesso il titolo di città con decreto del Presidente della Repubblica -proseguono il sindaco Nicolò Coppola e l’assessore alla Cultura Marilena Barbara-, abbiamo costituito un comitato formato da sette componenti: Mimmo Como, Gaetano D'Anna, Vincenzo Di Pasquale, Giuseppe Vito Internicola, Cinzia Plaia, Piero Rotolo, Baldo Sabella»

«Altri 950 metri di cavi in rame sono stati portati via dagli impianti di sollevamento di Inici nella notte tra venerdì e sabato. Siamo intervenuti immediatamente ma nella giornata di oggi ci saranno sicuramente disagi ed in molte zone della città non arriverà l’acqua poiché occorrono alcune ore perché le pompe di sollevamento tornino funzionanti grazie al gruppo elettrogeno che abbiamo già installato. Domani l’acqua tornerà ad essere distribuita regolarmente ed entro mercoledì dovrebbero già essere sostituiti i cavi. Ci saranno disagi, come già verificatosi oggi,  poiché il pozzo rifornisce gran parte della rete idrica comunale». Lo afferma il sindaco Nicolò Coppola dopo l’ennesimo furto di cavi in rame che fornivano energia elettrica agli impianti di sollevamento idrico di Inici.

Negli ultimi anni sono stati portati via chilometri di cavi perché contenenti rame: quello interessato dal recente furto è tra gli ultimi tratti contenenti “oro rosso” rimasti nella zona.

«Sabato mattina abbiamo già contattato l’Enel e speriamo che a breve le pompe di sollevamento tornino ad essere funzionanti. I cavi in rame saranno sostituiti con quelli contenenti alluminio -spiega il sindaco Nicolò Coppola- ma devono arrivare da fuori ed i mezzi pesanti possono viaggiare solo nelle ore notturne. Riteniamo che entro mercoledì si possa risolvere definitivamente il problema. Intanto abbiamo già attivato un gruppo elettrogeno: occorrono alcune ore per la messa in funzione ma subito dopo sarà riassicurata la fornitura di acqua in città».

Il servizio idrico cittadino è alimentato dal pozzo gemello di Inici con 38 litri al secondo e da altri due pozzi per un totale di 52 litri al secondo. Altre fonti si trovano a Scopello e Balata di Baida per una dotazione complessiva è di 65 litri al secondo.

«Dobbiamo isolare i mafiosi, metterli da parte perché questa gente non vuole il bene del nostro territorio. Dobbiamo impegnarci tutti. Ognuno può fare qualcosa ma bisogna essere uniti e andare tutti verso lo stesso obiettivo: isolare i mafiosi. Garantisco ai cittadini che non ci sono margini per queste persone nella struttura comunale». Lo afferma il sindaco Nicolò Coppola in riferimento all'operazione “Cemento del Golfo” che, tra Castellammare del Golfo ed Alcamo ha portato all'arresto di cinque persone accusate di associazione a delinquere di tipo mafioso, estorsione aggravata ed altri reati. Secondo notizie di stampa in alcune intercettazioni gli arrestati farebbero riferimento all’impianto “Sp carburanti” ed il sindaco Nicolò Coppola specifica: «L’impianto di carburante al quale si fa riferimento in alcuni articoli di stampa che riguardano l’operazione “Cemento del Golfo” è in realtà un deposito di carburante agricolo autorizzato nel 1974. Quando, trovandomi fuori città, telefonicamente in tanti mi hanno chiesto dell’impianto di carburante non ho compreso di cosa si trattasse. Per questo adesso, tramite gli uffici comunali, mi sono documentato: è stato verificato dallo sportello unico per le attività produttive che ad oggi non risulta alcun avvio dell’attività». In proposito il sindaco Nicolò Coppola afferma ancora: «Non si tratta di un distributore ma di un deposito di carburante agricolo che si trova sulla strada provinciale 2: quella che porta a Ponte Bagni per intenderci. Inizialmente non avevo compreso di cosa si trattasse -spiega il sindaco Nicolò Coppola-. Pensavo ad un distributore, un rifornimento di benzina. Risulta agli atti che il 22 novembre 2013 l’assessorato regionale delle Attività Produttive ha richiesto il parere al Comune, nonché all’ufficio dogane di Trapani, al comando provinciale vigili del fuoco ed alla camera di commercio di Trapani, sulla richiesta di concessione di un deposito di carburante agricolo della ditta S.P carburanti Srl. A questa richiesta bisognava rispondere con un parere di compatibilità urbanistica reso all’assessorato che ha emesso decreto ai autorizzazione il 20 maggio 2014. Vorrei sottolineare che il deposito è stato autorizzato il 20 febbraio 1974 -prosegue il sindaco Nicolò Coppola- . Era stata richiesta la riattivazione nonché piccole variazioni riguardanti il prefabbricato, una sorta di tettoia, già realizzato da decenni. Si tratta di atti burocratici, semplici pareri e certificati ordinari rilasciati da tecnici ed impiegati.  Preciso che i lavori sono iniziati il 4 agosto 2014 e sono stati ultimati  il 12 dicembre 2014. Ad oggi ufficialmente non risulta avviata l’attività. Vorrei che fosse chiaro perché mi sembra che ci sia in atto un tentativo di intorbidire le acque, che non sono certamente fatti sui quali io intervengo né sono interessato ad intervenire perché contrario ai miei principi. Sono certo, invece, che quello che ha dato fastidio è la nostra condotta chiara nei confronti della criminalità: il protocollo del 2013 con i sindacati per sostenere l’attività delle aziende sequestrate alla mafia come la Calcestruzzi Castellammare, l’utilizzo dei mezzi sequestrati per la pulizia delle spiagge o quello di terreni ed edifici sequestrati per realizzarvi attività di interesse sociale a favore di chi ha disagio economico. Segnali chiari che non possono essere equivocati. La mafia si combatte tutti assieme e con fatti concreti».

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