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Swissleaks, scoperta una maxi lista dell'evasione da un Consorzio di giornalismo investigativo

Un'inchiesta "spettacolare e inedita", con "cifre che danno il capogiro": il quotidiano francese Le Monde anticipa il contenuto della prima parte di un'indagine che i suoi specialisti hanno compiuto tra Parigi, Washington, Bruxelles e Ginevra, sulle tracce di un vasto sistema di evasione fiscale accettato e incoraggiato dalla banca britannica HSBC, secondo gruppo bancario mondiale, attraverso la sua filiale svizzera HSBC Private Bank.

Al centro dell’affare ci sarebbero stati, secondo il Consorzio di giornalismo investigativo, i funzionari della filiale svizzera della Hsbc che dal 2005 avrebbero contattato i Paperoni con patrimoni a sei zeri, proponendo loro di occultare i soldi in società fantasma con sedi nei paradisi fiscali d’oltreoceano.

Calciatori, tennisti, ciclisti, rockstar, attori di Hollywood. Ma anche politici, dirigenti d’azienda, top model, re arabi e trafficanti d’armi.

Quello che colpisce nell’ inchiesta, secondo il pool di giornalisti investigatori però, è che Vip, attori, imprenditori, usano gli stessi sistemi per eludere il fisco dei mercanti d’armi, degli esportatori di diamanti dalle zone di guerra, compesi personaggi sospettati di finanziare il terrorismo. Hsbc che ha sede a Londra e 74 uffici in sei continenti, racconta il Consorzio internazionale di giornalismo investigativo «in un primo momento ha insistito affinché il Consorzio distruggesse i dati avuti».

I file segreti avuti da Icij - spiega il Consorzio stesso - sono una versone di quelli che nel 2010 il governo francese aveva ottenuto da un ex dipendente di Bsbc «pentito», Hervé Falciani, e condiviso con altri governi. Dati che avevano portato in alcuni casi ad azioni penali e procedimenti per evasione fiscale. Ma è anche vero che non tutti i Paesi reputano illegale mantenere conti bancari off-shore.

Curioso il cao della Grecia. Il governo greco ha ricevuto i nomi nel 2010, ma non è successo niente fino a ottobre 2012, quando una rivista greca, Hot Doc, ha pubblicato i nomi e preso atto della mancanza di un’istruttoria per verificare se i ricchi greci avevano evaso le tasse, proprio mentre il paese aveva cominciato a fare i conti con le di misure di austerità implementate per evitare il default. La risposta delle autorità greche, spiega l’Icij, fu insolita: la magistratura si affrettò ad arrestare l’editore di Hot Doc, Kostas Vaxevanis, accusandolo di aver violato le leggi sulla privacy

I reporter hanno trovato nei file i nomi di politici di Inghilterra, Russia, Ucraina, Georgia Kenya, Romania, Messico, Tunisia, Senegal Repubblica democratica del Congo, Zimbabwe, Ruanda, Paraguay, Filippine, Algeria. «Nomi eccellenti, finiti nella lista delle sanzioni Usa, come - scrive Icij - Selim Alguadis, un uomo d’affari turco accusato di aver fornito sofisticati prodotti elettrici per progetti segreti di armi nucleari in Libia».

E poi c’è Gennady Timchenko, uno dei businessman più vicini a Vladimir Putin, che ha detto che le indagini statunitensi sul trader petrolifero Gunvor, compresi i sospetti per riciclaggio di denaro, scattati dopo la rivelazione dei file, non sono altro che il frutto del desiderio di colpire il presidente russo.

Più di 100mila persone fisiche e giuridiche provenienti da 200 Paesi, 180 miliardi di euro passati in Svizzera tra il novembre 2006 e marzo 2007. Da ieri sera è on line la prima parte della maxi inchiesta del Consorzio internazionale giornalismo investigativo (Icij) che vuole svelare un sistema di evasione fiscale mondiale, al centro del quale gravitano i servizi della banca britannica Hsbc attraverso la sua filiale svizzera Hsbc Private Bank con sede a Ginevra.

Le Monde, che indaga sullo scandalo HSBC fin dalle sue origini,afferma di esser venuto in possesso di dati bancari su scala mondiale relativi al biennio 2005-2007, che dimostrano una gigantesca frode su scala internazionale.

Fra i vip interessati, Le Monde anticipa i nomi dell'attore francese Gad Elmaleh, compagno di Charlotte, figlia di Carolina di Monaco, del re del Marocco, Mohamed VI, dell'attore americano John Malkovich.

Vacillano, secondo il giornale francese che nell'ambito di un consorzio condivide l'inchiesta con una sessantina di media internazionali, i vertici bancari di mezzo mondo.

E mentre Le Monde anticipa la maxi inchiesta, Repubblica - citando un prossimo articolo de L'Espresso - ricorda la lista Falciani in cui apparivano 7 mila nomi italiani tra i quali quello dello stilista Valentino Garavani, Flavio Briatore e Valentino Rossi che, da tempo, affermano di non avere più conti in sospeso con il fisco. Secondo i dati di Le Monde, 180,6 miliardi di euro sarebbero transitati, a Ginevra, sui conti HSBC di oltre 100.000 clienti e di 20.000 società offshore, fra il 9 novembre 2006 e il 31 marzo 2007. Un periodo corrispondente a quello della "lista Falciani", l'archivio dell'informatico francese che forni,secondo le agenzie di stampa  al fisco i dati su migliaia di evasori rubati al suo datore di lavoro.

Oltre 5,7 miliardi sarebbero stati dissimulati da HSBC in paradisi fiscali soltanto per conto di clienti francesi. Nelle liste, che domani saranno divulgate, si trovano fra l'altro trafficanti d'armi e di stupefacenti, finanziatori di organizzazioni terroristiche, uomini politici, star dello show business, campioni dello sport o famosi industriali. Tutti desiderosi di celare al fisco i loro averi. In questo intento, sarebbero stati "incoraggiati" dal comitato esecutivo di HSBC a nascondere meglio il loro denaro al riparo di strutture offshore, in genere con base a Panama o nelle isole Vergini britanniche.

Nella maxi-inchiesta su scala mondiale, spiega Le Monde, sono stati mobilitati 154 giornalisti di 47 paesi, emissari di 55 media. HSBC Private Banck, le autorità politiche e giudiziarie svizzere contestano fin dall'inizio della vicenda le cifre del fisco e della giustizia francese, oltre alla liceità dell'uso dei dati che, ricordano, provengono da un furto.

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