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festa patronale

“Olio, vino e mandorla, paesaggi e sapori della Dieta Mediterranea e Grandi Feste di tradizione”, questo l’itinerario alla scoperta dei colori autunnali e degli antichi sapori di Villa Castelli. Il Sindaco Vitantonio Caliandro è un vulcano di idee e di iniziative, «sul territorio c’è un “mare verde” - egli dice - fatto di alberi di ulivo, di vigneti a filari e frutteti, che invitano al relax e alla meditazione, in sintonia con i ritmi della terra». La cittadina salentina si estende in una zona collinare e buona parte del centro abitato poggia su un orlo di una scarpata, tra i colli: Fellone, Scotano e Castello. Il corso d'acqua più importante, nasce dalla sorgente del Canale Reale sita in contrada Antoglia, detta Fonte Strabone, ma nota nella documentazione antica come Fonte dei Grani. La vegetazione si compone di oliveti e querceti alternati a tratti di macchia mediterranea. La gravina, facente parte del parco naturale regionale “Terra delle Gravine”, costituisce il giardino botanico comunale. Negli anni Trenta la gravina venne superata da un ponte a nove arcate in pietra, realizzato da maestranze locali con l'obiettivo di aprire un nuovo fronte di urbanizzazione alla città. Il sito archeologico più studiato è quello in località Pezza Petrosa, corrispondente al toponimo di Pezza Le Monache, dove è stata rinvenuta a seguito di lavori di trasformazione agraria, una necropoli con oltre trenta tombe, datata al IV-III secolo a.C., con corredi funerari, costituiti da 200 reperti di ceramica decorata, statuette della dea dell'agricoltura Demetra, oggetti in bronzo, che sono collocati presso il museo civico comunale. Gli scavi hanno identificato nei pressi del sito, resti di un abitato, con possibili tracce di mura difensive in blocchi, datati a dopo la metà del IV secolo a.C. che potrebbe riferirsi ad un villaggio dei Messapi divenuto, dopo la conquista da parte di Taranto, un avamposto militare. È in età normanna che compare per la prima volta negli atti notarili il nome di “Castellum Caeje”, indicante un territorio fortificato tra Oria e Ostuni, l'attuale Ceglie Messapica, che comprendeva anche gran parte di Villa Castelli. Fu nel diciassettesimo secolo che emerge il toponimo Monte Castelli e poi nel diciottesimo secolo Castelli, a cui si è aggiunta la parola Villa, nel senso di borgo, già prima dell'indipendenza da Francavilla Fontana. L'economia del borgo si fondava in quegli anni prevalentemente sulla pastorizia e sull'agricoltura e ruotava intorno a masserie fortificate. Fenomeno importante per le attività commerciali era la transumanza, con lo spostamento di greggi e mandrie dalla Valle d'Itria al Salento attraverso le Murge. In occasione del passaggio dei mandriani si organizzavano fiere annuali e nel territorio sono ancora presenti una serie di antichi tratturi.

Siamo in una terra che reca impressi i segni di importanti presenze, in un continuo alternarsi di domini e popolazioni che con le loro culture, le espressioni artistiche ed architettoniche hanno arricchito i luoghi di un patrimonio di incommensurabile valore, segnando lo spirito e il carattere degli abitanti, custodi di culture e tradizioni.

la lavorazione della pasta di mandorla

Sulla scia della tradizione contadina si organizzano anche oggi varie fiere. La Festa Grande di Villa Castelli, istituita come Comune nel 1926 con la consegna dello stemma araldico, ha avuto luogo tra il primo e il 4 ottobre in onore della Madonna della Fontana e il Cuore di Gesù, tra bande, luminarie, fuochi d’artificio e dolci tipici. La Festa (detta “ La festa Bona”) segna la fine della vendemmia e l’inizio della raccolta delle olive. Bancarelle colorate si sono snodate ai lati delle vie del paese, presentando le ultime novità degli attrezzi agricoli, ma anche abbigliamento, oggetti per la casa. In serata largo alle luminarie tra la piazza e il corso principale e si è ballata la pizzica, mentre agli angoli dei bar e dei ristoranti si accendevano i tipici fornelli per arrostire sulla legna: salsicce, agnello, bombette (gustosi involtini di carne di maiale e fegatini), chiamati anche in altre zone del Salento turcinieddhi o gnomarieddhi, preparati con le interiora di agnello, condite con prezzemolo e limone. A Villa Castelli si possono degustare pietanze e prodotti tipici, che fanno della località salentina, il cuore della Dieta Mediterranea. Nella pasticceria “La Sfornata” di Anna Sarcinella viene prodotta la pasta reale e la cupeta, il torrone salentino. La giornata “clou” della Festa Grande si è svolta il 2 ottobre con la tradizionale processione. Accompagnati dalla banda per tutte le vie del paese gli abitanti di Villa Castelli e di alcuni paesi limitrofi, con i propri sindaci, hanno seguito in processione le statue dei protettori della cittadina: la Madonna della Fontana e il Cuore di Gesù. Con una cerimonia, carica di significato, il Sindaco Caliandro ha consegnato, come è consuetudine, alla fine della processione, le chiavi della Città ai protettori. Per la terza sera di scena è stato il grande concerto di Edoardo Bennato, che si è esibito davanti a una piazza gremita. La scelta non a caso è caduta sul cantante napoletano quasi in ricordo del Regno di Napoli quando la parte più consistente dell'odierna Villa Castelli era territorio di pertinenza di Francavilla Fontana, mentre Monte Fellone restava frazione di Martina Franca e Monte Scotano di Ceglie Messapica. La storia è fatta anche di coraggio e fu il 12 gennaio 1818 proprio nel territorio dei "Castelli" che il prete brigante Ciro Annicchiarico, anche noto come Papa Ciro, fu promotore di una "Repubblica Salentina" e fondatore della "setta dei decisi", una società armata in veste repubblicana e massonica, che disarmò i fucilieri reali che si recavano ad Ostuni. A Villa Castelli c’è anche l’associazione “Settimana dei Briganti - l’altrastoria”, presieduta da Rocco Biondi, con sede nella strada privata intitolata al brigante Pasquale Romano, che ha inteso essere un luogo di dibattiti mirati alla rivalutazione storico-politica del brigantaggio nell’Italia meridionale. Era questo un fenomeno di massa, che soprattutto nel decennio 1860/1870 ha coinvolto la stragrande maggioranza degli abitanti dei territori appartenuti all'ex Regno delle Due Sicilie. I briganti di quell'epoca, uomini e donne hanno lottato in difesa della loro terra, delle loro famiglie, della loro dignità. Le forze militari messe in campo contro di loro li condannarono alla sconfitta.

Vitantonio Caliandro e Carmen Mancarella

Per restare in tema di dieta mediterranea una passeggiata tra le campagne, tra ulivi millenari e vigneti, è stata organizzata da Carmen Mancarella, direttore della rivista “Spiagge”. Alla ricerca delle tipicità troviamo l’Azienda Melillo, che si sta sempre più affermando nel settore enologico con i vini Tagliavanti e Licabetto sui mercati nazionali e internazionali. Da Rocco Caliandro, esperto agronomo, si potrà scoprire l’iter di produzione dell’olio extravergine di oliva, Prima Pietra (dal gusto deciso) e Filo di Seta (dal sapore più delicato), prodotto dall’azienda Tratturi Reali, insieme al vino prodotto con il vitigno susumaniello coltivato tra i loro vigneti. L’oleificio Giovanni Cassese dal canto suo è ben posizionato sui mercati esteri con il suo olio extravergine di oliva, lavorato con macchinari ultramoderni, che garantiscono l’estrazione a freddo. Rappresenta un fiore all’occhiello in Italia per tecnologia e qualità dell’olio prodotto anche l’azienda Domenico Cassese, che si è dotata da poco più di un anno di macchinari di ultima generazione per la lavorazione delle olive, che grazie al sistema di computerizzazione permettono al frantoio di gestire con estrema accuratezza tutte le fasi della lavorazione. All’insegna della Dieta Mediterranea, inserita nel 2010 dall'Unesco nella lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell'Umanità, operano i ristoranti locali: Il Parco degli Ulivi, Nero a metà, La Pizzeria Belvedere, La Locanda Montefolle, gli Antichi Sapori di Ciro Schiena. Nel territorio si trovano numerose masserie, alcune delle quali fortificate: "Antoglia", torre medievale del XIV secolo; "Fallacchia", che conserva tracce delle originarie strutture difensive, qui venne ambientata l'opera teatrale Niccu Furcedda dello scrittore settecentesco Girolamo Bax; "Sciaiani Piccola", risalente al XVIII secolo e trasformata in agriturismo da Lorenzo Marco Elia, che ha dato vita anche alla Fattoria didattica, vero cuore pulsante del territorio rurale che riassume la storia della gente di Puglia. Nella masseria vi sono alcuni trulli che raccontano il duro lavoro dei contadini, che può essere un modello da seguire per riscoprire l’importanza delle tradizioni. Inserite nell’ambiente sono anche la piscina “BioNoca”, che ha la funzione di un lago naturale, dal momento che in un laghetto accanto sono state messe a dimora delle piante che aiutano la purificazione dell’acqua che viene effettuata in vasche di rigenerazione separata.

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Appuntamento dopo appuntamento il Barocco Festival “Leonardo Leo” continua ad ottenere consensi e apprezzamenti, circa 2500 le presenze di pubblico non stimate ma certe. Ora l'attenzione si sposta sul settimo e penultimo concerto che si terrà martedì 2 settembre a S. Vito dei Normanni. Protagonista della serata sarà il clavicembalo. Nell'atrio del Chiostro dei Domenicani si esibirà il duo Basilio Timpanaro e Rossella Policardo con le musiche di Leo, Soler e Mozart per due clavicembali o for twenty fingers come recita il titolo del concerto.

Fu proprio il grande Mozart, a coniare la formula della sonata “a quattro mani”, la pratica che vede due esecutori suonare insieme sulla stessa tastiera ma esempi eccellenti di composizioni per due tastiere si erano già avuti vedi i concerti per due clavicembali di J.S. Bach e le composizioni del catalano Padre Antonio Soler per citarne alcuni.

Il programma di questo concerto presenta il “duo tastieristico” nelle sue diverse declinazioni: i due strumenti dialoganti su un piano di parità; due strumenti di cui uno svolge la funzione “melodica”, comparabile a quella dello strumento solistico ad arco o a fiato, mentre l’altro svolge la funzione di accompagnamento e infine il cosiddetto duo “a quattro mani”. Al primo di questi casi appartengono i Conciertos de dos Organos Obligados di Antonio Soler, compositore spagnolo che raccoglie nella sua vasta produzione di musica per cembalo l’eredità di Domenico Scarlatti, di cui fu allievo, enfatizzandone il carattere virtuosistico e il colore strumentale spagnolo, evidente nell’uso di ritmi di danza, nelle armonie, nella scintillante ornamentazione. Proprio il virtuosismo, a tratti scatenato, e il carattere sensuale della sua musica (famosissimo per queste sue caratteristiche il Fandango per clavicembalo) valsero a Soler, già alla sua epoca, il soprannome di El diablo vestido de frai.

Si passa poi alle musiche di Leonardo Leo, capostipite della celebre Scuola napoletana e sommo compositore di musica vocale. Tutta la sua musica, anche quella strumentale, ha un carattere di nobile e appassionata cantabilità, come i cosiddetti Solfeggi. Si tratta di composizioni che presentano un carattere così vario e articolato, con figurazioni ritmiche complesse e arditi salti melodici, con passaggi di tipo virtuosistico e arricchiti da abbondante ornamentazione, da andare sicuramente ben al di là del semplice “esercizio” didattico; insomma una scrittura di tipo “strumentale”, tale da poter anche essere efficacemente eseguita da uno strumento melodico e basso continuo o come sonata di cembalo.

Il concerto si conclude con un illustre esempio di sonata per duo “a quattro mani”: la sonata in Si bem, KV 358, di Mozart.

 

 

PROGRAMMA

Antonio Soler (1729-1783)

Concerto n. 3 in Sol min.

Andantino, Minué

 

Leonardo Leo (1694 – 1744)

dai “50 Solfeggi” (Ms. Mus.A 313xpa, Db 4 Königliche Privat-Musikaliensammlung - Dresden)

Solfeggi n.11 (alla francese) e n. 12 (allegro) in Do min.

Solfeggi n. 3 (cantabile) e n. 4 (allegro) in Do min.

Solfeggi n.18 (Larghetto e cantabile) e n. 19 (allegro) in Mi min.

 

Antonio Soler

Concerto n. 2, in La min.

Andante, Allegro, Tempo de Minué

 

Concerto n. 1, in Do min.

Andante, minué.

 

Leonardo Leo

Solfeggi n. 46 (senza.ind. di tempo), n. 47 (allegro), in Fa magg.

Solfeggi n. 5 (cantabile) e n. 6 (allegro) in Do min

 

Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791)

Sonata in Si bem magg. KV 358

Allegro, adagio, molto presto.

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Scheda Concerto

Martedì 2 settembre - S. Vito dei Normanni, ore 21.00- Chiostro dei Domenicani

Leo, Soler e Mozart for twenty fingers.

musiche per cembalo a quattro mani.

DUO

Basilio Timpanaro cembalo - Rossella Policardo cembalo

 

 

Biografia Basilio Timpanaro


Dopo essersi diplomato con lode in pianoforte e in direzione di coro, ha studiato clavicembalo e organo antico al Conservatorio di Rotterdam sotto la guida di David Collyer; vincitore di una borsa di studio biennale del Governo Olandese, si è poi perfezionato con Siebe Henstra presso il Conservatorio di Utrecht, dove ha conseguito il Diploma concertistico di clavicembalo. Ha inoltre partecipato a seminari e master classes di clavicembalo e organo tenute da T. Koopman, G. Leonhardt, J.B. Christensen, H. Vogel, L. F. Tagliavini, e di fortepiano da M. Bilson.

È tra i fondatori e principali animatori di importanti ensembles di musica antica quali lo Studio di musica antica “Antonio Il Verso” e Les Eléments. Ha inoltre svolto attività concertistica con diversi gruppi e orchestre (tra cui l’Ensemble “Elyma” di Ginevra, Cantica Symphonia di Torino, Het Hollands Kamerorkest, European Community Chamber Orchestra) e ha frequentemente collaborato con alcuni fra i cantanti e gli strumentisti più affermati nel campo della musica barocca (fra i quali G. Banditelli, M.C. Kiehr, C. Ansermet, A. Bernardini, A. Grazzi, R. Minasi, E. Onofri – ha anche suonato in duo con A. Staier, eseguendo concerti a due cembali di J.S. Bach).

Ha suonato nell'ambito di alcuni tra i più importanti festivals europei di musica antica (come l'Holland Festival Oude Muziek di Utrecht, la Settimana Internazionale di Musica Medievale e Rinascimentale di Erice, i Festivals d’Ambronay, de La Chaise Dieu e di Beaune in Francia, la Settimana di Musica Sacra di Monreale, le stagioni di musica antica della Fondação Calouste Gulbenkian di Lisbona e dell’Ateneo Navarro di Pamplona) e ha collaborato alla produzione di opere barocche con enti lirici quali il Teatro Massimo di Palermo, il Maggio Musicale Fiorentino e il Festival Monteverdi di Cremona. Si è esibito in recital solistici, in Italia e all'estero, per importanti rassegne di musica antica e stagioni concertistiche: tra queste la stagione serale dell'associazione Amici della Musica di Palermo, la stagione di Piemonte in Musica, il festival Suona Francese e i concerti del Museo de Historia di Tenerife. Ha partecipato, anche con esecuzioni dal vivo, a trasmissioni radiofoniche su RadioRai3. Da clavicembalista e organista ha preso parte a diverse incisioni discografiche, alcune delle quali hanno ottenuto prestigiosi riconoscimenti dalla critica internazionale (Diapason d’Or, Premio Vivaldi, Gran Prix du Disque): La Dafne di Marco da Gagliano, il Combattimento di Tancredi e Clorinda, il Vespro della Beata Vergine e l'integrale delle Opere di Monteverdi sotto la direzione di Gabriel Garrido (per L’incoronazione di Poppea ha anche composto degli accompagnamenti concertati con violini), la Passione di N.S. Gesù Cristo di Jommelli con la Berliner Barock Akademie diretta da A. De Marchi, Il Secolo d'oro nel Nuovo Mondo ('600 latino-americano), e inoltre lavori di Corteccia, Rubino, Perez e Aliotti per le etichette Tactus, Symphonia, K617 e Butterfly Records-Teatro Massimo Palermo. Con Les Eléments, diretto da Piero Cartosio, ha recentemente inciso Venere, Amore e Ragione, Serenata di Alessandro Scarlatti, pubblicata, insieme al Concerto X dalle Dodici Sinfonie di Concerto Grosso, dall'etichetta La BottegaDiscantica. Laureato con lode in Musicologia presso l’Università di Bologna con una tesi sul basso continuo nella musica italiana del Seicento, ha curato per l’editore Alfieri&Ranieri l’edizione moderna delle cantate di A. Scarlatti custodite presso il Fondo Altieri di Noto. Ha tenuto vari corsi di perfezionamento di clavicembalo e basso continuo e seminari sulla prassi esecutiva e la trattatistica della musica antica. Vincitore di concorso nazionale, è titolare della cattedra di clavicembalo e tastiere storiche presso il Conservatorio “V. Bellini” di Palermo.

 


Biografia Rosella Policardo


Nata a Palermo nel 1990, ha studiato pianoforte presso il Conservatorio di Musica della sua città sotto la guida del M° Marzia Manno, conseguendo il Diploma accademico di I livello con lode e menzione. Nel 2013 con la stessa docente ha conseguito il Diploma accademico di II livello in pianoforte con lode e menzione. Si è poi perfezionata, in qualità di studente Erasmus, presso l’Accademia di Musica di Cracovia (Polonia). Ha frequentato diverse Master Classes per pianisti e formazioni di Musica da Camera tenute dai Maestri Canino, Marvulli, Pastorino e An Li Pang.

Come pianista ha partecipato a diversi Concorsi Musicali, ottenendo sempre prestigiosi riconoscimenti e si è esibita sia da solista che in formazioni cameristiche in numerose Stagioni e Rassegne di musica di importanti Associazioni ed Enti musicali.

Ha successivamente intrapreso gli studi di clavicembalo e di basso continuo sotto la guida del M° Basilio Timpanaro, conseguendo il diploma con lode e menzione. La sua straordinaria attitudine e talento dimostrati per questo strumento l’hanno rapidamente portata a esibirsi in concerto in Italia e all’estero (Polonia, Francia, Germania), sia da solista che in gruppo. Nel Maggio 2011 si è esibita da solista (concerti per cembalo e orchestra di Mozart e di W. Fr. Bach), con l’Orchestra Harmonices Mundi, al 60° Mozartfestival di Augsburg (Germania). Ha preso parte a importanti festival di musica antica, tra cui “Associazione per la Musica antica Antonio il Verso” di Palermo, “Settimane Barocche” di Brescia, Settimana di Musica Sacra di Monreale, “Musica antica a Villa Reale" di Monza, "Pavia Barocca" e Fondazione Royaumont (Francia). Si è esibita in concerto con alcuni degli strumentisti e cantanti barocchi più affermati, tra cui Enrico Onofri,Sonia Prina, Maria Grazia Schiavo, Luca Dordolo. Vincitrice di una Borsa di studio, da tre anni è Maestro al cembalo delle classi del Dipartimento di Musica Antica del Conservatorio di Palermo.

Ha seguito Master Classes di Clavicembalo e Fortepiano tenute dai Maestri Mark Kroll, Claudio Astronio, Emilia Fadini, Antonio Florio.

E' risultata vincitrice in diversi concorsi, tra cui il Concorso europeo di Clavicembalo e Basso Continuo “Gianni Gambi” (Pesaro, marzo 2011 - tra i membri della giuria, Emilia Fadini e Blandine Rannou; oltre ad essere premiata sia nella sezione Clavicembalo solista che nella sezione Basso Continuo, si è qui aggiudicata i due Premi Speciali in palio, uno per la migliore esecuzione di un brano del Seicento e l’altro di un brano del Settecento italiano) e recentemente - marzo 2013 - il Concorso "Amelia Bianchi" di La Spezia, presieduto da Bob van Asperen.

E’ stata membro dell’Orchestra Barocca Europea (EUBO), per il tour 2011, con concerti in Francia, Germania, Belgio, Ungheria, Spagna, Lussemburgo, Italia, diretti dal M° Enrico Onofri ed è stata nuovamente chiamata a farne parte per il tour 2013 diretto dal M° Stefano Montanari, con concerti in Polonia, Lussemburgo, Gran Bretagna, Italia.

Inoltre recentemente è stata l’unica selezionata, tra cembalisti di tutta Italia, per la formazione di un’orchestra barocca giovanile presso la Cappella della Pietà dei Turchini di Napoli.


Il Barocco Festival ‘Leonardo Leo’ è patrocinato da Unione Europea, Regione Puglia (assessorato dalla Cultura, Turismo e Mediterraneo), Città di San Vito dei Normanni (assessorato alla Cultura), Città di Brindisi, Provincia di Brindisi, con la fattiva collaborazione del Comune di Mesagne (assessorato alla Cultura). Sponsor: Enel Green Power, Ance Brindisi, Autorità Portuale di Brindisi, Stp Brindisi, BancApulia, Giobet.it.

 

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Ieri sera presso la sala conferenze del Gal Terra Dei Messapi a Mesagne una tavola rotonda tra i massimi esperti del turismo rurale . L’incontro moderato ed organizzato dal direttore del GAL Antonio Legittimo a visto, dopo i saluti di rito portati da Franco Scoditti sindaco di Mesagne,alternarsi gli interventi di Fausto Faggioli, project e territorial marketing manager, uno dei massimi esperti europei nello Sviluppo delle Aree Rurali nonché Presidente di E.A.R.T.H. Academy (European Academy for Rural Territories Hospitality) e di Agostino Marco Basile, formatore esperto di MKT turistico ed enogastronomico. Il Faggioli ed il Basile hanno posto l’accento sull’importanza di creare una nuova figura imprenditoriale che sappia affrontare le tematiche dello sviluppo economico del nostro territorio,al fine di valutarne le possibili opportunità di crescita,mediante la collaborazione tra gli imprenditori locali, le istituzioni pubbliche e i Gal della Regione Puglia. Plauso alle proposte dei relatori nell’intervento del presidente del Gal Terra Dei Messapi Damiano Franco che illustrato l’impegno profuso dal gruppo di azione locale da lui gestito, che verrà confermato anche nell’ambito del PSR (Piano di Sviluppo Rurale) Puglia 2014-2020 atto a favorire lo sviluppo locale attraverso un ruolo attivo delle diverse componenti economiche del mondo rurale. Il ruolo della comunicazione e formazione è stato invece messo in risalto dal Responsabile della animazione Cristiano Legittimo che ha rimarcato l’opportunità data ai giovani di approfondire le tematiche dello sviluppo rurale e di avere le conoscenze adeguate per interagire con gli operatori del territorio e i Tour Operator, ponendo le basi per la creazione di un’offerta locale appetibile ai mercati nazionali ed esteri. La tavola rotonda non resterà fine a se stessa ,tutti i protagonisti Faggioli e Basile in primis ritorneranno ad incontrarsi ed incontrare tutti coloro i quali hanno interesse il reale allo sviluppo del territorio attraverso il mondo rurale.

Inaugurata a Cisternino, presso la Cooperativa Allevatori Valle d’Itria (S.P. Gravina di Castro, 14), la ‘Bottega di Campagna Amica’, inserita nella prima grande catena di Vendita Diretta Organizzata della Filiera Agricola Tutta Italiana e dell’annessa sala di degustazione della C.A.V.I.

Hanno partecipato i Presidenti della Coldiretti Puglia e Brindisi, rispettivamente Gianni Cantele e Sergio Botrugno, e la Responsabile Nazionale della Sezione Promozione di Fondazione Campagna Amica, Raffaella Cantagalli.

“La Bottega di Campagna Amica di Cisternino - commenta il Presidente della Coldiretti Puglia, Gianni Cantele - rappresenta un esempio straordinario delle potenzialità della prima catena di vendita diretta organizzata degli agricoltori italiani, un nuovo e moderno canale commerciale che si affianca alla Grande distribuzione e ai negozi di prossimità e che va ad integrare la rete già attiva delle Fattorie e dei Mercati di Campagna Amica. Si tratta di un vantaggio per i produttori, ma anche per i consumatori che in ogni bottega di Campagna Amica possono acquistare l’intera gamma di prodotti della Filiera tutta Agricola e tutta Italiana, realizzati e trasformati direttamente dagli agricoltori”.

L’architettura commerciale si fonda su quattro perni: la Fondazione Campagna Amica, che garantisce origine italiana e filiera degli agricoltori; il Consorzio Produttori che è lo strumento per realizzare la “catena”; l`imprenditore agricolo che offre il proprio prodotto; il punto vendita denominato “La Bottega di Campagna Amica”.

I dati sono inconfutabili: il Sud è molto attento e sensibile alla sana alimentazione, battendo il Centro Nord di oltre 5 punti percentuali. “I consumatori preferiscono di gran lunga acquistare prodotti freschi e di stagione direttamente dai produttori – commenta il Direttore della Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti - piuttosto che avventurarsi nell’oceano di offerte che gli iper propongono. I prodotti più acquistati sono le insalate, le carote e i pomodorini da utilizzare in casa o fuori e cominciano a diffondersi le vaschette di frutta già tagliata e sbucciata, pronta all’uso senza doversi “sporcare le mani” e da gustare come snack rompi-digiuno durante la giornata o come risparmia-tempo”.

La Bottega di Campagna Amica presso la CAVI a Cisternino offrirà dal campo alla tavola il Parmigiano Reggiano, il Bra, il riso, venduti a Bari come a Lecce, in Trentino Alto Adige e in Sicilia, anche se non sarà presente personalmente il produttore. E così per i vini, l’olio, i salumi, le conserve, le verdure e tutti gli altri prodotti dell’agricoltura che completeranno la gamma offerta in ogni bottega.

“Il nostro obiettivo è ‘culturale’ – spiega il Presidente della Coldiretti Brindisi, Sergio Botrugno - consiste nel tentare di cambiare abitudini di consumo sbagliate che si sono diffuse ovunque e formare dei consumatori consapevoli sui principi della sana alimentazione e della stagionalità dei prodotti per valorizzare i fondamenti della dieta mediterranea e ricostruire il legame che unisce i prodotti dell' agricoltura con i cibi consumati ogni giorno”.

“Oggi meno della metà (45%) dei giovani di età compresa tra i 12 e i 19 anni – continua il Direttore della Coldiretti Brindisi, Aldo De Sario - consuma frutta tutti i giorni, come conferma il Rapporto sulla condizione dell'infanzia e dell'adolescenza, realizzato da Eurispes in collaborazione con Telefono Azzurro, che per l'occasione ha intervistato oltre cinquemila ragazzi. La stessa indagine rileva che i giovani non consumano frutta solo a tavola con la famiglia ma in un caso su dieci (9,6%) anche come snack fuori pasto preferendola secondo Eurispes alle merendine (8,2%), alle patatine fritte (6,4%), alla cioccolata e caramelle (6,2%)”.

Da sinistra Stefano Massimino, Donato Fanigliulo e Martino Grassi

 

È stato presentato ieri in conferenza stampa nella sede sociale di Via Pepe, n. 15, il programma di festeggiamenti previsti per domenica 6 ottobre 2013, giornata celebrativa dei 150 dalla fondazione della Società Operaia di Mutuo Soccorso Onlus di Fasano.

Ad illustrare le varie iniziative ai giornalisti presenti è stato il presidente del sodalizio, prof. Donato Fanigliulo, il quale sottolineando l’importanza dell’evento, ha colto l’occasione per ricordare le numerose attività che la Società operaia ha svolto e continua a svolgere a beneficio dei suoi associati e dell’intera collettività fasanese.

I festeggiamenti di domenica 6 ottobre si avvieranno con una celebrazione eucaristica, prevista per le ore 8:45, presso la chiesa Matrice in Fasano, officiata da don Sandro Ramirez, priore della città.

Alle ore 10, a conclusione della S. messa, dalla chiesa Matrice si muoverà un corteo che raggiungerà Piazza Ciaia dove sarà deposta una corona commemorativa innanzi alla targa dedicata ai Caduti del secondo conflitto mondiale.

Il corteo, poi, si sposterà presso la sede sociale della SOMS dove sarà dapprima scoperta una targa a ricordo dei 150 anni della Società operaia, sorta il 9 luglio 1863 grazie all’intuizione di un gruppo di artigiani di Fasano.

Si procederà successivamente all’inaugurazione della mostra di foto d’epoca “Fasano nel buon tempo”, allestita nella sala lettura. Il momento conclusivo della mattinata sarà affidato al noto storico prof. Vito Antonio Leuzzi, il quale nella sala conferenze terrà una prolusione sul rilievo storico dei 150 anni raggiunti dalla SOMS di Fasano. Alla manifestazione, che sarà condotta dall’avv. Martino Grassi, sarà presente anche il sindaco di Fasano, dott. Lello Di Bari.

Durante la stessa giornata di domenica 6 ottobre, recandosi presso la sede della SOMS, sarà possibile ottenere uno speciale annullo filatelico che Poste Italiane ha voluto riservare all’importante ricorrenza.

Alla manifestazione saranno presenti anche numerosi delegati di altre Società di mutuo soccorso provenienti da ogni parte d’Italia.

Per la ricorrenza è stato realizzato un numero unico de “La stretta di mano”, pubblicazione in cui vengono riportate riflessioni e considerazioni sull’importante evento scritte da numerosi esponenti del mondo politico e culturale.

Nell’ambito delle celebrazioni del centocinquantesimo anno dalla fondazione, inoltre, il consiglio di amministrazione della SOMS ha deliberato che coloro che si iscriveranno al sodalizio entro il 9 luglio 2014 riceverranno una significativa agevolazione sul contributo di ammissione.

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