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Strage al tribunale, l'attentatore: volevo vendicarmi

Ed e fissato per lunedi prossimo 13 aprile l' interrogatorio di convalida dell' arresto di Claudio Giardiello. Il pm monzese Franca Macchia nelle prossime ore inoltrerà al gip la richiesta di convalida dell'arresto dell'uomo.

"Il tribunale mi ha rovinato, quel posto è l'origine di tutti i miei mali". Sono le parole, secondo quanto si apprende, dette da Claudio Giardiello ieri subito dopo l'arresto avvenuto a Vimercate. Agli investigatori Giardiello ha anche ribadito di aver agito per vendetta.

Non è escluso che la procura di Monza ipotizzi il reato di strage nei confronti di Claudio Giardiello, l'uomo che ha ucciso tre persone, ferendone altrettante, in tribunale a Milano. Allo stato l'imputazione è per omicidio plurimo premeditato e tentato omicidio nei confronti dei feriti.

Ventiquattr'ore dopo, lo sconforto si fa ragionamento. "I magistrati non possono essere lasciati soli - ha messo subito in chiaro il vicepresidente del Csm Giovanni Legnini - bisogna esprimere un sostegno concreto alla magistratura per il lavoro che fa per la giustizia per questo Paese".

Questa strage, ha aggiunto il presidente di Anm Rodolfo Sabelli "ha un valore simbolico: troppe tensioni e troppa rabbia si raccolgono sulla giustizia. Occorre richiamare tutti al diffuso rispetto verso la giustizia".

La sparatoria dimostra che la giustizia è stata lasciata sola, è il convincimento di Sabelli, che dal palco dell'aula magna della cittadella giudiziaria ha messo in chiaro: "Siamo qui per chiedere rispetto". "In un momento di forte tensione sui magistrati e su tutta la giurisdizione, di fronte a quei morti non possiamo non fare una riflessione sulla solitudine in cui siamo stati lasciati, con gravi falle nella sicurezza" ha detto intervistato a Radio anch'io. Il leader del sindacato delle toghe ha aggiunto anche intervenendo telefonicamente anche a Uno mattina che "troppe tensioni si concentrano sulla giustizia in questa epoca di crisi: bisogna respingere ogni forma di discredito della giurisdizione, tema richiamato dal Capo dello Stato".

Tutti si interrogato su come abbia fatto Giardiello a entrare armato di pistola. Sulla questione interviene ancora Sabelli: le vittime della sparatoria "sono state lasciate sole da un sistema di sicurezza che ha rivelato falle molto gravi" ha detto. E ha aggiunto: "Una discussione sulla sicurezza deve essere fatta nei palazzi di giustizia di tutta Italia". Le polemiche hanno già portato a un primo effetto:

Sono stati rafforzati i controlli agli ingressi del Palazzo di Giustizia di Milano dove ieri mattina Claudio Giardiello ha sparato, dopo essere entrato con una pistola nel palazzo, uccidendo tre persone, tra cui un giudice. In via Manara, dall'accesso attraverso il quale sarebbe passato Giardiello mostrando un falso tesserino, si può accedere esibendo tesserini se si è magistrati, avvocati o personale amministrativo.

I controlli, a quanto pare, sono più rigorosi e c'è anche un carabiniere che staziona all'ingresso assieme alle guardie della vigilanza privata. All'entrata principale di corso di Porta Vittoria, invece, dove c'è l'ingresso con metal detector riservato al pubblico si è creata una lunga fila lungo la scalinata e anche qua pare che i controlli siano più stringenti. Anche in via Freguglia si è creata una piccola fila all'altro ingresso nella parte riservata al pubblico con metal detector, e in quella per gli operatori e personale i controlli sui tesserini vengono fatti con cura. Così come sta avvenendo nel quarto accesso quello di via San Barnaba.

"E' tutto normale, i controlli procedono come sempre", spiega una guardia privata in uno degli ingressi. Secondo un rappresentante dei vertici degli uffici giudiziari, però, stamattina i controlli sono più stringenti del solito.

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