Il Consiglio Internazionale di Coordinamento del Programma MAB, nel corso della sua 26° sessione in corso di svolgimento a Jönköping in Svezia, ha approvato l’iscrizione della Sila come 10° Riserva della Biosfera italiana nella Rete Mondiale dei siti di eccellenza dell’UNESCO. Tale risultato è il frutto dell’intenso e lungo lavoro di coordinamento avviato dal Parco Nazionale della Sila con la presidenza della Prof.ssa Sonia Ferrari, un lavoro fatto insieme agli Enti territoriali (Regione Calabria, Province di Cosenza, Catanzaro e Crotone, 68 Comuni) e con tutti gli attori della Comunità silana (Università, istituzioni scientifiche, ONG, associazioni di categoria, rappresentanti del mondo produttivo, etc.). Il partenariato coinvolto è molto ampio e comprende 113 soggetti diversi. Il processo di candidatura è stato guidato dal Comitato Nazionale Tecnico MAB, che ha preso parte all’incontro con una delegazione formata dal Ministero dell’Ambiente, dal Corpo Forestale dello Stato e dal coordinatore del progetto, nonché direttore del Parco, dott. Michele Laudati. La Riserva della Biosfera della Sila include il Parco Nazionale, come aree “core” e “buffer” del sito UNESCO (290.000 ha), e si estende al di fuori del Parco nell’area di “cooperazione”, non sottoposta a vincoli e volta invece a dimostrare il rapporto equilibrato tra attività umane e natura, per un totale complessivo di circa 400.000 ha. Con la decisione odierna arriva il primo riconoscimento UNESCO in Calabria, dovuto all’ampia varietà di ambienti naturali e agli habitat che fanno della Sila un hot-spot di primo rilievo nella Regione biogeografica mediterranea e luogo selezionato da IUCN e WWF come centro di diversità vegetale mondiale. I rappresentanti degli Stati intervenuti alla sessione di lavoro svedese hanno espresso il loro forte apprezzamento, all’unanimità, per il lavoro preparatorio alla candidatura svolto dal parco, soprattutto per l’ampio processo di coinvolgimento degli stakeholder pubblici e privati, per la qualità delle produzioni locali e del turismo, nonché per il partenariato promosso tra tutte le Autorità responsabili per la gestione e la promozione di azioni e progetti di sviluppo sostenibile per l’intera comunità silana. Appresa la notizia la vicepresidente del Parco e Commissario straordinario della Provincia di Catanzaro, Wanda Ferro, ha dichiarato: “L’importante obiettivo raggiunto premia il forte impegno dell’Ente Parco, della prof.ssa Sonia Ferrari e dell’intera struttura, ed è il frutto di un intenso lavoro preparatorio sul quale c’è stata grande sinergia tra tutti gli enti coinvolti. Il riconoscimento Unesco dimostra che il Parco della Sila, con il suo preziosissimo patrimonio paesaggistico e di biodiversità, ha tutte le carte in regola per essere promosso al meglio nei circuiti internazionali del turismo naturalistico. Il Parco potrà quindi rafforzarsi nel suo ruolo di forte attrattore turistico, da cui partire alla scoperta delle ricchezze della Calabria, dalla montagna al mare, ai borghi, agli straordinari tesori artistici, storici e culturali, alle eccellenze enogastronomiche”. Altrettanta significativa è la dichiarazione del presidente della Comunità del Parco e presidente della Provincia di Crotone, Stano Zurlo, che dice: “E’ una vittoria importante per la Calabria ed anche per l’intera Italia, che dimostra l’ottimo livello del lavoro svolto in questi anni per l’ottenimento dell’ambizioso riconoscimento Unesco. Essere inseriti nella rete Mab dell’Unesco, se da un lato vuol dire che la Sila rappresenta concretamente un luogo di pregio e di eccellenza dal punto di vista ambientale, ci deve responsabilizzare tutti. Ciò significa che da oggi il nostro impegno deve essere ancor maggiore per quanto attiene la tutela e la salvaguardia del territorio. Onore al merito, quindi, alle competenze espresse e in modo particolare alla prof.ssa Sonia Ferrari, nella sua qualità di presidente del Parco, ed al direttore generale, dr. Michele Laudati. Da oggi la Calabria ha certamente un motivo in più per rappresentare un luogo dell’ospitalità e del turismo naturalistico”. Intanto sullo straordinario riconoscimento ottenuto, la prof.ssa Sonia Ferrari, che non ha nascosto a caldo la sua emozione, ci ha dichiarato: “Si tratta di un importantissimo riconoscimento da parte dell’Unesco, che proietta il Parco della Sila, tutte le aree limitrofe coinvolte e l’intera regione nel panorama internazionale. Grazie ad esso il nostro territorio diventa un modello di gestione e un’area di sperimentazione di programmi strategici di sviluppo, da condividere con tutti gli stakeholders. Sono felice che il brand UNESCO sia attribuito al Parco della Sila anche come riconoscimento del duro, impegnativo ed entusiasmante lavoro svolto in questi anni dal direttore, Michele Laudati, da tutto il personale, dal Consiglio Direttivo, dal comitato della Comunità del Parco, con il supporto fattivo del Ministero dell’Ambiente per valorizzare un territorio bellissimo e ricchissimo di risorse. Mi dispiace non essere più in carica e non aver potuto partecipare a questo momento di grande gioia ed emozione in Svezia presso il Comitato Unesco”. Ma il lavoro non finisce qua per quanto riguarda i riconoscimenti Unesco. “Infatti in questi giorni -ci dice il direttore generale del Parco, Michele Laudati- è attiva la campagna di web marketing per raccogliere le adesioni di sostegno alla pratica di riconoscimento del Parco Nazionale della Sila per la “World Heritage List” dell’Unesco, quale patrimonio dell’umanità, i cui risultati si conosceranno nella primavera del prossimo anno”. E’ il caso, quindi, di aderire a tale campagna sottoscrivendo il format specifico presente nella home page del sito www.parcosila.it.