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Giovedì, 01 Maggio 2025

La Giornata Internazionale dello Sport per lo Sviluppo e la Pace è stata celebrata dal Centro Sportivo italiano (CSI) di Reggio Calabria, le scuole, le organizzazioni locali e internazionali e l’UNICRI con un’iniziativa unica: SPORTPEACE25. Le attività, gli incontri e i laboratori sono iniziati il 31 marzo e si sono conclusi il 6 aprile al PalaCsi di Gallina, a Reggio Calabria. La città sta diventando un punto di riferimento per significative esperienze di inclusione, partecipazione e comunità. 

Lunedì 31 marzo si è svolto What a Game, che ha visto protagonista Modenelle di Arghilla, un quartiere difficile e fragile di Reggio Calabria. Qui, il campetto recentemente realizzato dal Comune, è stato trasformato in uno spazio per i diritti e la voglia di giocare di tanti bambini. 

In squadra anche Zvonimir Boban durante la partita contro i pari età del Mirabella (valevole per il Campionato Nazionale di Calcio a 5 Under 12 CSI) organizzata dalla Polisportiva Arghilla a Colori. Boban ha inoltre inaugurato assieme ai bambini il murale realizzato dalla Città Metropolitana e dal Comune di Reggio Calabria.  

Martedì mattina, al PalaCsi di Gallina si è svolto il Libera Games25: il Torneo polisportivo studentesco, pensato in collaborazione con Libera Reggio Calabria. L’evento è stato promosso per ricordare le vittime innocenti di mafia. Il torneo è stato un evento della memoria per onorare le giovani vittime di mafia del territorio calabrese. Giuseppina Utano, aveva tre anni quando è stata uccisa a San Giovanni di Sambatello. Dodo' Gabriele, ucciso a Crotone a 11 anni mentre giocava a calcetto. Mariangela Ansalone uccisa a Oppido, a nove anni. I primi “capitani” delle squadre studentesche in campo portavano il loro nome.

Mercoledì 2 aprile, il PalaMangione di Gioia Tauro, ha ospitato la partita  Baskin of Emotions. Una serata emozionante con in campo le squadre di Baskin Tiger Gioia Tauro e Inclusion Messina. La partecipazione e l'inclusione sono stati i valori in campo nell'evento promosso in collaborazione con l'associazione Angeli di Pollicino. 

Giovedì 3 aprile, la centralissima Piazza Italia di Reggio Calabria, si è trasformata in una damiera gigante per la partita Una Mossa Per La Pace! I ragazzi, protagonisti assoluti dei percorsi di pace e non violenza, hanno coinvolto genitori, insegnanti e passanti del centro storico di Reggio. Il laboratorio, è stato promosso in collaborazione con la Federazione Dama della Calabria, l'istituto Paritario Nuovi Orizzonti e l'associazione il Bianco e il Nero. 

Venerdì 4 Aprile, gli studenti del Liceo Scientifico e Sportivo Raffaele Piria di Rosarno, hanno partecipato all’incontro: In Campo Giustizia E Pace. Ospiti del dibattito Maria Falcone, sorella di Giovanni Falcone, il giornalista d'inchiesta e scrittore Sergio Nazzaro e Marina Mazzini dell’Istituto Interregionale delle Nazioni Unite per la Ricerca sul Crimine e la Giustizia (UNICRI).  Si è svolta nel pomeriggio, sempre di venerdì, in modalità mista (in presenza presso la Cracow University of Economics e online per molti altri paesi europei, asiatici e latinoamericani), la Conferenza internazionale Playing is a right. Sport for social inclusion and development: international alliances.

L'incontro è stato aperto dai saluti istituzionali da Kinga Michałowska, Direttrice del Dipartimento di Diritto dell'Università polacca e da Marina Mazzini dell’UNICRI.  Hanno introdotto i lavori Angelo Viglianisi Ferraro (professore di diritto) e Paolo Cicciù, Presidente del CSI Reggio Calabria.

Sono intervenuti i docenti Edyta Figura-Góralczyk (Polonia), Mamta Rathore (India), Karol Magoń (Polonia), Karol Ryszkowski (Polonia) che hanno ricordato quanta feconda è stata in questi anni la collaborazione tra il CSI e il centro di ricerca dell'Università Mediterranea (MICHR) per la realizzazione di importanti opere solidali in Polonia e in Italia (Reggio Calabria).

Durante il convegno, al quale hanno partecipato online professori e studenti di varie nazionalità (dal Brasile al Pakistan, dall'Argentina alla Spagna), è emerso che lo sport è passione, impegno, rispetto e inclusione. È il linguaggio universale che unisce i popoli, insegna il valore della sfida leale e ricorda che insieme si può andare più lontano. 

La settimana di attività e incontri si è chiusa il 6 aprile al PalaCsi con il Trofeo internazionale di pallavolo mista  The Point of Equality. Atleti di varie nazionalità sono scesi in campo per ribadire, ancora una volta, un valore imprescindibile: l'uguaglianza! 

Questa partecipata esperienza sportiva e di comunità è stata realizzata grazie alla preziosissima collaborazione con Arci Samarcanda e con l’Associazione Mindoro Tamaraw. Felicissimi i partecipanti accorsi da ogni parte della Calabria e, durante la partita, protagonisti di giocate e segni che hanno rafforzato l'idea dell'integrazione e della tolleranza attraverso lo sport. 

Una settimana straordinaria che ha coinvolto tutto il territorio Metropolitano di Reggio Calabria, diventato per una volta spazio e luogo privilegiato per promuovere, attraverso il gioco e lo sport, i valori della pace, dello sviluppo e dei diritti troppo spesso negati. La strada, la comunità e la voglia di giustizia, i pilastri di una grande esperienza di fraternità e integrazione. Reggio, finalmente, luogo dove far rivivere la comunità  e la coesione sociale. Una settimana per celebrare la Giornata internazionale dello sport per lo sviluppo e la pace, resa possibile anche grazie all’importante collaborazione con Medici del Mondo, Associazione Giovani Domani e Gruppo Sportivo Vigili del Fuoco di Reggio Calabria.

 

 

Domenica 30 marzo si è svolta la prima tappa del Giro Handbike, giunto alla sua 15ª edizione, con partenza dal Lungomare Italo Falcomatà di Reggio Calabria.
L'evento ha rappresentato non solo una competizione sportiva di rilievo nazionale ma anche un'importante occasione di inclusione sociale e promozione del territorio.
La manifestazione, sostenuta dal Comune e dalla Città metropolitana con risorse Pon Metro e del Programma Operativo Complementare, è stata realizzata grazie all'impegno dell'Ufficio Sport del Comune di Reggio che ha curato e seguito ogni fase dell'evento garantendone l'effettiva concretizzazione. In questa prima tappa di Reggio Calabria il vincitore assoluto della gara è stato l'austriaco Stadlbauer Christoph MH3 e, per le donne, Madajova Kristina WH4.
La tappa di Reggio Calabria, valida anche per le altre categorie del paraciclismo, consacra come vincitore Fiorillo Giuseppe MC5.
«Continua l'investimento da parte dell'Amministrazione comunale - ha dichiarato il sindaco Giuseppe Falcomatà - negli eventi culturali e sportivi che abbiano un richiamo nazionale e possano rappresentare una vetrina per l'immagine bella e gentile della nostra città. Siamo contenti di farlo anche con un'iniziativa che ha un altissimo valore sociale, che ci richiama l'idea di una città sempre più accessibile, con zero barriere sia mentali che architettoniche. Proprio per questo siamo molto orgogliosi di dare il benvenuto a questa prima tappa del Giro d'Italia di Handbike».
L’assessore alla Città europea e resiliente, Carmelo Romeo, ha sottolineato come l’evento abbia visto l’utilizzo virtuoso di risorse europee per promuovere azioni immateriali a beneficio della rigenerazione sociale e sportiva. «Oggi siamo orgogliosi di ospitare questa prima tappa del Giro nazionale di Handbike - ha dichiarato Romeo - e siamo ancora più orgogliosi di riuscire a farlo in piena sinergia con tantissimi altri attori. Come Comune di Reggio Calabria possiamo affermare che, ancora una volta,  l'utilizzo virtuoso dei fondi europei ci permette di applicare quella tanto decantata rigenerazione urbana e sociale associata ad inclusione e sport. Attorno a ciò è stato costruito tutto un percorso con anche le associazioni del territorio che oggi hanno animato l'iniziativa; con l'idea di trasferire un messaggio di partecipazione civica attiva e trasformare queste occasioni in volano di sviluppo per tutta la città».
Il consigliere delegato allo Sport, Giovanni Latella, ha ricordato gli eventi sportivi recentemente ospitati in città, tra cui le qualificazioni europee di basket in carrozzina, evidenziando il ruolo di Reggio come «città inclusiva» e «capitale dello sport». «Questa - ha aggiunto - è un'iniziativa che abbiamo fortemente voluto come Amministrazione perché è una manifestazione che dà l'opportunità alla città di poter promuovere anche il territorio in uno scenario incantevole quale quello del Lungomare monumentale "Italo Falcomatà"; credo che si debbano realizzare sempre di più eventi di questa portata nella nostra città. Sport che diventa inclusione, sport che diventa veicolo di  promozione del nostro territorio».
Il presidente del CIP Calabria, Antonello Scagliola, ha posto l'accento sul messaggio dell’evento: «Dimostrare che Reggio è una città normale, in cui tutto è possibile e che possa diventare sempre più una capitale dello sport paralimpico».
La premiazione a fine gara, presso l'Arena dello Stretto, è diventata un momento di gioiosa condivisione all'insegna dei migliori valori di cui lo sport riesce a farsi veicolo; a maggior ragione nell'ambito paralimpico che trasforma il concetto di "disabilità" in una prova di straordinarietà umana ed agonistica in cui si manifestano ed esprimono capacità che vanno oltre gli apparenti limiti della fisica. 
Gli atleti vincitori, di ogni categoria, sono stati premiati dalle Autorità e dalle Istituzioni locali, da soggetti partners e dai referenti di varie Federazioni sportive (da rilevare anche la presenza del presidente del CIP Lombardia Pierangelo Santelli). 
La città, con questo evento, ha avuto modo di ospitare e vivere una manifestazione di alto livello sportivo che è stata in grado di unire valori umani e sociali a quelli caratterizzanti dello sport.

 

Lunedì scorso il deposito della sentenza del Tar Lazio, con cui si chiude un primo step a favore del riconoscimento della Dop richiesta dal Consorzio di Tutela del Bergamotto di Reggio Calabria, presieduto dall’avv. Ezio Pizzi.

Il Collegio, in accoglimento del ricorso proposto dall’avv. Natale Carbone per il Consorzio del Bergamotto di Reggio Calabria e diretto a far dichiarare l’illegittimità del silenzio-inadempimento del Ministero dell’Agricoltura, sulla richiesta di riavvio e conclusione dell’istruttoria relativa alla modifica del Disciplinare DOP “Bergamotto di Reggio Calabria – olio essenziale con inserimento tutela del frutto di bergamotto di Reggio Calabria”, ha disposto che lo stesso Masaf provveda, entro il termine di 90 giorni, a riattivare il procedimento promosso dal Consorzio con istanza dell’agosto 2023 e concluda l’iter così avviato mediante l’adozione di un provvedimento sulla predetta istanza in ordine alla quale la Regione Calabria aveva già espresso parere favorevole alla modifica/ampliamento del disciplinare già utilizzato per la DOP relativa gli oli essenziali, DOP oggetto di rinnovo a favore del Consorzio.

“Non è solo una questione di denominazioni, ma di rappresentanza, di memoria e di futuro”, afferma il presidente Ezio Pizzi che rivendica dodici anni di numeri, accordi, studi scientifici, ma anche accuse precise, tensioni istituzionali e una battaglia aperta su chi debba decidere il futuro del frutto simbolo della costa reggina. “Abbiamo costruito una filiera. Qualcuno ha provato a riscriverla da zero”, dice. Ed è da lì che parte tutto. 

Il progetto che guida da oltre un decennio, Unionberg, è frutto di un lavoro collettivo e strutturato. Dietro c’è un sistema, “ci sono 527 produttori che conferiscono prodotto per oltre 1100 ettari certificati, con tanto di documentazione firmata e allegata”. In effetti dodici anni fa si è iniziato a lavorare per aprire un canale parallelo. “Oggi abbiamo accordi stabili con Esselunga, Coop, Conad, Orsero, mercati generali. Commercializziamo oltre 10mila quintali l’anno di frutto fresco, a prezzo fisso, dall’inizio alla fine della stagione. Abbiamo pagato 100 euro al quintale per il frutto destinato al fresco, mantenendo sempre una differenza di almeno 30 euro rispetto al frutto da industria. Perché la selezione costa, ma il valore si riconosce”, ribadiscono dal Consorzio.

“La nostra istanza per ampliare il disciplinare della DOP è al Ministero da agosto 2023. Ma ci siamo sentiti dire che non potevano trattarla perché era già in corso la pratica IGP presentata da altri. Questo ci ha costretti a fare ricorso al TAR”, spiega l'avvocato Pizzi.

E aggiunge: “Ci hanno risposto che non potevano trattare due istanze diverse sulla stessa denominazione. Ma l’articolo 5 del decreto ministeriale del 2013 dice chiaramente il contrario: se ci sono più richieste, si deve tentare una conciliazione e poi verificare la rappresentatività. Questo non è mai stato fatto”.

Secondo l’avvocato, alla base della decisione ministeriale di sospendere l’iter DOP, ci sarebbero anche dinamiche di natura politica. “Mi è stato riferito, con nomi e cognomi, che a Roma ci sarebbero state pressioni, anche da parte di un deputato europeo, per dare priorità all’iter IGP. I dirigenti con cui ho parlato mi hanno detto: “Tecnicamente avete ragione, ma su questa vicenda ci sono sensibilità politiche forti”.

Nel caso di specie, l’iter procedimentale gestito dal Ministero si era arrestato in ragione della pendenza di una domanda per l’Igp avanzata da un Comitato spontaneo per la Tutela del Bergamotto, che raggruppa solo in parte i produttori della provincia essendo la maggior parte degli associati trasformatori/utilizzatori finali del frutto stesso. Secondo il Ministero la richiesta del Consorzio per la tutela del Bergamotto di Reggio Calabria diretta a estendere la DOP anche al frutto, avrebbe dovuto erroneamente attendere la conclusione dell’iter relativo alla richiesta dell’IGP. Il Consorzio aveva sostenuto, anche per il tramite dei propri legali, che la tutela diretta all’ottenimento della DOP sarebbe stata più incisiva e a salvaguardia dei produttori dello stesso frutto e non solo della filiera, con maggior garanzia del prodotto coltivato nell’area vocata ( da Villa San Giovanni a Monasterace), afferendo a un prodotto da oltre un ventennio tutelato per l’estrazione degli oli essenziali venduti alle aziende di profumi di tutto il mondo.

Il sindaco metropolitano di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, ha preso parte all’incontro, presso la sede dell’Unione Italiana Ciechi e degli Ipovedenti (UICI), per la presentazione del protocollo d’intesa finalizzato all’avvio del progetto "Vedere con il cuore, sensibilizzazione alla disabilità visiva", finanziato nell’ambito di un accordo con il settore Politiche sociali di Palazzo Alvaro. Oltre al primo cittadino metropolitano erano presenti la presidente dell’UICI Reggio Calabria, Francesca Marino; il dirigente metropolitano del settore Politiche sociali, Pietro Praticò, mentre hanno relazionato: Annunziato Denisi, consulente legale UICI Calabria; Francesca Barranca, consigliera e coordinatrice Pari opportunità UICI; Sabrina Stuppino responsabile centro consulenza tiflodidattica; Antonio Francesco Rogolino, consigliere e coordinatore settore Lavoro UICI. Il finanziamento della Città metropolitana ammonta a 60mila euro, somma che utilizzata per la messa in atto del progetto, finalizzato ad una più ampio miglioramento della conoscenza tra i più giovani della disabilità visiva, anche con incontri nelle scuole. L’obiettivo è garantire la maggiore conoscenza delle normative in favore dei disabili visivi, sia in ambito di formazione scolastica, come anche in ambito lavorativo. “Il confronto e la presenza ad iniziative come queste sono importanti per noi amministratori per diversi motivi, uno di questi è trasmettere la nostra vicinanza ad associazioni, come la vostra, impegnate concretamente e con ottimi risultati sul territorio”. Così il sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà che ha aggiunto “Non si tratta solo di sostenere le attività ma anche ringraziarvi in quanto rappresentate un punto di riferimento nella nostra città. Il protocollo che presentiamo è la dimostrazione concreta di ciò che è possibile realizzare insieme, in sinergia”. “Nella nostra città c’è molto da fare su questi temi, ma - ha aggiunto il primo cittadino - ritengo che abbiamo già tracciato la giusta strada per realizzare una realtà sempre più inclusiva. Per far ciò il ruolo delle associazioni come l’UICI per noi è sempre stato prezioso, perché chi opera sul territorio conosce meglio della politica i problemi, come affrontarli e superarli. Da parte nostra - ha concluso - c’è la conferma di un’apertura costruttiva a successivi confronti per ulteriori progetti”.

Ancora riconoscimenti ad atleti e personalità che si sono distinte nello sport. Nel salone dei Lampadari di palazzo San Giorgio, il Sindaco Giuseppe Falcomatà, insieme al consigliere delegato allo Sport, Giovanni Latella ha premiato Romana Pirillo, campionessa italiana di atletica, fondatrice di importanti realtà sportive come la società Basket Nuova Jolly e Baby Stars Jolly; Santo Ielo, giovane talento della boxe, che ha già raggiunto prestigiosi traguardi, tra cui medaglie d’oro al Trofeo CONI, al Torneo Nazionale “Round Robin” e nel Campionato Nazionale; e Demetrio Condò, maestro e dirigente dal 1989, che ha dedicato oltre trent'anni alla formazione di atleti e tecnici.

«Ancora una volta il salone dei Lampadari diviene una sorta di “Casa dello sport” - ha evidenziato il sindaco Falcomatà – per celebrare e riconoscere i meriti dei tanti sportivi che da anni praticano varie discipline nella nostra città e stanno raggiungendo risultati importanti a livello nazionale ed internazionale. Visto che per noi lo sport rappresenta un vero “diritto di cittadinanza”, chi si impegna e riesce a conseguire obiettivi prestigiosi svolge un servizio di cittadinanza attiva e l'Amministrazione deve riconoscergli il giusto merito. Lo facciamo con orgoglio, per dimostrare l'attenzione e la vicinanza a realtà sportive e sportivi che spesso lavorano dietro le quinte e in silenzio. Con questo gesto vogliamo anche valorizzare quelli che, a tutti gli effetti, sono dei veri esempi che vogliamo siano trasmessi ad altri giovani, ai cittadini, con la convinzione che con impegno e dedizione, si possono raggiungere traguardi insperati. Ringrazio, infine, il consigliere delegato Latella per aver ideato questo tipo di iniziativa, a lui il merito, come anche merito va agli atleti che abbiamo premiato e che si sono distinti nel campo della boxe, della lotta e del basket».

«Il sindaco vuol dare attestazioni di merito a chi sta praticando lo sport con successo e a chi ha già praticato lo sport e ora è maestro o allenatore per le giovani generazioni, e ai dirigenti – ha aggiunto il consigliere Latella – abbiamo voluto premiare Santo Ielo, promessa della boxe con diversi titoli conquistati; un riconoscimento anche il maestro di lotta Demetrio Condò, che ha conquistato diversi titoli nazionale e ora insegna; premiata, infine, Romana Pirillo che, da più di trent'anni, porta avanti la scuola di basket formando, con amore, le giovani generazioni. Sono persone come loro che danno l'opportunità ai nostri figli di fare attività sportiva nella nostra città e questo è un ringraziamento doveroso per noi a chi giornalmente si impegna per l'affermazione dello sport».

 

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