Quasi 100 stand, e di questi tanti offrono e vendono pistacchio verde di Bronte in tutti i modi possibili: sgusciato, tostato, nei dolci, nei gelati, nei vasetti, nei torroni e nelle buonissime paste. Nei ristoranti poi l’Oro verde si trova anche nei primi e nei secondi dove, credeteci, il pistacchio di Bronte è in grado di conferire gusto e sapori ineguagliabili.
E’ questo principalmente la Sagra del Pistacchio di Bronte. Una sagra che quest’anno, come ogni 2 anni, permetterà ai visitatori assaggiare il suo frutto anche fresco. Già, perché questo è l’anno della raccolta e per tutto il mese di settembre i tantissimi produttori si sono trasferiti nelle campagne per raccogliere l’ “Oro verde”. Un’annata ottima grazie al clima particolarmente mite di questa estate che ha favorito la produzione e fra le irte campagne laviche dell’Etna.
Ed adesso la Sagra del pistacchio di Bronte, giunta alla 24’ edizione, una grande festa alla fine della faticosa raccolta. Per 2 week end il calendario di appuntamenti musicali, culturali e delle degustazioni sarà fitto.
In pratica dal 27 al 29 settembre e dal 4 al 6 ottobre Bronte si trasformerà in una grande vetrina del pistacchio più buono del mondo, diventando il vero protagonista della gastronomia siciliana, grazie alla bontà ed unicità del suo “oro verde” che ha addirittura ottenuto il riconoscimento Dop dall’Unione europea.
Ma la Sagra del pistacchio targata 2013 sarà anche l’occasione per celebrare il connubio fra pistacchio e turismo. L’assessorato al Turismo del Comune, infatti, ha strutturato diversi percorsi turistici, racchiusi in una piccola guida, già consultabile on line sul sito istituzionale del Comune. Il turista potrà scegliere se effettuare il percorso culturale o quello ambientale, o se farsi accompagnare al Castello Nelson o a monte Ruvolo, arrampicandosi fra un fiume di lave cordate, con la guida turistica che illustra anche un piccolo panorama delle ricchezze gastronomiche e dei prodotti tipici di Bronte.
Per usufruire dei servizi bisognerà prenotarsi al 3666202106. Un servizio realizzato in collaborazione con la Pro Loco e con la Pinacoteca di Bronte.
“Abbiamo predisposto questi percorsi – ci dice l’assessore al Turismo, Mario Bonsignore - per promuovere il patrimonio culturale del nostro Comune, offrendo dei servizi con l’obiettivo di coccolare il turista”. “Bronte – hanno aggiunto il sindaco Pino Firrarello e l’assessore agli eventi Melo Salvia – deve puntare alla valorizzazione del turismo. Vanta un patrimonio ambientale ed una storia che possono fare da volano ad una economia legata sia al turismo, sia alla valorizzazione dei prodotti tipici, che qui, da noi, sono tutti buoni come il pistacchio. Si può venire a Bronte – concludono – per fare la scorta settimanale di prodotti buoni e genuini. Se ne avvantaggerà il palato e si potranno godere delle bellezze della cittadina”.
E sulla bontà del pistacchio brontese ormai ne è cosciente tutto il mondo. Anche a New York c’è un bar che vende pistacchio di Bronte.
“Il pistacchio – afferma il sindaco Firrarello - è una delle realtà più importanti della nostra cittadina. Introdotto dai saraceni intorno gli anni 1000, ha occupato qualcosa come più di 3000 ettari di territorio per una produzione biennale che si aggira intorno alle 32 tonnellate. Rispetto alla produzione mondiale quella di Bronte si aggira intorno all’1%, ma ha il vantaggio di essere coltivata in un grosso fazzoletto della Sicilia dove il sole non manca mai e dove può trarre linfa vitale dalle irte lave del nostro vulcano, giovandosi anche di un’altitudine che gli permette di crescere rigoglioso e dare frutto fino a 900 metri sul livello del mare. Un cocktail di elementi che alla fine ci regalano un frutto dal sapore unico, dall’elevato valore nutrizionale e dal riconoscibilissimo colore verde che lo contraddistingue da tutti gli altri. I Saraceni – continua - capirono che fra le irte lave del nostro Vulcano, dove nessun’altra coltivazione avrebbe trovato spazio, il pistacchio, invece, sarebbe cresciuto rigoglioso.
Il risultato oggi è sotto gli occhi di tutti – spiega – ed i nostri pasticceri e cuochi preparandolo in tanti modi hanno ottenuto premi e riconoscimenti fin dall’altra parte delle Terra, dando prova di grande abilità e fantasia soprattutto nel settore della pasticceria”.
E per far conoscere tutto questo al mondo questo tesoro, Bronte ed i brontesi hanno utilizzato al meglio la propaganda che ne è derivata proprio da questa Sagra. “E come ogni anno – continua il vice sindaco Melo salvia, ovvero l’organizzatore delle sagre degli ultimi anni – la Sagra del pistacchio non deluderà le attese. Nei 4 giorni di festa ci saranno majorette e tanta musica. Ad esibirsi saranno gruppi di livello che hanno calcato le scene nazionali. Il primo week end sarà esplosivo. Fin da subito si esibiranno ben 3 gruppi musicali per poi dare spazio le sera alla “pistacchio dance”. Saranno coinvolti tutti dai giovanissimi ai nonni per una città che ha voglia di mostrare la propri accoglienza. Per tutti e 2 i fine settimana ogni sera ci sarà da divertirsi e non mancheranno gli appuntamenti ormai tradizionali come la manifestazione “La scuola scende in piazza”, quando scolari e studenti di buona parte della provincia affolleranno la nostra via Umberto e le strade della Sagra e la grande torna di domenica 6 ottobre che, al rullo dei tamburi degli sbandieratori, permetterà ai visitatori di assaggiare una fetta di prelibatezza”. Ad offrirla saranno i commercianti e gli artigiani della “Caffetteria Luca”, del “Life Cafè”, dell’ “Angolo dolce”, del “Bar Roma”, del “Cordial Bar”, del “Bar Conti, del “Bar Sport”, del “Cafè Bistrot”, del 2Bar Cimbali”, di “Bacco s.r.l. e di Di Sano Francesco.
Ma la vera novità del programma di quest’anno, insieme ai servizi turistici, è la “Notte bianca al pistacchio”. La notte fra sabato 5 ottobre e domenica 6, infatti, a Bronte si dormirà pochissimo. Artisti, giocolieri e danzatori continueranno ad esibirsi per tutta la notte. Gli stand rimarranno aperti e continueranno ad offrire le tante leccornie al pistacchio. Insomma inizia la festa. Il taglio del nastro è previsto venerdì 27 settembre alle ore 18 all’inizio del viale Catania. Da quel momento in po: viva il Pistacchio di Bronte.