Lo scorso sabato si è celebrata in tutto il mondo la giornata internazionale per la consapevolezza sull'autismo: un appuntamento importante che dovrebbe portare tutti noi a riflettere sull'incidenza di questa malattia, su come vengono aiutate le famiglie, sul ruolo del pubblico e del privato.
"Senza se e senza ma perché quando c'è da spendersi per gli altri, di lavorare a favore di chi è meno fortunato, non ci sono colori politici o maggioranza e opposizione ma solo voglia di fare squadra per il bene comune. Peccato però che al Comune di Catania abbiamo dovuto assistere a cerimonie dove a essere stati invitati sono stati solo alcuni e non tutti e questo lede sicuramente all'immagine e al lavoro che quotidianamente viene svolto, senza proclami e senza pubblicità".
Ad affermarlo sono i componenti della commissione servizi sociali del comune di Catania con in testa il presidente Erika Marco e i vicepresidenti Sebastiano Anastasi e Francesco Petrina dopo aver appreso, solo dalla stampa, che lo scorso sabato il sindaco ha incontrato alcuni rappresentanti di associazioni per parlare dell'attuazione del regolamento sull'assistenza alla comunicazione. Un incontro voluto dalla associazioni appoggiate da qualche consigliere che, piuttosto che ribadire il lavoro di squadra, preferisce far sedere intorno al tavolo solo chi conosce.
"Ringraziamo il sindaco per averci citato: mi permetto - dice la Marco - di aggiungere a questi ringraziamenti il mio plauso personale al lavoro svolto dal collega Petrina che in più occasioni ha dimostrato grande senso di responsabilità e conoscenza della materia. Non capiamo, però, perché nessuno ci abbia invitato all'incontro dello scorso sabato considerando che se questo regolamento c'è, ed è stato approvato dopo 22 anni, è solo grazie al lavoro corale svolto da questa commissione e da tutti i consiglieri del civico consesso, senza distinzione di maggioranza e opposizione. Ebbene, sembra proprio che - poiché c'è qualcuno che si erge a primo della classe - si preferisca esaltare le doti di uno e non di una squadra. Vogliamo ricordare che se i progetti vanno avanti è proprio grazie al lavoro di squadra. Evidentemente, però, è sfuggito il nostro lavoro. Ed è sfuggito anche che a Catania esistono moltissime associazioni che si battono, che offrono servizi, che combattono con la burocrazia: forse, però, chi rappresenta queste associazioni non è amico del primo della classe. Ovviamente il sindaco si è trovato di fronte a un tavolo apparecchiato da un cerimoniere che però non ha tenuto conto di quali commensali andassero invitati. Certo, sarebbe stato gradito che da parte dello stesso primo cittadino, dell'assessore al ramo, dell'entourage del sindaco, si fosse stati più attenti per evitare, come ho avuto modo di apprendere, che molte associazioni si sentissero escluse e che molti colleghi, che hanno lavorato alacremente, non venissero contattati. Detto questo, noi continueremo a lavorare sempre per tutte le cause, le associazioni, le richieste che giungono da noi in commissione, senza fare distinzioni perché di fronte alle richieste di aiuto il nostro compito è intervenire, senza passerelle ma con fatti concreti. Certe associazioni, invece, preferiscono esaltare alcuni singoli: per quale motivo? Deduzione troppo logica per essere da noi affermata".