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Partecipate comunali, pozzo senza fondo

La Confedilizia sta partecipando alle riunioni convocate dal Commissario straordinario per la revisione della spesa pubblica Carlo Cottarelli. In una di queste è stato esaminato il tema delle società partecipate dalle Amministrazioni locali e il quadro che ne è emerso è sconfortante.

Delle 6.151 società partecipate dai Comuni, ben 2.023 (circa un quarto) sono in perdita, per un totale di oltre 2 miliardi di euro. Ben 23 società registrano perdite superiori a 10 milioni di euro. Se poi si entra nel dettaglio, i dati fanno ulteriormente riflettere. Tra i settori e le attività economiche delle società in questione ve n’è uno catalogato come “noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese”. Ebbene, sotto questa voce – sulla quale bisognerebbe approfondire le ragioni dell’intervento comunale – risultano 3 società che da sole presentano una perdita pari a oltre 45 milioni di euro. Se si passa alla categoria “attività professionali, scientifiche e tecniche”, poi, si nota che 4 sole società partecipate dai Comuni registrano perdite per quasi 473 milioni di euro.

Nel mandato del gruppo coordinato dal Commissario Cottarelli vi è la domanda: “Qual è l’interesse pubblico nello svolgimento delle attività in capo alle società partecipate?”, con la successiva precisazione: “Nei casi in cui non vi sia un interesse pubblico o quell’interesse possa essere realizzato con altre modalità in modo meno costoso, occorre spingere gli enti a procedere alla chiusura delle società”. Nobili propositi, che si scontrano però con una resistenza senza eguali da parte dei Comuni. Resistenza che – c’è da scommettere – si imporrà anche sulla competenza e sulla buona volontà del dott. Cottarelli.

Corrado Sforza Fogliani

Presidente Confedilizia

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