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Giovedì, 01 Maggio 2025

Sono stati più del previsto i visitatori arrivati a Expo nei primi due giorni, oltre 400.000
Si tratta di numeri da record che ci lasciano entusiasti" ha commentato il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia. "Siamo andati al di là delle aspettative" ha confermato il commissario, Giuseppe Sala, annunciando che negli ultimi due giorni sono stati venduti un milione di biglietti.

A ventiquattro ore dalla festa di inaugurazione dell'Expo, alle felicitazioni del Premier e alle immagini delle Frecce Tricolori si sono sostituite le frasi di condanna e i video con auto e cassonetti in fiamme. La festa di 'Milano 2015' è stata in parte rovinata dai disordini dei manifestanti violenti ma, come ha detto Renzi, "gli italiani sanno benissimo da che parte stare: hanno sciupato la festa? Hanno cercato di rovinarcela. Ma quattro teppistelli figli di papà non riusciranno a rovinare Expo. E Milano è molto più forte come spirito e determinazione di quello che questi signori pensano".

"Non possiamo costringere i commercianti milanesi a fare causa ai centri sociali. Lo faremo noi". Così il presidente lombardo Roberto Maroni riferendosi ai danni causati a Milano durante il corteo No Expo del primo maggio. "Non abbiamo abbandonato i negozianti - aggiunge -. Pur non avendo nessun obbligo, la Regione Lombardia ha stanziato 1,5 milioni di euro per risarcire i danni".

Dopo le devastazioni arriva anche la presa in giro. I black bloc non hanno nessuna intezione di assumersi le proprie responsabilità

Lanciare molotov, prendere a sprangate negozi e vetrine, incendiare le auto parcheggiate senza uno schema razionale sono gesti che a loro dire non andrebbero sanzionati

Già perché i 5 fermati a cui il gip ha convalidato il fermo adesso negano tutto e provano pure a irridere gli italiani. "Non mi interesso di politica, non ho mai frequentato centri sociali o gruppi antagonisti. La mascherina nel mio zaino? La uso per proteggermi dallo smog quando vado in bici". A prendere in giro tutti coloro che hanno ripulito le vie di Milano è stato il 23enne Jacopo Piva, uno dei cinque arrestati dopo la manifestazione No Expo, all'udienza di convalida davanti al gip Donatella Banci Buonamici.

Secondo quanto spiegato dall'avvocato Loris Panfili dopo l'udienza, ha detto al gip di aver scelto di "partecipare alla manifestazione del primo maggio, contro il precariato e contro Expo" e di essersi trovato "nel mezzo degli scontri provocati da altre persone". Adesso insomma la strategia è chiara: negare l'evidenza per evitare le conseguenze sul fronte penale. Dietro un cappuccio nero e una maschera scompare il finto coraggio dei teppisti. Nessuno riconosce le proprie responsabilità.

Gli interrogatori si stanno svolgendo al carcere di San Vittore si stanno trasformando in una farsa.

Eppure le accuse sono chiare: resistenza a pubblico ufficiale aggravata dall'uso di armi improprie come mazze ferrate, bastoni e pietre. Ma durante gli interrogatori si nega l'evidenza: "Non sono mai stato a Milano e tantomeno ho partecipato alle devastazioni il giorno dell'apertura dell'Expo. Sono a Genova da una settimana e sono venuto a trovare il mio amico Pierre Boilleau che studia qui", afferma uno dei fermati. Da queste parole emerge la vera forza dei black bloc: la codardia..cosi :

Dopo i 5 arresti per violenza e resistenza a pubblico ufficiale e la decina di indagati del 1 maggio, il giorno dopo gli scontri i carabinieri hanno denunciato altri 14 contestatori (di cui 10 con precedenti) che dovranno rispondere di porto di oggetti atti a offendere e detenzione di materiale esplodente, nonché di devastazione e saccheggio. Erano stati fermati, durante il deflusso post-corteo nelle stazioni della metropolitana. L'inchiesta sulle violenze, coordinata dal procuratore aggiunto Maurizio Romanelli e dal pm Piero Basilone, è stata aperta con l'ipotesi di reato di devastazione, a cui si potrebbe affiancare anche l'accusa di incendio. Nel frattempo, è stato scarcerato e va verso l'espulsione il tedesco di 27 anni arrestato martedì scorso nell'ambito delle perquisizioni della Digos come attività preventiva in vista dell'apertura dell'Expo. Per l'uomo, Daniel Frank, il gip di Milano Ilaria De Magistris ha convalidato l'arresto e ha emesso come misura cautelare il divieto di dimora, ma non il carcere. E' stato convalidato dal gip anche l'arresto di una italiana di 20 anni, accusata di resistenza e lesioni perché giovedì scorso, sempre nel corso di una perquisizione, ha colpito al volto un agente: nei suoi confronti è stato emesso un obbligo di firma. Il contenimento delle violenze dei black-bloc e dell'ala dura del movimento No Expo, ieri a Milano, è stato merito delle forze dell'ordine ed è certamente motivo di orgoglio per i vertici della Questura, la cui strategia, in sostanza, è stata efficace, come sottolinea oggi una nota di via Fatebenefratelli: "Nessuno dei manifestanti e nessun cittadino estraneo alla manifestazione è rimasto ferito o è stato ricoverato. Gli stessi 11 contusi lievi tra le forze dell'ordine sono stati medicati sul posto per le contusioni subite". E la città ha già ricominciato a pensare ai prossimi sei mesi.

"Molti violenti hanno già lasciato la città e tanti altri lo stanno facendo in queste ore", confermano gli investigatori. Dopo il fuggi fuggi al termine del corteo - che si è svolto il 1 maggio dalle 15 alle 20 partendo dalla Darsena e arrivando fino alla metro di Pagano - i contestatori dell'ala dura si sono ritrasformati tutti in bravi ragazzi o al massimo in innocui manifestanti. Molti dei black-bloc, infatti, dapprima vestiti di nero, si erano cambiati d'abito direttamente durante i tafferugli (particolarmente gravi tra piazza Cadorna e piazza Buonarroti, ndR), per poi mischiarsi tra la folla degli altri manifestanti nelle concitate ultime fasi della manifestazione o subito dopo, quando gli irriducibili dell'ala dura si erano ritrovatierano stati lasciati direttamente sul selciato, e nella notte erano stati rimossi, anche se tre molotov, ancora stamani, sono state scoperte in uno zaino in via Trivulzio, abbandonate. Gli investigatori della Digos e del Nucleo Informativo, quindi, stanno adesso monitorando il flusso degli antagonisti e contemporaneamente visionando in fretta e in furia decine di filmati nella speranza di poter magari ancora acchiappare qualcuno dei protagonisti delle violenze, qui o altrove. "Quelli che se ne sono già andati sono per lo più stranieri venuti in auto o in treno ma anche gente arrivata da altre regioni d'Italia - spiega un poliziotto - molti speriamo di identificarli a andarli a prendere a casa loro". in Amendola-Fiera prima di sciogliersi e prendere la metropolitana...Intanto :

Tute nere, maschere ma soprattutto cartine di Milano e indirizzi di riferimento del capoluogo lombardo. E' quanto hanno trovato gli uomini della Digos che in nottata hanno arrestato cinque antagonisti francesi che si erano rifugiati in un'abitazione di salita San Nicolosio nel centro storico di Genova. Nelle prossime ore gli atti saranno trasmessi dal sostituto procuratore di Genova Federico Manotti alla procura di Milano. I francesi, che potrebbero aver partecipato agli scontri anti Expo a Milano, sono stati sorpresi ieri sera da una volante a danneggiare alcune auto. Sono stati seguiti dalla polizia che ha rintracciato il covo.

All'interno dell'appartamento nel centro storico di Genova dove sono stati fermati cinque antagonisti francesi i poliziotti hanno trovato anche biglie, bulloni, bombolette spray, cartelli e striscioni inneggianti la protesta contro Expo oltre a scontrini di pedaggi autostradali risalenti alla giornata del primo maggio. Tutto il materiale è stato sequestrato e nelle prossime ore sarà passato al setaccio (di concerto con le forze di polizia milanesi) per capire se sia stato utilizzato durante gli scontri milanesi. Gli arrestati sono cinque francesi (quattro uomini ed una donna) di età compresa tra i 20 e 25 anni. Sono accusati di danneggiamento e resistenza e si trovano nelle case circondariali di Marassi e Pontedecimo. La polizia ha anche sequestrato una Toyota Station Wagon con targa francese che sarebbe stata utilizzata dai fermati per raggiungere il capoluogo ligure. All'interno del veicolo sono state trovate cartine di Milano e Genova.

Insomma i No Expo hanno lasciato dietro di loro alcune vie e piazze squassate ma per il capoluogo lombardo è già il day after, e la città riparte. Un giorno delicato, sotto il profilo giudiziario, caratterizzato da un sottile gioco a guardie e ladri tra polizia e carabinieri da una parte, che passano al setaccio le immagini delle telecamere per cercare di identificare i manifestanti dei 'blocchi neri', che nel giorno dell'inaugurazione hanno offuscato le belle immagini della mattina, e che ora scappano alla chetichella accusati di 'devastazione'.

Proseguono senza sosta gli accertamenti della Polizia di Stato sul fronte della sicurezza preventiva in vista di possibili manifestazioni violente. Stamani una serie di perquisizioni sono state effettuate in un appartamento, che però era vuoto. Si sarebbe trattato, secondo indiscrezioni, di un 'covo freddo' un appartamento popolare occupato abusivamente e trovato vuoto, ma con diversi letti usati, e senza materiale atto a offendere. Sul posto l'Aler ha provveduto a sigillare l'abitazio

Abbiamo bloccato personaggi che non erano manifestanti ma volevano fare del male a Milano e all'Expo e speriamo di continuare così nei prossimi giorni, ammesso che ce ne sia bisogno". Lo ha detto il ministro dell' Interno Angelino Alfano a Rtl 102.5. "Ovviamente il nostro auspicio è che non ce ne sia bisogno perché tutto si svolgerà tranquillamente - ha aggiunto - però sappiamo, dalle manifestazioni precedenti che si sono svolte nelle altre parti del mondo, che questi sono eventi e occasioni che richiamano l'attenzione dei violenti, quindi il nostro sistema di prevenzione è allertato e siamo molto sul pezzo.

"Saremo severissimi e durissimi nel fare rispettare il diritto di manifestare, ma anche nel fare rispettare il diritto di tutti gli altri di godersi questa grande opportunità per l'Italia", ha specificato il ministro dell'Interno in una intervista a A Rtl 102.5.Cosi secondo le agenzie di stampa :

Un folto gruppo di antagonisti completamente vestiti di nero e con il volto coperto dai cappucci delle felpe, dai caschi o con bandana e cappellini, che ricordano i black bloc, sfilano nella parte arretrata del corteo No Expo a Milano, pronti a colpire con estintori caricati non a schiuma ma a vernice. Gli estintori poi vengono ricaricati al volo, per strada. Quando agiscono altri attivisti bloccano con le mani le telecamere di cameraman e gli obbiettivi dei fotografi. Alla manifestazione partecipano alcune centinaia tra studenti, universitari, militanti della galassia antagonista e dei collettivi No-Expo. Presenti anche molti stranieri provenienti soprattutto da Germania e Francia.

Due manifestanti sono saliti sulla struttura dell'Expo Gate, a Milano, e hanno affisso uno striscione con la frase "grande evento uguale grande bufala. No Expo: un altro mondo è possibile". L'azione è avvenuta pochi minuti prima della partenza del corteo degli studenti No Expo e degli antagonisti.

I giudici milanesi del Tribunale civile hanno intanto convalidato l'allontanamento di tre tedeschi perquisiti ieri e l'altro ieri nell'ambito di un'operazione di polizia di prevenzione in vista di Expo e indagati per detenzione di oggetti atti a offendere e invasione di terreni ed edifici. Nella tarda serata di ieri una Volante della Polizia aveva fermato un furgone sospetto con targa tedesca e vetri oscurati con a bordo tre cittadini tedeschi. All'interno sono state trovate e immediatamente sequestrate una bomboletta spray urticante vietata dalla legge, 58 bombolette spray di vernice e tre passamontagna. I tre tedeschi sono stati accompagnati in questura per identificazione. Uno è stato anche denunciato per lo spray urticante.

È uno scenario di distruzione e morte quello che si presenta a Kathmandu. La capitale del Nepal, devastata dal potente sisma di ieri e da continue scosse di assestamento, ha l’aria spettrale di una città fantasma.

Dalle macerie dei templi di Kathmandu e delle altre città della vallata, dove spesso si scava con le mani, continuano ad emergere cadaveri

Decine di migliaia di sfollati hanno passato la seconda notte all'addiaccio. Le autorita' nepalesi non sono riuscite ad organizzare per ora la distribuzione di acqua, cibo e generi di prima necessita'. Molte famiglie, tuttavia, si sono attrezzate con mezzi di fortuna, portando da casa tende, materassi e il necessario per cucinare. C'e' pero' il timore del diffondersi di malattie per la mancanza di servizi igienici e della raccolta della spazzatura e nella maggior parte della capitale manca ancora la corrente elettrica e quindi molti servizi, come i telefonini e bancomat sono fuori uso. Internet e' stato ripristinato soltanto stamane. L'aeroporto, intanto, e' stato preso di assalto da decine di turisti stranieri, soprattutto vacanzieri indiani, ma anche diversi europei che sono in lista di attesa per rientrare.

Sono state almeno 45 le scosse di magnitudo superiore a 4.5 avvenute in Nepal dopo terremoto di 7.8 del 25 aprile. Due le repliche di magnitudo superiore a 6, la prima delle quali è avvenuta a 40 minuti dal terremoto principale. ''Altre repliche sono attese, anche nei prossimi giorni'', ha osservato il sismologo Amato.

L'Italia ha gia' stanziato centinaia di migliaia di euro e ha inviato sul posto un team dell'Unita' di crisi, ha detto il ministro Gentiloni. "Con il passare dei giorni - ha aggiunto - vedremo se ci sono le condizioni per operazioni di recupero dei beni culturali. Ora bisogna occuparsi soprattutto dei dispersi, dei feriti e degli italiani che sono bloccati e non riescono a ripartire".

La Conferenza Episcopale Italiana ha deciso lo stanziamento dai fondi 8xmille di 3 milioni di euro, destinandoli alla prima emergenza.

Due italiani, Renzo B. e Marco P. sarebbero morti in Nepal in seguito al devastante terremoto, travolti da una frana staccatasi dalla montagna mentre erano a 3.500 metri in un trekking nella Rolwaling Valley. Lo hanno riferito ai giornalisti delle agenzie  due loro compagni di spedizione che si trovano a Kathmandu. I corpi sono stati recuperati. In un ospedale della capitale vi sono altri due membri della spedizione: Iolanda M., ferita, e Attilio D., illeso

Risultano ancora dispersi, invece, i quattro speleologi del Soccorso alpino che si trovavano a Langtang, uno dei villaggi distrutti dal sisma.

Si tratta di Giuseppe Antonini, Gigliola Mancinelli, Oskar Piazza e Giovanni Pizzorni: .

Secondo le agenzie stampa e rientrato l'allarme per lo scalatore veronese che si temeva fosse disperso.Giovanni Cipolla, 24 anni, ha telefonato ai suoi familiari per rassicurarli sulle sue condizioni. A causa del sisma si erano interrotte le comunicazioni e per questo si erano persi i contatti. La zia del giovane ha riferitoche il nipote sta bene e la famiglia è tranquilla. Salva anche la copywriter 39enne di Bergamo di cui non si avevano notizie da giorni: Fiorella Fracassetti ha chiamato casa, si trova a Kathmandu e dovrebbe rientrare, come previsto, nella giornata di domani.

"Il bilancio delle vittime continua a salire costantemente. Siamo a oltre tremila morti ma le stime, considerando i distretti colpiti, potrebbero toccare 6000 persone.

Si calcola vi siano già 5.000 feriti e migliaia sono sfollati e senzatetto". A dichiararlo è padre Pius Perumana, direttore della Caritas del Nepal a Fides.

Tante le persone inghiotte dai ghiacci nei crepacci che si trovano in una delle zone più pericolose dell'Everest, quella che collega il Campo base al Campo 1. Impossibile darne un numero. Ad affermarlo è l'associazione Ev-K2-Cnr, sulla base di quanto riportato ieri dagli sherpa, una popolazione insediata tra le montagne. A riferire le testimonianze degli sherpa è l'alpinista Mario Vielmo. La zona in cui sono state viste le persone intrappolate è quella nota agli alpinisti come "icefall", la cascata di ghiaccio che si trova nella zona opposta a quella colpita nei giorni scorsi dalle due valanghe.

"E' un percorso molto pericoloso - osserva il portavoce dell'associazione Ev-K2-Cnr, Pietro Coerezza - perchè lì il ghiaccio è normalmente in movimento". Basti pensare che in un crollo avvenuto sulla icefall un anno fa avevano perso la vita 16 persone, per la maggior parte sherpa.

Il numero dei morti accertati si aggrava di ora in ora: al momento è di 3.617 vittime. Secondo la Caritas i morti potrebbero essere anche 6 mila. "Si calcola vi siano già 5.000 feriti e migliaia sono sfollati e senzatetto". Tante persone, impossibile dire quante, sono state inghiottite dai ghiacci nei crepacci sull'Everest. ''Abbiamo visto la morte in faccia'', ha detto l'alpinista Mario Vielmo, uno dei cinque italiani che hanno raggiunto il laboratorio Piramide dell'associazione Ev-K2-Cnr, che si trova a 5.050 metri di quota sul versante nepalese dell'Everest.

Sono quasi due milioni i minori in Nepal che hanno bisogno di aiuto. Lo rende noto Save the Children calcolando 30 su 75 i distretti colpiti dal grave sisma, soprattutto nella regione occidentale e centrale.

Un turista livornese, Enrico Cambini, imprenditore di 50 anni appassionato di trekking, è rimasto bloccato in Nepal. Enrico sta bene e si trova bloccato a Pheriche, un villaggio ad oltre 4 mila metri di altezza, secondo quanto riportato oggi da il Tirreno. Da lì, con un'organizzazione turistica americana avrebbe dovuto partecipare ad un trekking di alta quota fino al campo base dell'Everest. Racconta il fratello Giorgio: "È bloccato in attesa che il gruppo organizzato con cui è partito riesca a predisporre il rientro. Lo abbiamo sentito ieri per pochi secondi, il tempo di parlarci con il satellitare e con la linea che va e viene. Internet non funziona e anche l'elettricità è un lusso. Il terremoto ha colpito anche lì - conclude Giorgio Cambini - ma non ha fatto gli stessi danni di Katmandu. Era partito una decina di giorni fa per il Nepal, dov'era già stato. È un appassionato di trekking e ha fatto tutte le catene più importanti: dalle Ande al McKinley, dal Kilimangiaro agli Urali".

"Abbiamo visto la morte in faccia", ha dichiarato l'alpinista Mario Vielmo, uno dei cinque italiani che hanno raggiunto il laboratorio Piramide dell'associazione Ev-K2-Cnr, che si trova a 5.050 metri di quota sul versante nepalese dell'Everest.

Intanto continua l'evacuazione degli scalatori bloccati in seguito alle valanghe. Lo comunica dal campo base lo scalatore . "Tre elicotteri sono in volo continuo ma possono evacuare solo due persone per ogni viaggio", ha spiegato il rumeno Alex Gavan. Soltanto sull'Everest, secondo le autorità locali, sarebbero almeno 22 i morti e 60 i feriti.

 

Continua ad aumentare drammaticamente il bilancio delle vittime del terremoto che ha devastato il Nepal, intorno alle 12:00 ora locale,lo scorso 25 Aprile. Il numero dei morti è salito a duemila e cinquecento, quello dei feriti a cinquemila.Poiché interi villaggi non sono ancora stati raggiunti dai soccorritori, Il bilancio è ancora destinato ad essere aggiornato.

Oltre al drammatico numero di morti, feriti e dispersi, il violento evento sismico ha provocato anche la distruzione di templi antichi,di siti archeologici e storici, di centinaia di edifici e il crollo della storica torre Dharahara a Kathmandu. La torre, patrimonio dell’Unesco, era una costruzione di nove piani, alta 63 metri e affollata di turisti al momento della scossa.

Sempre a causa della forte sisma, un enorme blocco di ghiaccio si è staccato sul Monte Everest,cadendo per 800 metri etravolgendo il campo base,distruggendolo parzialmente e uccidendo almeno 18 persone.

La scossa violenta, con epicentro a circa 34 km a Est-sud-est di Lamjung, ha causato danni in Nepal, IndiaCinaBangladeshPakistan. Si è trattato del terremoto più violento che abbia colpito quest'area dal 1934, quando un evento sismico di magnitudo 8 provocò la morte di circa dieci mila persone.

Al primo evento sismico di magnitudo 7.9 sono seguite diverse scosse nelle successive 24 ore. Le più forti, di 6.7 e 5.6 gradi, hanno nuovamente terrorizzato la popolazione, peggiorando la situazione.

Per le strade della capitale panico e devastazione.Dopo l’ondata sismica l’aspetto di Kathmandu è surreale: ovunque cumuli di macerie, gente accampata, zone disastrate, mancanza di elettricità, acqua e gas, interruzioni delle linee del telefono e di internet. Al terribile quadro generale si aggiungono anche la difficoltà dei soccorsi e la mancanza di medici e risorse per curare un numero così alto di feriti.

Di fronte all’enorme tragedia che ha colpito il Nepal e al panico causato dalle forti scosse di assestamento, il governo ha dichiarato lo stato di calamità nazionale. L'Onu si dichiara pronta adassistere il governo del Nepal a rispondere a questa terribile tragedia.

Dai Tesori nascosti tra la Versilia e la Via Francigena alla scoperta della Costa degli Etruschi, passando per i paesaggi e i sapori della Strada del Vino e dell’Olio; da Carrara a Pietrasanta, attraverso gallerie scavate nel marmo, alla “Toscana dell’Umanità”, con un percorso di 7 siti dall’eccezionale valore universale riconosciuto dall’Unesco; dall’itinerario leonardesco, in cui si scoprono le Terre del Rinascimento che hanno ispirato il Genio, ad un viaggio in un ambiente protetto che preserva un complesso ecosistema dal mare limpido e un entroterra tutto da scoprire. Sono alcuni dei gioielli turistici che la Regione Toscana mette in campo per esplorare il suo territorio “alla scoperta del Buon Vivere” in occasione di Expo. Veri e propri percorsi che svelano una Toscana che poco si conosce attraverso 10 itinerari turistici.Il Corriere del Sud e stato invitato dalla regione Toscana a partecipare al inaugurazione del 1 maggio al Expo di Milano.Intanto ....

Si è pensato anche al mondo delle aziende con 8 itinerari business che puntano a mostrare i settori di forza economica della regione: dalla Toscana di Moda a quella della Meccanica, dalla Toscana di Mare a quella hi-tech, fino al florovivaismo e alle tecnologie applicate ai beni culturali.

E’ una proposta turistica completa che conta su 8000 strutture ricettive tra cui più di 3000 alberghi, 3800 agriturismi, 39 stabilimenti termali, e su 479 musei.

A ciò si aggiungono gli oltre 450 eventi che la Regione Toscana ha in programma sul suo territorio per tutta la durate dell’Esposizione Universale tra eventi enogastronomici, culturali, musicali, cantine aperte, mostre e mercati. Tutti eventi che permetteranno di immergersi in quel felice intreccio di economia, arte, spiritualità, cultura e urbanistica, biodiversità naturale, civile ed economica tipico di questa regione.

Vale la pena segnalare alcune iniziative tra quelle più rilevanti: l’Anno dell’Archeologia in Toscana, iniziativa destinata a promuovere per tutto il 2015 il patrimonio archeologico della regione coinvolgendo oltre 100 musei, parchi e aree archeologiche; la scoperta dei Cenacoli Fiorentini in cui sono custoditi gli affreschi di grandi maestri del Rinascimento; la spettacolare cena medievale di Certaldo dedicata a Giovanni Boccaccio e le rievocazioni medievali come quella di Volterra che torna indietro nel tempo, fino al 1398. Per gli amanti della musica classica e dell’opera, sono da ricordare il 78° Maggio Musicale Fiorentino e il Festival Puccini, quest’ultimo si svolge nei luoghi che ispirarono al maestro le sue immortali melodie; e ancora L’Amico Museo, l’iniziativa in cui i musei si aprono a tutti con esposizioni e laboratori straordinari, e il Festival internazionale di fotografia Cortona On The Move.

La Regione Toscana animerà anche il Fuori Expo presso i Chiostri dell’Umanitaria di Milano, in cui saranno rappresentate le eccellenze del territorio attraverso una narrazione fatta di imprese, istituzioni e mondo della cultura. Per esempio: il territorio della Valdera, nella provincia di Pisa, dove i paesaggi e i prodotti enogastronomici tipici si coniugano con i settori della robotica e dell’innovazione tecnologica, attraverso eccellenti centri di alta specializzazione come il Polo Sant’Anna – Valdera della Scuola Superiore di Sant’Anna; i territori vicino Firenze

dove vengono prodotti il cotto e la ceramica toscani; i reperti archeologici dell’area di Vetulonia, in provincia di Grosseto, e la riscoperta di antichi sapori e gusti che si tramandano sin dall’epoca del popolo etrusco; l’esperienza dello yachting life style toscano.

Inoltre, tutti i consorzi vitivinicoli toscani, dal Chianti Classico al Morellino di Scansano, dal Nobile di Montepulciano al Carmignano, saranno protagonisti nel Fuori Expo con la degustazione di uno dei prodotti per eccellenza sinonimo di qualità e del Buon Vivere Toscano. 

Ci sono quelli dedicati al Tatto, alla Vista, all’Olfatto e all’Udito. La Regione Toscana per farsi conoscere al mondo, in occasione di Expo, fa leva su alcuni dei sensi recettori e crea dei veri e propri Tavoli dell’Esperienza per ognuno di essi.

Si tratta di quattro tavoli tematici attraverso i quali i sensi saranno indagati grazie a progetti di eccellenza toscana.

La Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa sta vincendo una nuova sfida contribuendo allo sviluppo di robot "flessibili", morbidi, scattanti e agili proprio come un polpo, creatura marina dalla cui osservazione è partito il progetto. Il "polpo robot" è protagonista di due progetti, "Octopus" e "Poseidrone", entrambi robot "bioispirati", vale a direprogettati grazie all'osservazione della natura, per coglierne i principi fondamentali e trasformarli in nuove tecnologie. "Octopus", in particolare, è realizzato con materiali morbidi, capace di deformarsi per raggiungere aree non accessibili con facilità, di muoversi su diversi tipi di fondali e di manipolare oggetti, per effettuare complicate operazioni marine in tema di pulizia, esplorazione, monitoraggio delle acque e persino operazioni di soccorso.

"Poseidrone", invece, è realizzato con materiali "gommosi". Questa caratteristica, insieme alla flessibilità, gli permette di sopportare urti violenti senza riportare danni o ammaccature.

Poseidrone e Octopus sono gli apripista della nuova generazione di robot flessibili, nuova frontiera della robotica.

A Expo i visitatori potranno toccare e interagire con i robot attraverso una vasca tattile.

Stefano Mancuso (Dispaa Università di Firenze),pioniere della neurobiologia vegetale, porta a Expo per Regione Toscana la sua ricerca sull’intelligenza delle piante, mostrando come queste abbiano capacità percettive a noi ignote.

Avvertono la luce senza gli occhi, le vibrazioni senza le orecchie, fanno a meno della voce per comunicare la presenza di un pericolo.

Le capacità percettive delle piante saranno esemplificate attraverso un software realizzato appositamente, che trasforma gli stimoli elettrici creati dalle piante in immagini e colori.

Il pubblico avrà la possibilità di interagire con le piante e vedere le diverse reazioni agli stimoli.

In una delle librerie sarà, inoltre, visibile il movimento delle piante. Attraverso una webcam, che riprende costantemente la pianta rimandando il video ad uno schermo, i visitatori potranno vedere come la pianta si muove e reagisce in modo diverso agli stimoli dell’ambiente circostante.

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