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Il Liceo Classico ‘Telesio’ di Cosenza, come ogni anno, apre le porte per l’orientamento in entrata agli studenti provenienti dalle scuole medie, con incontri online ed in presenza e nonostante la ancora grave situazione pandemica, è già boom di contatti, per richieste di collegamenti online o visite direttamente alla scuola ed incontri col dirigente, con la professoressa Daniela Filice, che coordina le attività di orientamento e con lo staff della dirigenza da ogni parte della provincia.

E la stessa professoressa ha dichiarato: «Il progetto di Orientamento in entrata del Liceo Classico ‘Telesio’, rivolto agli alunni delle scuole medie e alle loro famiglie, mira a far conoscere in modo adeguato l’offerta formativa. Tutte le attività poste in essere(in presenza e online) sono finalizzate a dare ampio spazio all’accoglienza, alla comunicazione, all’informazione, all’incontro con il Dirigente e i docenti, in modo da attivare azioni orientative che possano avere un ruolo importante per la scelta futura. Con diverse modalità, previo proficuo lavoro di raccordo con la secondaria di 1^ grado, vengono presentati i quadri orario, le diverse curvature,le attività curriculari ed extra, le norme che regolano la vita interna dell’Istituto. Orientare– ha continuato Filice -  significa indirizzare scegliere e l’Orientamento non può essere considerato solo l’azione mirata di un preciso momento scolastico, vale a dire il periodo che precede le iscrizioni. Questa, forse, potremmo definirla l’attività esplicita, ma vi è quella implicita, fondamentale, determinante, significativa, quella che non riguarda un periodo, ma è durativa, che investe e riguarda tutti ed è legata ad una didattica di qualità, seria, formativa, che diventa quindi orientativa in classe, agisce direttamente sull’alunno che sarà, a sua volta, elemento di richiamo per chi si accinge a scegliere. A questo bisogna credere fortemente, dare vigore al nostro insegnamento, dare senso alla nostra identità che, fondata sull’approfondimento della civiltà classica e della cultura umanistica, riserva attenzione alle scienze matematiche, fisiche e naturali e sola consente di cogliere intersezioni tra i saperi per una visione critica della realtà. Orientare, quindi, - ha concluso la docente - è sapere scegliere una scuola che abitui alla riflessione, al ragionamento, alla consapevolezza di sé e che accompagni – in modo diverso – sia gli studenti più deboli sia gli studenti con maggiori potenzialità verso il successo formativo».

Mostra entusiasmo il dirigente del Liceo, ing. Antonio Iaconianni, che ha affermato: «Lasciatemi anzitutto ringraziare la città di Cosenza e la provincia tutta che accoglie anche quest’anno la nostra offerta formativa con consensi crescenti mostrando di condividere ed apprezzare quello che ormai da anni mi piace chiamare ‘Il Progetto Telesio’. Si tratta di un’idea di scuola nuova, moderna, al passo con i tempi e con le esigenze dei giovani che hanno bisogno di una scuola calata nella contemporaneità, sebbene con solide radici nel passato rappresentate dalla cultura classica ed in particolare dallo studio del latino e del greco che restano i nostri fari. Un doveroso ringraziamento – ha continuato il Preside - lo devo alla professoressa Filice, che anche quest’anno con dedizione e spirito di abnegazione sta portando avanti un magistrale percorso di promozione e di condivisione della nostra scuola, cercando di far conoscere agli studenti delle scuole medie, una proposta formativa che ha pochi eguali. E’ una scuola, la nostra, per tutti, e che risponde alle esigenze di ognuno ed alle inclinazioni di ognuno: ci sono percorsi vari e diversi e poi c’è una attività extracurriculare che va dal lunedì al sabato e che offre spazi e proposte per tutti e si va dal teatro col maestro Antonello Lombardo, ormai una eccellenza a livello nazionale, alle officine sinfoniche con una orchestra diretta dal maestro Concita Silvestri e poi tante attività sportive, solo qualche giorno fa abbiamo iniziato i corsi di vela ed ora ci prepariamo alla stagione invernale. E tanto altro che scoprirete venendoci a trovare o contattandoci online. Ed infine – ha detto Iaconianni - lasciatemi concludere con una notizia che è un regalo che facciamo alla nostra città ed alla nostra provincia: come ormai molti sanno a breve il nostro liceo riceverà dall’ente provincia un nuovo edificio, il complesso monumentale delle canossiane, a pochi passi dalla nostra sede storica. Uno spazio moderno, strutturalmente sicuro, in uno degli edifici storici più belli della nostra città. Una ennesima opportunità di benessere per i nostri studenti e per il personale scolastico tutto e che, con soddisfazione noto che quotidianamente ha il consenso di tanti.»

«Per lo sviluppo della Calabria è utile investire sul turismo delle radici, legato alla memoria e all’affezione degli emigrati rispetto alle loro origini». Lo afferma, in una nota, la sindaca di San Giovanni in Fiore, Rosaria Succurro, che alla Farnesina ha partecipato alla presentazione del volume Primo rapporto sul turismo delle radici in Italia, redatto da Sonia Ferrari e Tiziana Nicotera nell’ambito di un progetto dell’Università della Calabria, con il contributo del ministero degli Affari esteri. «Come il libro documenta in dettaglio, la Calabria – prosegue la sindaca – è tra le regioni più segnate dall’emigrazione, e San Giovanni in Fiore ne è forse l’emblema. L’aspetto chiave, approfondito dal testo, è che i calabresi d’origine mantengono il richiamo delle radici e, grazie alle migliori possibilità di comunicazione e spostamento, giungono di frequente nei Comuni in cui nacquero i loro avi, desiderosi di conoscerne la storia, i luoghi, le tradizioni, con il bisogno interiore di ricostruire quei fili dell’appartenenza che non si sono mai spezzati, malgrado le distanze». «Questo Primo rapporto – commenta la sindaca Succurro – è un prezioso riferimento: fornisce un quadro preciso dei movimenti turistici connessi alle migrazioni dall’Italia, spesso caratterizzati da scambi culturali che hanno alimentato i contatti con i figli dell’emigrazione e favorito la crescita economica e sociale di vari territori, specie calabresi. Ad esempio, per San Giovanni in Fiore – osserva Succurro – il compianto mister Albert Andy, che aveva donato una Tac all’ospedale civile, organizzò viaggi di studio in America dei nostri medici, mentre François Nicoletti, con la sua Fondazione Heritage, e Pietro Mazza, con l’associazione Un sorriso agli emigrati, contribuiscono all’arrivo in città e in Sila di numerosi turisti, dalle origini locali, provenienti da ogni parte del mondo». «Fermo restando che tutta la politica deve lavorare perché partire dalla Calabria sia una libera scelta, l’emigrazione, come il libro di Ferrari e Nicotera dimostra, può essere una risorsa importante, se – conclude la sindaca Succurro – come amministratori sappiamo puntare sul turismo delle radici, con intelligenza, costanza e un maggiore coinvolgimento dei nostri emigrati». 

 

«Piena di pubblico ma in sicurezza, domenica scorsa è terminata la prima edizione di Vini in Fiore, la due giorni presso l’Abbazia florense dedicata all’enogastronomia nazionale e del territorio, che, pure con intrattenimenti per bambini, show cooking, musica e degustazioni, ha visto la proclamazione dei vincitori del concorso Migliori novelli d’Italia, insieme ad un riconoscimento, da parte della giuria di qualità, per il lavoro della locale cantina Mascaro». Lo afferma, in una nota, la sindaca di San Giovanni in Fiore, Rosaria Succurro, che aggiunge: «L’ottima riuscita dell’evento si deve alla sinergia tra il Comune, il giornalista enogastronomico Tommaso Caporale, responsabile organizzativo del Nuovo istituto nazionale del vino novello, la Pro loco, la sezione di Amira Cosenza-Sila e i commercianti locali». «Il XV Salone nazionale del vino novello – dichiara il suo direttore, Caporale – ha decretato come Migliori novelli d’Italia 2021, ex-aequo, il Terre di Chieti Igp biologico Rossello di Agriverde e il Veneto Igp Novello di Ornella Bellia. Sul secondo gradino del podio è salita la Calabria, con il Calabria Igp Cinurio, dell’azienda vinicola Tramontana. A seguire si sono posizionati la Sicilia con Principi di Corleone Pollara, la Toscana con Carpineto e ancora l’Abruzzo con Casalbordino, mentre il Premio critica del Salone è andato al consorzio lucano Grotte del vino e le targhe Novello amore mio sono state assegnate all’umbra Lungarotti e alla sarda Dorgali». «San Giovanni in Fiore e l’Abbazia florense – conclude la sindaca Succurro – sono stati protagonisti di un’importante iniziativa che ha riunito l’arte italiana del vino, l’architettura e la storia cittadina, l’energia dell’associazionismo locale e il partenariato del Comune con l’associazione Città del Vino. Sono occasioni che giovano allo sviluppo del territorio, attraverso la valorizzazione delle potenzialità dell’enogastronomia italiana e della bellezza dei nostri luoghi».

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