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"La città torna alla vita nel ricordo di don Meli. Che ci ha insegnato a non dimenticare mai il rispetto per la persona umana, per la legalità dei diritti. Non faceva distinzioni fra esseri umani, convinto che tutti noi apparteniamo ad un'unica razza, quella umana. Commemorarlo significa anche ricordare l'impegno dei salesiani per i più fragili nella comunità di Santa Chiara. Le sue parole, dense d'amore, erano forti e leggere al tempo stesso. Il senso della sua testimonianza è stato profetico di un nuovo umanesimo, di un profondo valore di fraternità. Il ricordo di Don Meli rimane segnato nella storia di Palermo, nei suoi quartieri, nelle mura dell'oratorio di Santa Chiara, nel cuore di chi lo ha conosciuto".

Lo ha dichiarato il sindaco Leoluca Orlando, che oggi pomeriggio ha partecipato alla cerimonia organizzata dal Comitato per la promozione ed il ricordo delle opere di Don Baldassare Meli in occasione del 50° anniversario dell’ordinazione sacerdotale del prelato scomparso undici mesi fa. Nel corso della cerimonia che si è svolta in piazza Santa Chiara, nell’area antistante la Casa omonima, è stata svelata una lapide commemorativa donata dall'Amministrazione comunale di Palermo.

I Carabinieri del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale di Palermo - in un'attività congiunta con la Soprintendenza del Mare, con l'ausilio dell'Arma territoriale, del Nucleo Subacquei di Messina e grazie anche all'intervento dell’equipaggio della MV CC 811 “Pignatelli” e del Battello Pneumatico CC 405 del distaccamento navale di Favignana (TP) - hanno recuperato, a largo delle acque antistanti la Località Bue Marino dell'isola di Favignana (TP), tre anfore fittili italiche del IV secolo a. C. e un’anfora fittile punica del III secolo a. C., verosimilmente appartenenti a un relitto naufragato.

L'intervento è stato sviluppato dalle unità subacquee dell'Arma e della Soprintendenza del Mare che hanno scandagliato il fondale, individuando le importanti anfore, sulla scorta delle indicazioni fornite dagli archeologi dell’Ente regionale e dai Carabinieri del Nucleo TPC di Palermo. A conclusione delle operazioni, gli antichi manufatti sono stati consegnati ai funzionari della Soprintendenza del Mare.

La località del ritrovamento, ritenuta di rilevante importanza, è al vaglio degli archeologi per le relative valutazioni scientifiche poiché da un successivo studio dei materiali recuperati potranno essere acquisiti importanti indizi circa le rotte di navigazione per il collegamento lungo la costa tra le varie città mediterranee, in un periodo storico di fondamentale importanza per gli scambi commerciali.

L'attività rientra nell'ambito di una più vasta azione di prevenzione dei siti archeologici marini che i Carabinieri TPC, in sinergia con i Comandi dell'Arma della linea territoriale e in collaborazione con la Soprintendenza del Mare, conducono sistematicamente a difesa dell'importante patrimonio culturale siciliano.

 

Sabato mattina presso l'istituto "Francesco Saverio Cavallari", a Brancaccio, è stato inaugurato il "Giardino della Legalità per i bambini vittime innocenti di mafia" e piantumato il primo albero d'ulivo intitolato alla memoria del giudice Giovanni Falcone.

La manifestazione, che ha visto la partecipazione degli alunni della scuola e delle autorità civili e militari, si inserisce nell'ambito del progetto regionale patrocinato dal Comune di Palermo "Anticchia i Curaggiu", che ha l'obiettivo di promuovere tra i più giovani la cultura della legalità nel ricordo delle vittime di mafia.

All'evento hanno partecipato il sindaco Leoluca Orlando e gli assessori Giovanna Marano e Toni Sala.

"Questo istituto è un esempio per l'intera città. Il progetto si rivolge ai bambini ma sono loro stessi a parlare di legalità, credo che ciò rappresenti una chiara idea di futuro", ha detto il sindaco. "Chi ha ucciso e uccide i bambini è un vigliacco e questa manifestazione è fondamentale per continuare nel processo di cambiamento culturale di Palermo".

Al sindaco è stata consegnata una piccola bandiera tricolore italiana di carta, realizzata dai bambini dell'istituto. "Domani in occasione del 29°anniversario della strage di Capaci - ha commentato Orlando - la consegnerò al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Un modo per connettere l'impegno di questi bambini per la promozione della legalità, con la più alta carica dello Stato. I bambini - ha concluso il sindaco - ci regalano coraggio e fraternità. E ci insegnano come avere libertà dalla paura avendo cura di noi stessi e degli altri".

Per l'assessora Giovanna Marano "prosegue l’impegno dell'Amministrazione comunale per le scuole del territorio di Brancaccio in cui sono stati tanti gli investimenti fatti nel segno della lezione di Padre Pino Puglisi, ispiratore di un processo educativo decisivo sul fronte della legalità contro la sopraffazione mafiosa e a contrasto delle povertà educative". Marano ha voluto ricordare l'ex assessore alla Scuola Alessandra Siragusa "promotrice di educazione alla legalità, grazie al suo lavoro raccogliamo i frutti di quanto seminato. Ringrazio anche tutti gli insegnanti e i collaboratori scolastici dell'istituto".

Particolarmente emozionato l'assessore Toni Sala, ex alunno dell'istituto. "Tornare oggi nella mia scuola, in una giornata così importante - ha dichiarato - è un'emozione indescrivibile. Tra questi ragazzi, sono sicuro, ci sono gli amministratori di domani". Rivolgendosi agli alunni, Sala ha ricordato "l'importanza del rispetto della legalità. Ogni azione deve avere un poco di coraggio, appunto, che cambierà il nostro mondo".

 

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