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L’Assessore all’Ambiente Pugliano sollecita i Sindaci a un maggiore impegno sul sistema dei rifiuti in Calabria

L’Assessore regionale all’Ambiente Francesco Pugliano, nel corso della conferenza stampa convocata a sei mesi dal subentro della Regione nella gestione del sistema dei rifiuti, dopo 16 anni di commissariamento del settore, ha tracciato un primo bilancio sull’attività di programmazione già avviata e sul futuro a medio termine del settore. Alla conferenza – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta - hanno preso parte, inoltre, il dirigente generale del Dipartimento Ambiente Bruno Gualtieri e dirigente dell’unità di progetto Rifiuti Antonio Augruso.

Gli investimenti programmati dalla Regione nel settore dei rifiuti ammontano a circa 16,4 milioni di euro relativi alla rimodulazione dei fondi UE (2007/2013), a cui si aggiungono 18 milioni recuperati da un Apq con il Ministero dell’Ambiente e 85 milioni di euro di premialità per gli obiettivi di servizio. Altri fondi, circa 119 milioni di euro, sono stati chiesti nella programmazione comunitaria (2014/2020), da investire in infrastrutture. Inoltre sempre nella programmazione 2014/2020 è stata dedicata grande attenzione alle risorse da destinare ad una ‘misura’ relativa al finanziamento di attività imprenditoriali da far nascere in Calabria, per la trasformazione e la lavorazione della ‘frazione recuperata’ attraverso la raccolta differenziata.

“Abbiamo voluto presentare il bilancio consuntivo dei primi sei mesi di gestione regionale del sistema dei rifiuti – ha dichiarato l’assessore Pugliano - con particolare attenzione agli investimenti che la Giunta Scopelliti sta sostenendo per rimetterlo in ordine ed efficientarlo. Investimenti e programmazione che rischiano, però, di essere resi vani se non mettiamo in equilibrio la parte del bilancio che riguarda le entrate. La Regione non ha più risorse da anticipare ai comuni se questi non si organizzano, responsabilmente, a pagare il sistema dei rifiuti. Ho voluto lanciare questo grido di allarme – ha aggiunto l’Assessore Pugliano - perché stando così le cose tra qualche settimana la Calabria potrebbe ripiombare nella crisi e tornare alla paralisi. Credo che valga la pena che i Sindaci si sveglino e che comprendano che mentre ci adoperiamo, da un lato, ad abbassare i costi dall’altro abbiamo la necessità di garantire la copertura degli stessi attraverso la riscossione delle tariffe. Vorrei sollecitare i Sindaci manifestando tutta la preoccupazione per il servizio corrente che è già in grande squilibrio. Il sistema costa alla Regione circa 9 milioni di euro al mese con un corrispettivo di entrate pari circa 3 milioni di euro mensili. I Sindaci hanno già ricevuto le diffide ad ottemperare ai criteri e agli orientamenti contenuti nel decreto 35/2013.

Su 246 comuni - ha successivamente dichiarato l’assessore Pugliano - che hanno fatto richiesta di mutui con la Cassa depositi e prestiti per ottenere un finanziamento per estinguere debiti pregressi, solo 110 hanno versato qualche acconto. La Regione ha potuto incassare circa 10,6 milioni di euro, quando se ne attendevano almeno circa 110 milioni di euro. Mentre per i debiti pregressi abbiamo avviato il contatto con Equitalia, a cui è demandata la riscossione delle somme dovute, per il corrente siamo pronti a far partire l’uso della legge regionale 18/2013 che prevede, per i Comuni inadempienti, la nomina di commissari ad acta”.

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