A nostro modesto avviso, dal connubio, ricerca e innovazione, può crearsi un “pilastro” per lo sviluppo del Mezzogiorno. Vediamo come. Le aziende, i lavoratori, l’intero sistema economico, in particolare del Mezzogiorno, possono sfruttare una promettente opportunità degli ultimi anni: la portata enorme e trasversale dell’innovazione. Ancora, un’altra nostra riflessione riguarda il legame che deve nascere tra ricerca e innovazione, considerando di non poco conto, il profitto che può nascere da questo legame. A questo punto, diciamo senza mezzi termini, che un “trampolino di lancio” tra innovazione e ricerca nel Sud si è, già, creato: due giovani ingegneri napoletani Michela D’Antò e Federica Caracò hanno progettato un algoritmo che permetterà alla macchine di fare la Tac, esponendo i pazienti alla metà delle radiazioni consuete. In conclusione, noi diciamo che se, da un lato, ricerca e innovazione devono sempre guardare avanti, dall’altro lato, le istituzioni locali e nazionali devono investire in questo connubio di creatività delle giovani generazioni del Mezzogiorno.