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Roma sfregiata, i barbari sono già liberi

«Lo faccio io, sono pronto a pagare, mi mandino il conto. Ho fatto subito un controllo a Piazza di Spagna sulla Barcaccia. E’ perfetta, ma quali danni irreparabili, al massimo saranno 2000 euro di danni» dice Vittorio Sgarbi a La Zanzara su Radio 24. Sgarbi va controcorrente e attacca il sindaco di Roma Ignazio Marino: Tutte balle quelle che dice. Sono manie da stronzi. Ladri e bugiardi. Le 110 scheggiature di cui parlano non possono essere dell’altro giorno, sono state evidenziate dalla pulitura, ma la statua ora è perfetta. Qualcuno ci vuole marciare».

Gli investigatori italiani intanto stanno passando al setaccio le foto e i video degli scontri, sia quelli di Campo dè Fiori che quelli di piazza di Spagna, per identificare gli altri violenti. Nelle immagini a disposizione dei magistrati, che stanno valutando l'ipotesi di procedere per il reato di «devastazione», vengono documentati i momenti che hanno portato allo scontro nel cuore di Roma, compreso l'assalto alla Barcaccia.

E un'indagine parallela è stata avviata in Olanda. Nel frattempo il governo accelera sul decreto “Città sicure”, annunciato ieri dal ministro dell'Interno Angelino Alfano. Già oggi i tecnici del Viminale dovrebbero iniziare a lavorare sul provvedimento che dovrebbe contrastare il tifo violento, limitare le autorizzazioni a manifestare nei centri storici, stabilire regole rigide sulla movida notturna, ostacolare con più efficacia il commercio illegale e aumentare i controlli anti-prostituzione. L'obiettivo, spiegavano ieri dagli uffici del Ministero, è quello di riuscire a portare il testo in Consiglio dei ministri già entro la fine di marzo.

Intanto Sgarbi attacca ancora, a modo suo: “Che danni irreparabili, irreparabile è il loro c…”. «I danni veri – questa l’idea di Sgarbi che dice di aver ispezionato la Barcaccia insieme agli uomini della Soprintendenza - sono fatti spesso dalle riparazioni. A Piazza Navona per esempio hanno eliminato il travertino originale delle panchine sostituendolo con quello nuovo, in qualche caso buttando quello autentico. Uno scempio». Poi torna sulla Barcaccia: «Il danno non c’è. Il danno è inesistente, è già finito tutto con la stuccatura. Ho parlato con il Sovrintendente, è travertino, più lo pulisci più lo rendi fragile, già il restauro fu un danno. Marino paghi l’operaio, altrimenti lo pago io. Adesso la fontana è meglio di prima. La tragedia immonda è vedere la birra e i palloncini nella fontana trasformata in un cassonetto, la mancanza di rispetto. La realtà del danno è insignificante. Marino non può chiedere un risarcimento del cazzo per tre ore di lavoro di un operaio».

Alla fine la gita romana dei sei teppisti del Feyenoord arrestati per le devastazioni a piazza di Spagna è durata solo tre giorni in più del previsto. Tre notti anzi, passate nel carcere di Regina Coeli. Già oggi però dovrebbero lasciare l'Italia. Torneranno a Rotterdam a proprie spese.

Liberi, in attesa degli sviluppi del processo che si svolgerà nel nostro Paese in contumacia. Ieri il gip del Tribunale di Roma ha convalidato l'arresto per tutti disponendo il divieto di dimora in Italia così come sollecitato dal pm Eugenio Albamonte. I sei sono accusati di resistenza e lesioni dopo essere stati fermati, nel pomeriggio del 19 febbraio, a poca distanza dalla Fontana della Barcaccia, danneggiata in oltre 110 punti durante gli scontri con la polizia. I vandali dovrebbero essere rimpatriati in giornata dall'aeroporto di Fiumicino, appena saranno completate le ultime formalità burocratiche.

Appena il tempo di fare la conta dei danni, e subito c'è da allestire un piano per il ritorno di Europa League. «Valuteremo eventuali problematiche per la trasferta di Rotterdam nel prossimo comitato per l'ordine e la sicurezza: poi decideremo», ha detto il questore di Roma.

 

Nella Capitale, i fans del Feyenoord erano "accompagnati" da 9 ufficiali di polizia olandese per la collaborazione internazionale con le forze dell'ordine italiane. La Roma, come di consueto per le trasferte europee, «raccomanda a tutti i propri tifosi di astenersi dal tentare di acquistare tagliandi in circuiti o canali diversi da quello ufficiale», e soprattutto «di non recarsi a Rotterdam per la gara senza essere già in possesso del biglietto d'ingresso dello stadio De Kuip».

Lo stadio olandese, rinnovato l'ultima volta per l'Europeo 2000, contiene 51 mila posti: tutto esaurito, l'Europa League per la squadra olandese staccata in campionato di 20 punti dal Psv primatista l'Europa League è vitale. I precedenti italiani nello stadio Feyenoord non sono di buon auspicio: era la finale di Euro 2000 quando sette giornalisti italiani furono brutalmente picchiati e arrestati dalla polizia di Rotterdam. Ora, dopo la «vergogna» di Roma, come ha sottolineato anche il club olandese, c'è allerta per il ritorno: «Siamo impotenti», dicono dal Feyenoord, e la tifoseria olandese è nota per la sua violenza. Ma più da trasferta che interna. Sui social e sul web sono già partite ironie e sfottò, rari i messaggi più "caldi". Ma nelle presto si capirà il vero livello d'allerta della notte di Rotterdam.

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