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Panama Papers: nella lista Montezemolo, Ubi e Unicredit

Oltre 11 milioni di documenti segreti analizzati per un anno da 300 giornalisti di 76 paesi diversi, tra cui L'Espresso in Italia. Ecco tutti i numeri dei 'Panama Papers', la più grande fuga di notizie nella storia della finanza, persino più vasta di quelle di Wikileaks nel 2010 e da Edward Snowden nel 2013.
11,5 milioni (2,6 terabyte) - i documenti segreti analizzati dai giornalisti per oltre un anno.
307 - i giornalisti di tutto il mondo che si sono occupati dell'inchiesta riuniti nell'International Consortium of Investigative Journalists.
76 - i Paesi dai quali provengono i reporter.
140 - tra politici, personaggi famosi, imprenditori e sportivi o persone a loro vicine citate nei documenti segreti.
12 i leader politici tra re, presidenti e primi ministri coinvolti dallo scandalo * 33 - tra persone e società citate nell'inchiesta sono inserite nella 'lista nera' degli Stati Uniti per legami con il terrorismo.
214.000 - le società offshore che compaiono nei file, legate a oltre 200 paesi diversi. * 38 anni - dal 1977 al 2015, gli anni ai quali fanno riferimento i documenti.
14.000 - i clienti dello studio legale di Panama Mossack Fonseca, al centro dello scandalo, che ha uffici in 42 paesi in tutto il mondo e 600 impiegati

307 reporter dell'International Consortium of Investigative Journalists,sono stati impegnati per mesi a spulciare le carte, allargano la cerchia dei sospetti a personaggi dei Paesi di appartenenza: e cosi' l'Espresso evoca Montezemolo, l'imprenditore Giuseppe Donaldo Nicosia, latitante e coinvolto in un'inchiesta per truffa con Marcello dell'Utri, l'ex pilota di Formula 1 Jarno Trulli oltre a Ubi e Unicredit; mentre Haaretz cita ad esempio alcuni dei piu' ricchi e influenti uomini d'affari di Israele.

Uno scandalo di proporzioni planetarie fa tremare i leader e i vip di mezzo mondo. I Panama Papers, milioni di documenti che hanno origine in uno studio legale internazionale specializzato in paradisi fiscali, gettano l'ombra del sospetto su fortune riconducibili - pare - all'entourage di Vladimir Putin e del suo arcinemico ucraino Petro Poroshhenko; a familiari del leader cinese Xi Jinping e al re saudita, al defunto padre di David Cameron, ma anche a Luca Cordero di Montezemolo, a banche italiane, a primi ministri e loro parenti, a criminali, personaggi dello spettacolo e dello sport come Leo Messi, a funzionari d'intelligence, a celebrità varie.

"Luca di Montezemolo, l'imprenditore Giuseppe Donaldo Nicosia, latitante, coinvolto in un'inchiesta per truffa con Marcello dell'Utri, il pilota Jarno Trulli oltre a Ubi e Unicredit" sono le persone e le società italiane che compaiono nei 'Panama Papers', i documenti dello studio legale Mossack Fonseca, con base a Panama consultati dall'International consortium of investigative journalists cui partecipa l'Espresso.

"Circa un migliaio di clienti - si legge nell'articolo che compare sul sito de l'Espresso - provenienti dal nostro Paese sono citati, a vario titolo, nei documenti che il settimanale ha consultato. Imprenditori, professionisti, volti noti dello spettacolo, ma anche moltissimi personaggi sconosciuti alle cronache sono approdati a Panama per mettere al sicuro il patrimonio di famiglia. Nei prossimi giorni, una volta completate le nostre verifiche, daremo conto di questi affari offshore".

I documenti analizzati da l'Espresso "confermano che lo studio Mossack Fonseca ha curato anche gli interessi del presidente di Alitalia. Nei primi mesi del 2007 sono stati siglati una serie di contratti che, tra l'altro, indicano Montezemolo come procuratore di Lenville. Il manager, a quell'epoca al vertice di Ferrari e presidente di Fiat, avrebbe ricevuto la delega per operare su un conto alla Bim Suisse, filiale elvetica dell'italiana Banca Intermobiliare. Raggiunto da l'Espresso, Montezemolo non ha risposto alle richieste di chiarimenti". "Mossack Fonseca non risulta essere un consulente fiscale della capogruppo" è stata invece la replica del portavoce di Unicredit mentre Ubi Banca dice "Non abbiamo società controllate in quelle località" di Panama e Seychelles. 

''Ubi Banca non ha società controllate in paesi quali quelli citati e nemmeno i nominativi indicati sono direttamente riconducibili a UBI. E' però possibile che siano state gestite delle operazioni dalla Banca per conto di propri clienti, nel rispetto della legislazione del Granducato''. E' quanto spiega un portavoce in merito ai documenti diffusi dall'Espresso, tratti dai Panama Papers che indicano anche Ubi fra persone e società italiane presenti nelle liste.

Gli autori di queste inchieste "inventano ciò che scrivono", siamo dispiaciuti dalla qualità delle indagini "sui presunti legami" del circolo del presidente e tutto queste montature si spiegano con l'alto livello di 'putinofobia' raggiunto fuori dalla Russia.  "Autori dello scoop sono agenti Usa"

Sospetti che peraltro il Cremlino respinge come una montatura, assicurando che la Mosca ha i mezzi per difendere in sede legale la reputazione di Putin. Altri media coinvolti nella rivelazione di questi leaks allargano da parte loro il campo delle personalita' al centro dei sospetti.

Personalita' fra cui figurano esponenti dello spettacolo e dello show business, accanto a criminali e trafficanti, ma anche altri leader politici o persone a loro vicine. Haaretz, oltre a soffermarsi su businessman e personaggi pubblici israeliani, cita ad esempio aziende che secondo le carte dello scandalo farebbero riferimento ai capi di governo di Islanda e Pakistan.

Nelle carte dello scandalo sulla rete di banche e studi legali che avrebbero dirottato di nascosto miliardi di dollari verso paradisi fiscali a vantaggio di criminali, leader politici e vip vari, figurano anche il calciatore Lionel Messi e l'attore cinese Jackie Chan. Accanto, nell'immensa lista dei Panama Papers, anche i re del Marocco Mohamed VI, e quello dell'Arabia Saudita Salman, che furono aiutati da Mossack Fonseca - lo studio legale che risulta all'origine della diffusione di questi documenti - nell'acquisizione di yacht di lusso.

C'è anche il nome del padre dell'attuale primo ministro britannico, David Cameron, morto nel 2010. Citati anche dirigenti sportivi sudamericani gia' comparsi nello scandalo Fifa, come l'ex vicepresidente del calcio mondiale Eugenio Figueredo e suo figlio Hugo, nonche' l'uruguaiano Juan Pedro Damiani, del comitato etico della stessa Fifa. Il nome di Messi viene collegato ad una societa' con sede a Panama denominata Mega Star Enterprises Inc. e creata nel 2012 - apparentemente per sottrarre capitali al fisco - da Mossack Fonseca.

Nell'immane massa di socumenti dei Panama Papers compare anche il nome di Michel Platini, ex fuoriclasse della Juventus e dirigente attualmente sospeso dell'Uefa. Secondo Le Monde, Platini fece aprire una società offshore circa un anno dopo la sua elezione ai vertici del calcio europeo e chiese agli avvocati della Mossack Fonseca di amministrare la Balney Enterprises Corp., nata a Panama il 27 dicembre 2007. Il quotidiano francese non ha avuto risposta alle domande poste a Platini sulle finalità di questa società, ma attraverso un suo portavoce ha fatto sapere che "i suoi affari sono assolutamente legali".

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