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Approfittando della rivoluzione d´Ottobre 1917, il 6 dicembre di quell’anno la Finlandia dichiarò l´indipendenza dalla Russia, Il nuovo Stato nacque da una lunga lotta ed impegno esercitati  con testardaggine dal suo popolo che, nonostante i tempi duri, si è sempre ritrovato unito nella costruzione della propria società nazionale.

A cento anni da quello storico evento, ora il popolo finlandese inizia un nuovo percorso verso il secolo successivo con coraggio e determinazione.

Il centenario dell'indipendenza della Finlandia nel 2017 costituisce l’anno più celebrativo per questa generazione di finlandesi, sottolineando i punti di forza della Finlandia, come l'uguaglianza e la democrazia, offrendo ai finlandesi ed agli amici della Finlandia un programma del centenario vario e internazionale sia all’interno che all'estero, con l'opportunità di comprendere meglio il passato, di  vivere il Giubileo insieme e di porre le basi per i futuri successi della Paese. Il filo conduttore delle celebrazioni è riassunto nel termine ‘Insieme’.

"La Finlandia è il paese più stabile del mondo e noi siamo fra le nazioni più felici del pianeta. Abbiamo un ambiente naturale incontaminato e cibo puro e pulito. Siamo in testa in tante graduatorie mondiali  da farci ben sperare per il futuro. Vorremmo evidenziare i punti di forza della Finlandia per un momento, dal momento che sono spesso dati per scontati. Diamo un'occhiata alla nostra patria in una luce un po’ diversa! ", ha recentemente dichiarato il Presidente Sauli Niinistö.

Vari studi ed analisi studi attestano come la Finlandia sia ai vertici mondiali sulla base di misure quali l'onestà, l'innovazione, la stabilità, l'alfabetizzazione e il successo in materia di istruzione, e le opportunità per le giovani donne.

E questo anno molto significativo sembra voler coincidere con segnali positivi per una economia che negli ultimi anni ha subito i colpi della recessione internazionale.

Secondo una fresca analisi previsionale del Ministero delle Finanze*, il PIL nazionale registra una crescita dell’1,6% nel 2016, e previsione di uno 0,9% nel 2017 e 1% nel 2018.

La crescita nel 2016 è stata agevolata dalla domanda interna, in particolare dalla crescita dei consumi privati; gli investimenti nel settore delle  costruzioni sono aumentati rapidamente mentre la situazione del mercato del lavoro è migliorata durante il 2016 portando il tasso di disoccupazione a scendere all’ 8,6%.

Nel 2017 la crescita dei consumi privati dovrebbe rallentare in risposta all’acceleramento dell’inflazione ed al conseguente rallentamento della crescita del reddito reale. La crescita degli investimenti privati diminuirà temporaneamente nel 2017 con l'inversione di tendenza nella crescita degli investimenti in costruzioni. Nel 2017 il volume dei consumi pubblici scenderà dello 0,5% e la spesa per consumi pubblici calerà a causa di tagli su bonus vacanza, riduzioni dei contributi previdenziali da parte del datore di lavoro e orari di lavoro annuali più lunghi concordati nel Patto di Competitività. La crescita delle esportazioni accelererà nel 2017 e nel 2018, crescita guidata da consegne di mezzi di trasporto già programmate.

Le modifiche ai contributi previdenziali e i tagli fiscali previsti dal Patto di Competitività comporteranno un deterioramento a breve termine delle finanze pubbliche..Il governo centrale e quelli locali sono saldamente in deficit, il settore delle pensioni legate al reddito è in surplus  ed altri fondi di previdenza sociale marginalmente in deficit. Il debito pubblico in rapporto al PIL continuerà a crescere nel prossimo futuro.

L'accordo tra le parti sociali denominato ‘Patto di Competitività’ fornisce una piattaforma per cogliere le opportunità per le esportazioni emergenti e rafforza la fiducia nella politica economica interna. Tuttavia, ci vorrà del tempo per i benefici derivanti dal Patto per trasformarsi in vero e proprio sviluppo economico.

 

Sottotono le future prospettive di crescita

La crescita rallenterà nel 2017 ma le prospettive dell’esportazione restano comunque significative, ed anche se non ci sarà una forte domanda per le esportazioni finlandesi, la situazione appare migliorata rispetto agli ultimi anni.

Il Patto di Competitività stimolerà la competitività dei prezzi misurati in termini di costi unitari del lavoro, il che faciliterà la crescita delle esportazioni. Tuttavia, ci sarà un ritardo prima che gli effetti positivi del Patto sui risultati economici diventino evidenti; il Patto di Competitività potrà tuttavia indebolire sia i consumi privati che pubblici nell’anno in corso.

La crescita in molte delle economie emergenti è rallentata in modo significativo. Nei paesi industriali, il recupero è ancora modesto, perché i livelli di investimento sono bassi, gli utili aumentano ma lentamente e, di conseguenza, la domanda dei consumatori è debole.

I consumi privati cresceranno ad un tasso più lento in quanto ci sarà solo un moderato aumento del livello dei redditi e l'inflazione si intensificherà. L'andamento dei consumi privati potrebbe rivelarsi più favorevole di quanto previsto se l’indebitamento delle famiglie continuasse a crescere al ritmo degli ultimi anni. Ma vi sono rischi negativi associati con i consumi privati che possono materializzarsi se la tendenza occupazionale risultasse più debole del previsto. Gli effetti frenanti sui consumi sarebbero evidenti attraverso la formazione del reddito e le aspettative dei consumatori, che potrebbero sviluppare la cautela dei consumatori e produrre a un più alto livello di risparmio.

 

La disoccupazione in lento calo

Il tasso di disoccupazione è già sceso all’ 8,6 % e il tasso di occupazione è in aumento, in particolare nel settore edile.

L'occupazione continuerà a migliorare, ma il tasso di disoccupazione scenderà solo lentamente. Un ulteriore rapido miglioramento dell'occupazione è impedito da problemi strutturali: i disoccupati in cerca di lavoro potrebbero non avere le competenze professionali necessarie per le offerte di lavoro disponibili, oppure i posti di lavoro potrebbero essere disponibili in luoghi diversi da quelli ove  risiedono i disoccupati.

 

L’ascesa del debito

Lo scorso anno la ripresa dell'economia finlandese ha sostenuto la finanza pubblica. Tuttavia, la lenta crescita economica nei prossimi anni non sarà sufficiente a correggere lo squilibrio tra entrate e spese, il che significa che le finanze pubbliche rimarranno in modo significativo in deficit.

Le misure di adeguamento nell'ambito del programma di governo rafforzeranno le finanze pubbliche durante il periodo di previsione, tuttavia la crescita della spesa connessa continuerà ad essere rapida, ostacolando gli sforzi per raggiungere un equilibrio delle finanze pubbliche ed i prossimi anni potranno far registrare al Paese un ulteriore aumento del rapporto debito pubblico-PIL.

 

La visita del Presidente Mattarella

Significativamente, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha effettuato una visita di Stato in Finlandia dal 26 al 28 settembre 2017, su invito di Sauli Niinistö, Presidente della Repubblica di Finlandia. E lo stesso Presidente italiano ha richiamato questa celebrazione  affermando “desidero ringraziare il Presidente Niinistö per l'accoglienza così amichevole e sono onorato di svolgere la Visita di Stato nell'anno in cui ricorre il centenario dell'indipendenza della Finlandia: è un atto di omaggio al ruolo che la Finlandia ha saputo assumere in Europa e nella comunità internazionale ed è anche un segno di grande amicizia tra i nostri due Paesi.Il tema che la Finlandia ha scelto per quest'anno centenario è 'insieme' ed è anzitutto un'esortazione all'interno della società finlandese che, del resto, ha sempre manifestato grande coesione e grande senso di unità nazionale. Ma è anche un messaggio all'esterno, nell'Unione europea e nella comunità internazionale. In questa stagione di tensioni che portano anche a degli scontri armati- in Europa, intorno all'Europa, in altri continenti, in estremo oriente - le tensioni sono un motivo di allarme.

L'Italia apprezza e condivide il richiamo che la Finlandia rivolge e avverte l'esigenza che venga ascoltato”.

Il programma del Centenario, Suomi 100, si arricchisce peraltro giorno per giorno ed ha raggiunto la lista ragguardevole di un paio di migliaia di eventi distribuiti per tutto il 2017.

Sul sito del Centenario è possibile consultare il programma in continua evoluzione e che rende  un viaggio in Finlandia, nel 2017, particolarmente originale ed interessante sotto ogni punto di vista.

Israele è la perla del Medio Oriente soggetta nel tempo alla dominazione di vari Popoli tra cui egizi, assiri, babilonesi, romani e ottomani. Tutti hanno lasciato un segno del loro passaggio su questa terra con una storia millenaria contribuendo al suo immenso fascino. Qui la storia può essere toccata con mano e i racconti biblici e dei Vangeli sono concretizzati in luoghi e cose che tutti possono vedere. Molti vengono per ritrovare le origini cristiane, anche se solo il 45% viene oggi  per i pellegrinaggi, altri solo per turismo, pertanto i flussi sono in continua crescita, come ci dichiara  Tzvi Lotan, Director Overseas Department Marketing Administration del Ministero del Turismo: “Ogni mese superiamo le previsioni del mese, nel semestre precedente abbiamo registrato un 29% in più di arrivi, vuol dire 70.000 turisti in più rispetto al 2016”. Principalmente si tratta di famiglie con figli e giovani che vanno a Gerusalemme per tutto quanto hanno letto sulla città cosmopolita: divertente ed elegante, ricca di arte, storia, cultura e gastronomia. Ovviamente vengono anche per visitare i principali luoghi Santi delle tre religioni monoteiste come: il Monte del Tempio; il Muro del Pianto, il sito più sacro dell'ebraismo; la Basilica del Santo Sepolcro; la via Dolorosa, con le stazioni della Croce; la Cupola della Roccia e la Moschea al-Aqsa. Gerusalemme Vecchia, dichiarata patrimonio dell'umanità dall'UNESCO,  può essere visitata con i pacchetti speciali denominati “Gerusalemme Mozzafiato”. Molti i voli diretti dall'Italia, fra cui il volo diretto da Napoli per Tel Aviv. Nel museo d'Israele di Gerusalemme sono esposti: il modello dell'antica Gerusalemme del secondo Tempio e la nuova mostra della tomba di Re Erode il Grande. Il Mercato Mahane Yehuda  offre un enorme assortimento di prodotti, i clienti e i commercianti rappresentano l’intera società israeliana: askenaziti, sefarditi, religiosi, laici, ricchi e poveri.

Al mercato tutti sono uguali, tutti stretti uno all’altro mentre cercano di farsi largo tra le caotiche stradine del mercato. Il paese offre tanto: ad un'ora di auto o di autobus dalla capitale vi è il Mar Morto, il punto più basso della terra  con i suoi 422 metri sotto il livello del mare, un lago di acqua salmastra che ha una così alta concentrazione di sale che chi si immerge resta a galla. Anche l’aria circostante ha proprietà curative che può aiutare a combattere problemi respiratori e del sistema nervoso. Sulle sue sponde nel tempo sono sorti vari alberghi  e ristoranti. Le escursioni nel deserto in Jeep partono da lì, oltre il panorama si andrà alla scoperta dei segreti che il deserto racchiude: la statua della “Moglie di Lot”; il monte di Sodoma; le caverne naturalmente refrigerate e quelle in cui sono stati rinvenuti i Rotoli del Mar Morto, i primi manoscritti biblici conosciuti, esposti nel museo di Gerusalemme. Nei dintorni il luogo di maggiore interesse è la fortezza di Massada, ora patrimonio UNESCO, fatta erigere da Erode il Grande su di un altopiano roccioso con mura alte cinque metri rendendola pressoché inespugnabile.

  Nel '74 fu assediata dai Romani e i 960 ribelli per non farsi prendere vivi preferirono il suicidio collettivo, cosa unica nella storia. Prima della costruzione della funivia, si poteva accedere solo dal cosiddetto “sentiero del serpente”. Alla confluenza del fiume Giordano con il lago di Tiberiade  è possibile assistere al battesimo collettivo per immersione, seguito da canti religiosi di gruppi di fedeli. Intorno al lago di Tiberiade vi sono: i resti della Sinagoga dove Gesù iniziò la Sua missione; la casa della suocera di Pietro a Cafarnao in cui dormì; la roccia dove moltiplicò i pani e i pesci e quella su cui mangiò con sei Apostoli dopo la Resurrezione; il Monte delle Beatitudini, in cui pronunciò il Discorso sul Monte. A Cesarea Pilato soggiornò prima di essere trasferito a Gerusalemme. Su di uno splendido mare azzurro si affacciano: i ruderi del palazzo di Erode che ospitò Pilato; dell'acquedotto; delle terme e dell'anfiteatro, utilizzato oggi per spettacoli, e in cui fu ritrovata una lapide a conferma della sua esistenza storica. Tel Aviv è la capitale finanziaria di Israele ed è anche detta la città che non dorme mai per le sue tante attrazioni, divertimenti ed eventi culturali.

Con le sue spiagge dorate sembra infatti fatta appositamente per i giovani, attratti dalle sue contraddizioni: gli edifici stile Bauhaus, i moderni grattacieli di cristallo e il nuovo  treno ad alta velocità che collegherà in 30 minuti Tel Aviv con  Gerusalemme e che entrerà in funzione nel 2018. Un segno del dinamismo giovanile è il progetto “Irrigate”, che in collaborazione con l’Università di Udine, ha consentito di creare con i partner israeliani una eccellenza mondiale nel settore dell'irrigazione. Dunque da Israele viene  un aiuto concreto all'agricoltura italiana. Nel deserto  del Negev, il cui clima non è cambiato per migliaia di anni,  il biochimico della pianta Aaron Fait, nato e cresciuto a Bolzano, ricercatore presso l'istituto per l 'agricoltura e la biotecnologia Blaustein per le Ricerche del Deserto di Sde Boker dell’Università di Ben Gurion è riuscito a far crescere la vite nella regione desertica. Le ricerche sono anche indirizzate per migliorare il valore nutrizionale e la qualità del seme e della frutta: “Riportando il gusto all'interno della frutta  - dice Fait  - invece di pomparla per aumentare la quantità come spesso succede”. Continua il dr. Fait  "Per  migliaia di anni l'arte della vinificazione è stata sviluppata in Europa. Ma il  clima sta cambiando, quindi i modi tradizionali presto non funzioneranno più. Ora Israele è in grado di mostrare come è possibile reinventare la viticoltura per ambienti aridi e condizioni estreme". Vengono utilizzate  moderne tecniche come: i teli di nylon per proteggere il suolo dall’evaporazione; reti colorate sui grappoli per far passare solo la quantità di luce necessaria perché il frutto maturi senza bruciare e un’irrigazione intelligente, goccia a goccia, basata sui bisogni della pianta rilevata da appositi sensori che controllano e minimizzano l'acqua. 

 

Quale che siano le motivazioni che spingono il viaggiatore a visitare Israele una cosa è certa, non resterà deluso e, al suo rientro, non vedrà l'ora di ritornarvi. La sicurezza è al primo posto e i controlli sono frequenti ma discreti oltre che all'aeroporto di Ben Gurion a Tel Aviv,  anche all'ingresso di centri commerciali e parchi pubblici.

 

 

Volentieri racconto le due intense giornate di impegno a Milano dell'associazione Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS) Onlus, fondazione di Diritto Pontificio, che dal 1947 sostiene la Chiesa con migliaia di progetti umanitari e pastorali. La prima,Venerdì 13 Ottobre, presso il Palazzo Lombardia in Regione per presentare l'ultimo Rapporto, sulla Libertà religiosa nel mondo, dedicato ai cristiani oppressi a causa della loro fede, per il biennio 2015/2017: “Perseguitati e dimenticati”. All'incontro è intervenuto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, che ha detto: "Regione Lombardia conferma il proprio impegno a testimoniare, a essere presenti, a dare voce a questo tema e, se non possiamo intervenire nella lotta alle persecuzioni dove avvengono, possiamo però contribuire affinché questi fatti non siano dimenticati e se ne continui a parlare, come facciamo oggi, che è un modo per non dimenticarli". Era presente anche l'assessore alle Culture, Identità e Autonomie della Lombardia, Cristina Cappellini, che è intervenuta dicendo che, "Il nostro impegno a favore dei cristiani perseguitati è nato all'inizio della legislatura, nel 2013, anche in nome della difesa delle radici cristiane. E' un tema di cui si parla poco, anche dal punto di vista mediatico, ma che riguarda purtroppo tanti territori e tanti Paesi in tutto il mondo".

Inoltre l'assessore ha ribadito: "Spesso si pensa che la persecuzione riguardi solo i territori sotto il giogo dell'Isis che ora pare essere in difficoltà, se non addirittura definitivamente sconfitto in alcune aree del Medio Oriente ma come abbiamo sentito oggi il problema della libertà religiosa c'è ancora in troppi Paesi, dalla Cina alla Corea del Nord. E' una piaga di questo secolo”. La Cappellini ha voluto sottolineare lo straordinario impegno della Regione nei confronti di questo tema. La "Regione Lombardia - ha sottolineato l'assessore - ha organizzato su questo tema convegni, mostre, iniziative: chi ha partecipato ha aperto gli occhi perché questi sono argomenti che sfuggono nel flusso di notizie che durante la giornata ci arrivano. Se non ci si mette con i propri occhi a guardare immagini, dati, numeri riguardanti le persecuzioni difficilmente si riesce a cogliere la portata del dramma dei cristiani perseguitati". "La nostra attività di sensibilizzazione - ha aggiunto l'assessore - ritengo abbia prodotto effetti positivi. Regione Lombardia è l'unica istituzione che si è presa a cuore questo tema, speriamo che in futuro anche qualcun altro ci segua e si interessi a questa tema promuovendo iniziative analoghe alle nostre".

Alla presentazione Documento, hanno partecipato anche il presidente e il direttore di ACS-Italia, Alfredo Mantovano e Alessandro Monteduro e sua beatitudine Ibrahim Isaac Sidrak, Patriarca della Chiesa copto-cattolica in Egitto, rappresentante di una comunità recentemente oggetto di efferati attacchi da parte di terroristi islamisti.

Lo studio prende in esame tredici Paesi in cui le negazioni alla libertà di fede dei cristiani sono più efferate e sottolinea come la situazione dei cristiani sia peggiorata dal 2015 a causa di violenze e oppressione. Il dato è particolarmente significativo considerato il peggioramento già registrato nella precedente edizione del rapporto.
“Oggi - scrivono nella prefazione Alfredo Mantovano e Alessandro Monteduro - vaste aree del mondo subiscono l’azione di due aggressivi ceppi virali, l’ideologia di alcuni Stati e gli estremismi di matrice politico-religiosa, entrambi contrari all’autentica libertà religiosa. Con una nuova edizione del Rapporto “Perseguitati e dimenticati” ACS intende informare e coinvolgere chi vorrà pacificamente schierarsi contro il dilagare del virus della persecuzione anticristiana”.

L'altro evento in cui è stata coinvolta l'associazione di Diritto Pontifico, è stata la Santa Messa celebrata domenica 14, da padre Karam Najeeb Yousif Shamasha, nella Chiesa di san Gottardo a Milano. Durante l'omelia il sacerdote iracheno ha raccontato, sintetizzando,  i vari passaggi della persecuzione dei cristiani in Iraq, e la distruzione dei loro villaggi, in particolare quella riguardante la Piana di Ninive, particolarmente colpita dai terroristi islamisti del sedicente Stato Islamico (Isis). Tra l'altro il sacerdote si è soffermato sul Progetto di ricostruzione dei villaggi cristiani della Piana di Ninive. Approssimativamente ci sono 95.000 persone costrette alla fuga da Mosul che dovrebbero ritornare alle loro radici. Molti di questi, oltre alla sofferenza spirituale e alla paura per le proprie vite, hanno visto uccisi diversi familiari per mano dell'Isis e si sono ritrovati in miseria, essendo dovuti fuggire soltanto con i vestiti che indossavano.

Si tratta di una sorta di “Piano Marshall per i cristiani in Iraq”, ha detto il sacerdote iracheno, che prevede non soltanto la riedificazione delle case, ma anche un sostegno alla creazione di posti di lavoro. La missione di Acs in Iraq, oggi, è dare un senso al martirio di padre Ragheed Ganni. L'associazione, in questo momento siamo impegnati in Iraq per consentire a 120 mila cristiani, costretti alla fuga dall’estremismo islamico nel 2014, di tornare a vivere nelle loro case. Ricostruiamo le case, ricostruiamo le scuole, ricostruiamo gli ospedali, ricostruiamo i luoghi di preghiera, ricostruiamo tutto il sistema infrastrutturale.

Infine don Karam ha parlato del suo confratello padre Ragheed Ganni, barbaramente ucciso a Mosul il 3 giugno del 2007 da un commando di terroristi islamisti. La storia di padre Ganni è riassunta in un libretto: “Un sacerdote cattolico nello stato islamico”, pubblicato recentemente da Acs, autore è padre Rebwar Audish Basa, allievo a Baghdad di padre Ganni e suo amico. Il sacerdote ha deciso di scrivere il libro, per ricordare con Aiuto alla Chiesa che Soffre la figura di quello che fu il segretario del vescovo di Mosul, mons. Faraj Rahho, anch’egli ucciso in Iraq, e il parroco della chiesa dello Spirito Santo. Peraltro, fu proprio la Fondazione pontificia, con i suoi benefattori, ad offrire al giovane Ragheed una borsa di studio per completare la propria educazione a Roma: dopo, nonostante fosse già scoppiata la guerra, padre Ganni decise di tornare in patria, per svolgere la propria missione in una terra di persecuzione, misurandosi più volte con la crudeltà e le minacce degli islamisti nei confronti delle comunità cristiane locali, fino alla morte.

Il giovane sacerdote iracheno, prima di essere ucciso, i suoi assassini gli chiesero: “Ti abbiamo detto di chiudere la chiesa. Perché non l’hai chiusa?”; lui rispose: “Non possiamo chiudere la casa di Dio”. È stato ucciso perché la sua colpa era quella di appartenere ad una minoranza cristiana in Iraq, cioè era un cristiano iracheno. Quando gli hanno sparato, i proiettili hanno colpito, trapassandolo, anche il documento che aveva con sé: sono entrati dal lato in cui c’era scritto “Repubblica dell’Iraq” e sono usciti dall’altro lato, dove c’era scritto “cristiano”. Hanno, dunque, intaccato anche questa identità cristiana.

La prefazione è del cardinale Fernando Filoni, prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, che incontrò padre Ganni quando era nunzio apostolico in Iraq, il libro è anche il frutto del continuo impegno nel Paese del Golfo di Aiuto alla Chiesa che Soffre. Una delegazione di Acs nel marzo scorso era in visita nel villaggio natale di padre Ganni, Karemles. E ha ritrovato la pietra tombale del sacerdote.

Il 22 aprile scorso, Papa Francesco visitando la Basilica romana di San Bartolomeo all'Isola Tiberina in Roma, la Chiesa che custodisce il memoriale dei testimoni della fede del ventesimo e del ventunesimo secolo, presiedendo la Liturgia della parola,ha venerato la memoria di padre Ganni,e quella del suo arcivescovo Paulos Faraj Rahho, anch'egli accomunato nel martirio per la fede il 12 marzo 2008. Particolare significativo, durante la celebrazione, Papa Francesco ha indossato la stola che don Ragheed indossava mentre serviva a Mosul. È una stola rossa, che ci riferisce anche del suo martirio. Così il Papa ha inteso onorare don Ragheed, e la Chiesa in Iraq e tutti i nuovi martiri che hanno versato il loro sangue per la fede.

 

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