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Sulle note dell’inno nazionale, cantato dal coro dell’istituto “Dante Aligheri”, si è tenuta l’inaugurazione dell’anno 2023/2024 dell’Accademia Mediterranea della Logistica e della Marina Mercantile e l’apertura delle celebrazioni del 150° Anniversario dell’istituto “Duca degli Abruzzi”.

Ad aprire i lavori e salutare i presenti la dirigente del “Duca degli Abruzzi di Catania”, Vice Presidente dell’ITS di Catania, Cavaliere della Repubblica e presidente della Rete Resil (Rete Nazionale delle Scuole di Logistica) Brigida Morsellino: ”L’I.T.S. Academy di Catania rappresenta un’eccellenza per il capoluogo etneo, per la Sicilia e per il territorio nazionale. Un’offerta formativa dove si formano tanti tecnici qualificati e tanti ufficiali. Naturalmente parliamo di figure professionali che rappresentano il nostro tessuto sociale produttivo e che contribuiscono concretamente allo sviluppo di un settore strategico per il Sistema Paese qual è quello della Mobilità Sostenibile e dei Trasporti- continua Morsellino- si tratta di settori nei quali è necessario investire e in cui trovano spazio giovani competenti e motivati che rappresentano il futuro e la parte migliore della società. E’ nostro dovere- quindi- sostenerli, orientarli e guidarli”.

L’importanza della formazione è legata al valore delle persone. Quei valori come appartenenza, solidarietà, rispetto della Res Pubblica, senso del servizio e merito su cui si fonda la nostra costituzione.

Concetti ribaditi nel corso dei vari interventi istituzionali fatti dall’assessore alla Pubblica Istruzione del comune di Catania Andrea Guzzardi, dal Comandante Cosimo Bonaccorso (che ha portato i saluti dell’ammiraglio Antonio Ranieri), dal dirigente USR Emilio Grasso, dal dirigente del Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura UniCT Matteo Ignaccolo (che ha portato i saluti del Magnifico Rettore Francesco Priolo), dal prof. Vincenzo Cupri del Dipartimento di Ingegneria UniMe, dall’Ammiraglio Rosario Marchese, dal prof. Claudio Gambino, dalla dott.ssa Maria Chiara Sormani (HR e relazioni industriali Confitarma) e dal comandante Ercolano.

La formazione, fortemente legata al mondo accademico e istituzionale, si focalizza sulla ricerca con attività laboratoriali innovative.

“Le idee vincenti non si creano per caso ma sono frutto di un complesso studio e di una forte radicalizzazione nel territorio in cui prendono forma- dichiara il presidente dell'ITS di Catania Prof. Ing. Antonio Scamardella- tanti risultati sono già stati ottenuti ma molti altri vanno ancora conquistati. È indubbio che, dalla didattica alla completezza della formazione, una realtà come l’ITS sia fortemente legata al mondo accademico anche sotto l’aspetto della ricerca con suoi laboratori e le attività innovative”.

“Il Pnrr oggi dà la possibilità agli ITS, attraverso delle risorse specifiche, di avere una propria sede. Un luogo dove il mondo delle imprese, i ragazzi, la formazione e l’universo della ricerca possono incontrarsi e confrontarsi giornalmente-sottolinea il R.U.P. ITS Giuseppe Maria Sassano- da qui nasce il progetto del recupero dei locali dell’ex incremento ippico con lo scopo di dare vita ad un contesto che permetta ai nostri ragazzi di esprimere il massimo delle loro potenzialità”.  

Un progetto che punta alla modernità ma che, contemporaneamente, non volta le spalle alle caratteristiche architettoniche del territorio in cui prende forma.

La nuova sede dell’ITS di Catania è solo il primo tassello verso la strada del successo che si costruisce, giorno dopo giorno, per raggiungere obiettivi sempre più grandi. L’Accademia Mediterranea della Logistica e della Marina Mercantile fonda i suoi successi su idee vincenti che migliorano le figure professionali del domani.

Un processo da portare avanti anche con il mondo imprenditoriale che collabora con l’ITS di Catania. Da qui le considerazioni sui possibili sviluppi del mondo del domani da parte del Marine HR Director Institore Grimaldi Group Dottor Marcello Pica, il Responsabile Personale e Comunicazione del Gruppo Caronte & Tourist dottor Tiziano Minuti, il vice Direttore di Alis Antonio Errigo, il rappresentante di Elettra ingegnere Francesco Morbidelli, il rappresentante di Next Fabio Spadaro, il rappresentante di Rimorchiatori Riuniti Dottor Di Pasquale, il rappresentante della Nicolosi Trasporti Aldo Randazzo e il General Manager di Infogestweb Claudio Carrano. A conclusione dell’evento il presidente Scamardella ha consegnato i diplomi ITS mentre la dott.ssa Morsellino ha mostrato ai presenti il nuovo logo celebrativo dei 150 anni del Politecnico del Mare “Duca degli Abruzzi”.

 


Nella Settimana europea per la riduzione dei rifiuti, l'assessorato alle Politiche per l’Ambiente, guidato da Salvo Tomarchio, ha condiviso con gli studenti del liceo "Nicola Spedalieri" un incontro di informazione e sensibilizzazione promosso nella sede della scuola dalla Società di regolamentazione del servizio gestione rifiuti (Srr) Catania area metropolitana.
L'occasione è stata offerta dal progetto "Eco Speda-La spesa che non pesa", messo a punto dal liceo in sintonia con la campagna “Non farti imballare” del consorzio Gema.
Il fulcro dell'iniziativa è stato il tema della sostenibilità ecologica delle scorie da imballaggio di uso quotidiano. La corretta gestione dei rifiuti derivanti dal packaging, con il considerevole numero di involucri e confezioni che caratterizzano sempre più il commercio soprattutto on-line, è fondamentale per la neutralizzazione delle potenzialità di compromissione ambientale dei materiali utilizzati, oltre che per la realizzazione di un ottimale riciclo.
All’incontro, ospitato dalla preside Enza Ciraldo e moderato dalla docente Claudia Motta, hanno partecipato l’assessore alle Politiche per l’Ambiente Salvo Tomarchio, che con la direzione retta da Lara Riguccio ha collaborato all'evento, Rosario Cosentino del Dipartimento acqua e rifiuti della Regione Siciliana, Francesco Laudani presidente della Srr Catania area metropolitana,  i relatori Marco Mursia, Luca Doria, Fabrizio Patania, Calogero Picone  per i consorzi Comieco, Domus Ricycle- Corepla, Gema, Coreve. 

 

Cento milioni di euro, fondi che in futuro possono anche raddoppiare, destinati a rendere ancora più forte il legame tra l’Università e la Città di Catania. A palazzo degli elefanti è stato presentato il piano di riqualificazione e rigenerazione urbana delle aree dismesse del vecchio ospedale Vittorio Emanuele, già in parte avviato con il museo dell’Etna che sta sorgendo nel plesso principale e più in generale della collina di Montevergine, in cui sorsero i primi nuclei originari della città di Catania.

La proficua  collaborazione fra il Comune e l’Università di Catania, la Regione Siciliana, l’Accademia di Belle Arti e l’Ersu è stata evidenziata nell’incontro in municipio alla presenza del sindaco Enrico Trantino, del Rettore dell’Università di Catania Francesco Priolo, del vicesindaco e assessore all’urbanistica Paolo La Greca, del presidente del consiglio comunale Sebastiano Anastasi, il presidente della commissione consiliare urbanistica Erio Buceti, i capigruppo consiliari Bottino, Capuana, Caserta, Trovato,  il direttore generale Unict Giovanni La Via, la sovrintendente ai beni culturali Donatella Aprile, il presidente dell’Ersu Salvo Sorbello, il direttore dell’Accademia di Belle Arti Gianni Latino, l’ingegnere capo del genio civile etneo Gaetano Laudani, il presidente del primo municipio Francesco Bassini.

“La forte sinergia fra Città e Università, voluta dalle rispettive Amministrazioni e il contributo fattivo delle altre istituzioni, a cominciare dal consiglio comunale con cui condivideremo il percorso, segna una grande svolta per la città di Catania - ha detto il sindaco Enrico Trantino-. Un piano lanciato tre anni addietro dall’allora presidente della Regione Musumeci e che ha già portato alla demolizione del vecchio Santa Marta, all’avvio dei lavori per il museo dell’Etna e ora prosegue nel nucleo di Montevergine e dell’Antico Corso e non solo,  con nuove importanti iniziative  per contribuire a fare di Catania una <<città universitaria>>, a misura dei suoi abitanti e promuovere una trasformazione basata sulla cultura, dell'accoglienza, per fare della nostra città un ecosistema urbano sostenibile”.

Il dettaglio delle realizzazioni è stato annunciato dal Rettore Unict Francesco Priolo: “Nell’area dell’ex ospedale Vittorio Emanuele, grazie alla concessione in comodato gratuito da parte della Regione siciliana, costruiremo circa 3mila nuovi posti aula, in una zona che è a pochissima distanza dai dipartimenti di Scienze umanistiche, Scienze della formazione e Giurisprudenza. Inoltre saremo in grado di allestire circa 300 posti letto; altri 300 verranno ricavati nell’area dell’ex ospedale Ascoli-Tomaselli e 90 nell’area di via Androne, vicino al dipartimento di Scienze biologiche. In tal modo, il numero di posti letto complessivi a disposizione degli studenti fuorisede, gestiti dall’Ersu, passerà dagli attuali 600 a quasi 1300, per cercare di coprire tutte le richieste degli aventi diritto e dare una risposta concreta a un'esigenza cronica, nella nostra città. La maggior parte dei fondi che utilizzeremo per tutti questi progetti, provengono da bandi competitivi che siamo riusciti a vincere grazie a progetti credibili che infatti sono stati accolti e finanziati. In totale, per quanto riguarda l’edilizia universitaria, questa amministrazione è stata in grado di “drenare” oltre 100 milioni di euro per cambiare letteralmente volto all’Ateneo, rendendolo più capiente, accogliente, funzionale ed efficiente”.

Secondo i tecnici, i primi cantieri di questi progetti in cui sono previste anche ampie zone a verde potrebbero aprire già a maggio e nell’arco di un triennio potrebbero essere quasi tutti completati.

Grande soddisfazione è stata espressa dal vicesindaco e assessore all’urbanistica Paolo La Greca che è stato  il <<tessitore>> della sinergia interistituzionale tra il Comune, l’Università e gli altri enti preposti:“La rigenerazione urbana delle aree dismesse, a seguito del potenziamento e della ricollocazione degli ospedali cittadini: Vittorio Emanuele, Santa Marta e Santo Bambino, ma anche dell’Ascoli Tomaselli, -ha spiegato il vicesindaco La Greca- è una questione centrale per trasformare Catania e per promuovere una vita migliore dei suoi abitanti. Per questa finalità reputiamo centrale il contributo del consiglio comunale, quale parte integrante di questa fase particolarmente fertile e ricca di grandi aspettative a cui oggi si aggiungono ulteriori e più grandi novità per consentire la ripresa di una fra le porzioni urbane ai margini del nostro centro storico”

Tra i finanziamenti ottenuti anche il progetto di recupero dello storico edificio della Clinica Medica che sarà trasformato in uno moderno studentato per oltre 200 posti letto. Con lo stesso canale è stato finanziato il progetto presentato per l’edificio retrostante posto lungo la Via Teatro Greco che chiude la cortina del complesso del Monastero dei Benedettini. Altri due edifici del complesso dell’OVE, fra i quali la ex clinica chirurgica, sono stati finanziati e saranno adibiti a poli didattici che rafforzeranno la presenza sempre più centrale dell’università sulla collina di Montevergine. Nell’ala orientale dello stesso padiglione San Marco è collocata, in fase di previsione, la nuova sede dell’Accademia di Belle Arti che avrà finalmente una destinazione all’altezza della sua tradizione. Il progetto definitivo è in corso di finanziamento. Gianni Latino, Direttore Abact ha detto: “Per l’Accademia di Belle Arti di Catania questo è un progetto in divenire per il quale è stata presentata una richiesta di finanziamento al MUR e che ha una valore straordinario: dopo oltre 50 anni, avremo finalmente una sede ufficiale. Oltre 5mila mq dedicati alla Didattica e all’Arte progettati dallo Studio Guicciardini e Magni - come gli altri padiglioni del Museo e dell’Università - e che l’Accademia avrà in comodato d’uso per 30 anni grazie alla sinergia dell’allora presidente  Musumeci con la nostra presidente Lina Scalisi”. Si tratta di opere che ammontano a 48 milioni di Euro.

Se sommati ai 24 milioni dello stanziamento complessivo per il Museo dell’Etna si raggiunge la rilevante cifra di 72 milioni di Euro ai quali si aggiungeranno i finanziamenti per gli interventi sugli spazi pubblici aperti che renderanno possibile la rigenerazione dell’intera area urbana. L’intervento sarà completato con l’inserimento di ulteriori attrezzature culturali e sociali da destinare ad associazioni e al terzo settore presenti in città, oltre ad una consistente dotazione di aree a verde sostituiva degli edifici da demolire a cura della Regione Siciliana. In particolare, nello spazio posto tra il plesso San Marco e il Monastero dei Benedettini è previsto il ripristino integrale della “Silva” benedettina, collegata al monastero dal Ponte Battaglia. L’ERSU, inoltre, ha avuto finanziati per un importo di 10,6 milioni di Euro i lavori per un’altra residenza studentesca che occuperà parte dell’ex Ospedale Santo Bambino lungo la via Plebiscito.

È il caso di ricordare che tutte queste strutture sono servite dalla linea della Metropolitana i cui lavori sono in  fase avanzata.

Complessivamente fra le opere finanziate, considerati i costi per le demolizioni che saranno eseguite dal Genio Civile di Catania e gli investimenti comunali per gli spazi pubblici in quest’area urbana sono stati mobilitati finanziamenti per oltre 100 milioni di Euro.

Un ulteriore finanziamento di 25 milioni di Euro per le altre residenze universitarie che saranno collocate nel padiglione dell’Ospedale Tomaselli, in un complesso strategico posto a cerniera fra la Cittadella Universitaria e il Policlinico destinati agli studenti delle facoltà scientifiche. A questo si affianca l’importante progetto dell’HTCC che sorgerà in sostituzione dell’edificio del Maurizio Ascoli lungo la via Passo Gravina.

 

Fare “Un viaggio oltre la corsia”. Curarsi e continuare a comunicare, scoprire, leggere, vivere. La condizione di isolamento protettivo dei pazienti oncoematologici riduce il rischio di infezioni. Per questo l’accesso ai parenti è vietato nei reparti dedicati alla loro degenza e alle terapie. Lo sapeva bene il presidente della Fondazione degli Architetti di Catania Carlotta Reitano, scomparsa prematuramente il 18 settembre 2020. E lo sanno bene anche le centinaia di persone che ogni giorno sono sottoposte alla chemioterapia al Policlinico di Catania. Tuttavia con la tecnologia si può infrangere la condizione di isolamento dei pazienti, ecco perché da adesso sarà possibile l’uso autonomo e individuale di 30 tablet per dare la possibilità ad ognuno di collegarsi in digitale con familiari e amici, di viaggiare con la mente guardando un documentario o un film, di ascoltare la musica, di immergersi nella lettura, di giocare e intrattenersi come meglio si vuole.

L’acquisto dei tablet, e non solo, è stato possibile grazie al crowfonding lanciato per il progetto sociale “Un viaggio oltre la corsia” realizzato da laboriusa.it, promosso da AIL Catania, l’Associazione italiana contro le leucemie, linfomi e mieloma, in collaborazione con “CarlottaXAIL”, realtà etnea nata in memoria dell’architetto Carlotta Reitano.

Hanno partecipato alla consegna dei dispositivi Francesco Di Raimondo direttore dell’Ematologia del Policlinico, Giuseppe Palumbo professore associato dell’Ematologia del Policlinico, Riccardo Bottino presidente AIL Catania, Alessandro Amaro vice presidente AIL e marito di Carlotta Reitano, Sabrina Tosto vice presidente di CarlottaXArchitettura, Desirè Russo tesoriere di CarlottaXArchitettura, Martina Arena segretaria di CarlottaXArchitettura, Eleonora Bonanno attuale presidente della Fondazione degli Architetti di Catania.

L’obiettivo di “Un viaggio oltre la corsia” è stato superato al 137%: la raccolta fondi ammonta a 10.845 euro - di cui 6.847 euro con il crowfunding e la restante somma con il sostegno di enti e aziende virtuose - ha coinvolto 47 donatori su laboriusa.it, l’Ordine e la Fondazione degli Architetti di Catania, STMicroelectronics a Catania e GAe Engineering a Torino. Il budget ha consentito ad AIL Catania l’acquisto dei 30 tablet, ma anche del modem, del ripetitore per la connessione, dell’arredo per gli ambulatori e la realizzazione di box. Tutti i dispositivi digitali di AIL Catania saranno affidati gratuitamente ai pazienti in cura al Policlinico di Catania.

«La componente psicologica è importante, soprattutto per chi è in terapia e necessita di lunghi ricoveri - sottolinea Francesco Di Raimondo direttore dell’Ematologia del Policlinico - il nostro reparto è blindato ma gli strumenti digitali possono ridurre il peso dell’isolamento durante il percorso di cura».

«Grazie alle donazioni abbiamo acquistato i tablet che saranno a disposizione dei pazienti oncoematologici – ha affermato Riccardo Bottino presidente AIL Catania – e contribuiranno a farli rimanere in contatto con il mondo esterno».

«A giugno abbiamo costituito l’associazione CarlottaX – spiega Alessandro Amaro vice presidente AIL e marito di Carlotta Reitano – continueremo ad operare per favorire l’innovazione in architettura per supportare la ricerca e in ambito sociale a servizio della comunità».

«AIL ha supportato questa raccolta fondi – aggiunge Giuseppe Palumbo professore associato dell’Ematologia del Policlinico - con 6 data manager che lavorano qui al Policlinico in spazi dedicati contribuisce anche alla realizzazione di analisi fondamentali sulla qualità di vita dei pazienti e su parametri specifici, il loro lavoro è fondamentale perché favorisce l’accesso a nuovi farmaci altrimenti non disponibili in Italia».

«Il crowfunding per l’acquisto dei tablet ci ha visti partecipi – spiega Eleonora Bonanno presidente della Fondazione degli Architetti di Catania – perché Carlotta Reitano è nel nostro cuore, con il suo impegno professionale ha dato tanto alla comunità degli architetti e noi continueremo a promuovere tutte le attività legate a lei e a CarlottaXArchitettura per incoraggiare nuovi talenti in tutta Italia».

«Oggi con i 30 tablet – afferma Assia La Rosa fondatrice di Laboriusa.it – un altro progetto di crowfounding va nel segno.  La gente laboriusa è certa che dal basso si può fare tanto, insieme abbiamo superato l’obiettivo prefissato devolvendo complessivamente 6.847 euro alla causa di CarlottaXAIL».

 

Cento milioni di euro, fondi che in futuro possono anche raddoppiare, destinati a rendere ancora più forte il legame tra l’Università e la Città di Catania. A palazzo degli elefanti è stato presentato il piano di riqualificazione e rigenerazione urbana delle aree dismesse del vecchio ospedale Vittorio Emanuele, già in parte avviato con il museo dell’Etna che sta sorgendo nel plesso principale e più in generale della collina di Montevergine, in cui sorsero i primi nuclei originari della città di Catania.

La proficua  collaborazione fra il Comune e l’Università di Catania, la Regione Siciliana, l’Accademia di Belle Arti e l’Ersu è stata evidenziata nell’incontro in municipio alla presenza del sindaco Enrico Trantino, del Rettore dell’Università di Catania Francesco Priolo, del vicesindaco e assessore all’urbanistica Paolo La Greca, del presidente del consiglio comunale Sebastiano Anastasi, il presidente della commissione consiliare urbanistica Erio Buceti, i capigruppo consiliari Bottino, Capuana, Caserta, Trovato,  il direttore generale Unict Giovanni La Via, la sovrintendente ai beni culturali Donatella Aprile, il presidente dell’Ersu Salvo Sorbello, il direttore dell’Accademia di Belle Arti Gianni Latino, l’ingegnere capo del genio civile etneo Gaetano Laudani, il presidente del primo municipio Francesco Bassini.

“La forte sinergia fra Città e Università, voluta dalle rispettive Amministrazioni e il contributo fattivo delle altre istituzioni, a cominciare dal consiglio comunale con cui condivideremo il percorso, segna una grande svolta per la città di Catania - ha detto il sindaco Enrico Trantino-. Un piano lanciato tre anni addietro dall’allora presidente della Regione Musumeci e che ha già portato alla demolizione del vecchio Santa Marta, all’avvio dei lavori per il museo dell’Etna e ora prosegue nel nucleo di Montevergine e dell’Antico Corso e non solo,  con nuove importanti iniziative  per contribuire a fare di Catania una <<città universitaria>>, a misura dei suoi abitanti e promuovere una trasformazione basata sulla cultura, dell'accoglienza, per fare della nostra città un ecosistema urbano sostenibile”.

Il dettaglio delle realizzazioni è stato annunciato dal Rettore Unict Francesco Priolo: “Nell’area dell’ex ospedale Vittorio Emanuele, grazie alla concessione in comodato gratuito da parte della Regione siciliana, costruiremo circa 3mila nuovi posti aula, in una zona che è a pochissima distanza dai dipartimenti di Scienze umanistiche, Scienze della formazione e Giurisprudenza. Inoltre saremo in grado di allestire circa 300 posti letto; altri 300 verranno ricavati nell’area dell’ex ospedale Ascoli-Tomaselli e 90 nell’area di via Androne, vicino al dipartimento di Scienze biologiche. In tal modo, il numero di posti letto complessivi a disposizione degli studenti fuorisede, gestiti dall’Ersu, passerà dagli attuali 600 a quasi 1300, per cercare di coprire tutte le richieste degli aventi diritto e dare una risposta concreta a un'esigenza cronica, nella nostra città. La maggior parte dei fondi che utilizzeremo per tutti questi progetti, provengono da bandi competitivi che siamo riusciti a vincere grazie a progetti credibili che infatti sono stati accolti e finanziati. In totale, per quanto riguarda l’edilizia universitaria, questa amministrazione è stata in grado di “drenare” oltre 100 milioni di euro per cambiare letteralmente volto all’Ateneo, rendendolo più capiente, accogliente, funzionale ed efficiente”.

Secondo i tecnici, i primi cantieri di questi progetti in cui sono previste anche ampie zone a verde potrebbero aprire già a maggio e nell’arco di un triennio potrebbero essere quasi tutti completati.

Grande soddisfazione è stata espressa dal vicesindaco e assessore all’urbanistica Paolo La Greca che è stato  il <<tessitore>> della sinergia interistituzionale tra il Comune, l’Università e gli altri enti preposti:“La rigenerazione urbana delle aree dismesse, a seguito del potenziamento e della ricollocazione degli ospedali cittadini: Vittorio Emanuele, Santa Marta e Santo Bambino, ma anche dell’Ascoli Tomaselli, -ha spiegato il vicesindaco La Greca- è una questione centrale per trasformare Catania e per promuovere una vita migliore dei suoi abitanti. Per questa finalità reputiamo centrale il contributo del consiglio comunale, quale parte integrante di questa fase particolarmente fertile e ricca di grandi aspettative a cui oggi si aggiungono ulteriori e più grandi novità per consentire la ripresa di una fra le porzioni urbane ai margini del nostro centro storico”

Tra i finanziamenti ottenuti anche il progetto di recupero dello storico edificio della Clinica Medica che sarà trasformato in uno moderno studentato per oltre 200 posti letto. Con lo stesso canale è stato finanziato il progetto presentato per l’edificio retrostante posto lungo la Via Teatro Greco che chiude la cortina del complesso del Monastero dei Benedettini. Altri due edifici del complesso dell’OVE, fra i quali la ex clinica chirurgica, sono stati finanziati e saranno adibiti a poli didattici che rafforzeranno la presenza sempre più centrale dell’università sulla collina di Montevergine. Nell’ala orientale dello stesso padiglione San Marco è collocata, in fase di previsione, la nuova sede dell’Accademia di Belle Arti che avrà finalmente una destinazione all’altezza della sua tradizione. Il progetto definitivo è in corso di finanziamento. Gianni Latino, Direttore Abact ha detto: “Per l’Accademia di Belle Arti di Catania questo è un progetto in divenire per il quale è stata presentata una richiesta di finanziamento al MUR e che ha una valore straordinario: dopo oltre 50 anni, avremo finalmente una sede ufficiale. Oltre 5mila mq dedicati alla Didattica e all’Arte progettati dallo Studio Guicciardini e Magni - come gli altri padiglioni del Museo e dell’Università - e che l’Accademia avrà in comodato d’uso per 30 anni grazie alla sinergia dell’allora presidente  Musumeci con la nostra presidente Lina Scalisi”. Si tratta di opere che ammontano a 48 milioni di Euro.

Se sommati ai 24 milioni dello stanziamento complessivo per il Museo dell’Etna si raggiunge la rilevante cifra di 72 milioni di Euro ai quali si aggiungeranno i finanziamenti per gli interventi sugli spazi pubblici aperti che renderanno possibile la rigenerazione dell’intera area urbana. L’intervento sarà completato con l’inserimento di ulteriori attrezzature culturali e sociali da destinare ad associazioni e al terzo settore presenti in città, oltre ad una consistente dotazione di aree a verde sostituiva degli edifici da demolire a cura della Regione Siciliana. In particolare, nello spazio posto tra il plesso San Marco e il Monastero dei Benedettini è previsto il ripristino integrale della “Silva” benedettina, collegata al monastero dal Ponte Battaglia. L’ERSU, inoltre, ha avuto finanziati per un importo di 10,6 milioni di Euro i lavori per un’altra residenza studentesca che occuperà parte dell’ex Ospedale Santo Bambino lungo la via Plebiscito.

È il caso di ricordare che tutte queste strutture sono servite dalla linea della Metropolitana i cui lavori sono in  fase avanzata.

Complessivamente fra le opere finanziate, considerati i costi per le demolizioni che saranno eseguite dal Genio Civile di Catania e gli investimenti comunali per gli spazi pubblici in quest’area urbana sono stati mobilitati finanziamenti per oltre 100 milioni di Euro.

Un ulteriore finanziamento di 25 milioni di Euro per le altre residenze universitarie che saranno collocate nel padiglione dell’Ospedale Tomaselli, in un complesso strategico posto a cerniera fra la Cittadella Universitaria e il Policlinico destinati agli studenti delle facoltà scientifiche. A questo si affianca l’importante progetto dell’HTCC che sorgerà in sostituzione dell’edificio del Maurizio Ascoli lungo la via Passo Gravina.

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