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Venerdì, 02 Maggio 2025

È stato lanciato l’accordo di collaborazione tra Leonardo e Rheinmetall, con l'obiettivo di formare un nuovo nucleo europeo per lo sviluppo e la produzione di veicoli militari da combattimento in Europa. L’accordo, che fa seguito ad un Memorandum d’Intesa firmato lo scorso luglio, è stato presentato a Roma, presso la sede dell’Associazione della Stampa Estera in Italia, dai massimi dirigenti delle due società alla presenza del Presidente del sodalizio, l’olandese Maarten van Aalderen.

L’obiettivo primario della joint venture è lo sviluppo industriale e la successiva commercializzazione del nuovo Main Battle Tank italiano (MBT) e della nuova piattaforma Lynx per il programma Armored Infantry Combat System (AICS) nell'ambito del programma per i sistemi terrestri dell'Esercito Italiano.

L’intesa siglata, e presentata,  da Roberto Cingolani, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Leonardo, e Armin Papperger, Chief Executive Officer di Rheinmetall AG, prevede anche lo sviluppo e la produzione di altri veicoli di questa famiglia, come veicoli da recupero, da ingegneria e da posaponti.

Come spiega Roberto Cingolani, “si tratta di un passo significativo verso la creazione di un sistema della Difesa europeo basato su piattaforme specializzate condivise. Rheinmetall e Leonardo puntano a sviluppare tecnologie all’avanguardia in grado di competere a livello internazionale”. Per  Papperger,: “Stiamo creando un nuovo peso massimo nella produzione europea di carri. Leonardo e Rheinmetall, due principali fornitori europei di tecnologie per la difesa, uniscono le forze per realizzare progetti ambiziosi. Ci rivolgiamo, in prima istanza, al mercato italiano, ma ci rivolgeremo anche ad altri paesi partner che in futuro avranno bisogno di modernizzare i loro sistemi di combattimento. Rheinmetall possiede le tecnologie perfette per le esigenze dell’Italia”. La struttura avrà sede legale a Roma e sede operativa a La Spezia.

L’ alleanza italo-tedesca ha "obiettivo primario" le megacommesse da oltre 20 miliardi in 10 anni dell'Esercito Italiano per rinnovare la vecchia flotta degli Ariete e dei Dardo, con 280 carri armati, in parte in versione da combattimento e in parte in versione da supporto, e oltre mille cingolati leggeri; si mira anche all’esportazione e, soprattutto, guarda in prospettiva alle opportunità del futuro programma per un nuovo carro armato pesante europeo 'Main Ground Combat System'. Nel complesso, è un mercato che è stato stimato del valore di oltre 50 miliardi.
La ripartizione dell’impegno sarà divisa a metà sarà al 50% tra Leonardo e Rheinmetall, con il 60% delle attività da svolgere in Italia.

Con le crisi economiche e sociali degli ultimi anni, si sono aperti scenari in cui l’agricoltura ha dimostrato di essere concretamente “sociale” offrendo un nuovo welfare verde, dall’agriasilo all’inserimento dei lavoratori extracomunitari e delle persone fragili, dall’agribenessere psicofisico fino alla pet therapy. E’ quanto dichiara Coldiretti Puglia, con le fattorie sociali che in Puglia hanno ripreso appieno le attività, come l’onoterapia per persone diversamente abili in provincia di Taranto, nella Valle degli Asini.   

Dalla pet therapy a servizi di benessere psicofisico fino all’agrididattica, con quasi 9 cittadini su 10 (89%) che sognano l’agrinido per i propri figli con un gradimento in crescita per un servizio fondamentale per le famiglie, l’agricoltura sociale offre sostegno alle famiglie e implementa il rapporto tra chi vive disagi e la comunità svolgendo una funzione straordinaria.

In Puglia la legge regionale consente di promuovere l’agricoltura sociale che – spiega Coldiretti Puglia – diviene formalmente strumento utile anche all’inserimento socio-lavorativo di immigrati e soggetti svantaggiati, disabili e minori in età lavorativa, integrati in progetti di riabilitazione sociale mediante le risorse materiali e immateriali dell’agricoltura, attraverso le opportunità della multifunzionalità e il grande spirito innovativo e di inclusione sociale dimostrato anche dai giovani imprenditori agricoli e dalle donne in agricoltura.

In Puglia sono già 95 le aziende agricole che hanno esperienza di accoglienza e di agricoltura sociale e svolgono – aggiunge Coldiretti Puglia - un ruolo importante nell’ambito della multifunzionalità, accogliendo le fasce più deboli della società nelle aree rurali. Ed è proprio in quelle aree, spiega Coldiretti Puglia, che stanno nascendo esperienze molto diversificate di agricoltura sociale che vanno dal recupero e reinserimento lavorativo di soggetti con problemi di dipendenza all’agricoltura terapeutica, con disabili fisici e psichici di diversa gravità, ma anche il reinserimento sociale e lavorativo di persone emarginate e l’attività agricola volta al miglioramento del benessere e della socialità, come l’agriasilo, ospitalità per gli anziani e orti sociali.

In questo contesto, con famiglie che hanno bisogni e problemi sempre più diversificati – sottolinea la Coldiretti Puglia – il nuovo welfare offerto dalle fattorie sociali rappresenta una boccata di ossigeno per tanti cittadini, ma anche per il sistema dei servizi pubblici messo sotto pressione.

Per sostenere i genitori di bambini e ragazzi con disabilità intellettiva e autismo ci sono fattorie che hanno realizzato – spiega Coldiretti regionale -  percorsi di formazione, recupero e apprendimento garantendo opportunità che in molte aree non sarebbe possibile offrire. Ma sono molte anche le aziende che hanno reso possibile un modo diverso, più gratificante e più sicuro di vivere la vecchiaia rispetto al modello delle case di riposo. Gli anziani ospiti degli agriospizi, residenze rurali, passano la giornata all’aria aperta – continua Coldiretti regionale – dedicandosi all’ortoterapia, ai corsi di cucina, ai corsi di ginnastica e rieducazione posturale fino alle escursioni in campagna, in modo da favorire la socializzazione e il mantenimento di una buona condizione psicofisica.

Tutto pronto per la II edizione di Agriturismo in Città: percorsi e itinerari tra i prodotti agricoli degli agriturismi del Lazio, un progetto promosso da Agriturist in collaborazione con Agriturist Lazio, con il contributo di Arsial e della Regione Lazio, in occasione della Giornata Mondiale del Turismo.
Dopo il successo della I edizione, si replica la manifestazione il prossimo venerdì 27 Settembre 2024 nella prestigiosa sede di Palazzo Della Valle, Corso Vittorio Emanuele II 101 Roma, dove dalle ore 10:30 prenderà il via l'evento, con una tavola rotonda presso la Sala Serpieri - a cui parteciperanno operatori del settore e rappresentanti istituzionali - dal titolo: “Il ruolo degli agriturismi e delle loro produzioni tipiche nella Regione Lazio”.
Successivamente e per l'intera giornata, si susseguiranno incontri e degustazioni, rivolti a cittadini, turisti e studenti, desiderosi di conoscere e gustare le eccellenze enogastronomiche tipiche degli agriturismi del territorio laziale.
In pieno centro storico della Capitale, sarà possibile prenotare gratuitamente - anche mediante l’apposito QR Code inserito nella locandina dell’evento - percorsi ed esperienze emozionali e sensoriali, per immergersi nei sapori e scoprire nuovi gusti.
Numerosi produttori ed esperti accompagneranno il pubblico alla scoperta delle migliori produzioni agricole, che rendono la Regione Lazio, con i suoi 26 marchi riconosciuti tra DOP, IGT e STG, una fra le realtà più significative a livello nazionale ed internazionale, in termini di produzioni tipiche locali.
Quest’anno una particolare attenzione sarà riservata ai prodotti ed alle coltivazioni biologiche, grazie alla sinergia avviata con l’associazione Confagribio.
“La domanda turistica è in rapida evoluzione - sottolinea Stefano Augugliaro, Presidente di Agriturist Lazio - poiché, accanto al turismo di massa, sta crescendo la richiesta di un turismo esperienziale ed emozionale, più personalizzato e maggiormente legato a stili di vita sani in ambienti salubri, possibilmente immersi in un rinnovato equilibrio con la natura.
Questa la ragione per cui la proposta degli agriturismi rappresenta una straordinaria possibilità, in grado di conciliare tutto questo, senza tuttavia rinunciare ad una elevata qualità nel servizio, a partire proprio dai prodotti enogastronomici.
Pertanto, nella giornata in cui si celebra il turismo, pensiamo sia necessario promuovere un nuovo modello, che coinvolga tutto il territorio, da Roma alle aree interne, valorizzando al massimo le infinite ricchezze che la nostra Regione offre, sotto ogni punto di vista”.

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