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La scienza del sorriso può aiutare i malati a guarire

Gelotologia da sinistra Ferrito, Spina e don Occhipinti

 

“Oggi non c’è pace, c’è disequilibrio energetico. Meno male che ci resta un po’ di amore. L’umanità è ad una svolta: è necessario un salto epocale, una rivoluzione mentale come quella di Copernico, perché non basta più neanche opporre il bene al male, bisogna inventare qualcosa di nuovo”. E quel qualcosa di nuovo è la gelotologia, vale a dire la scienza del sorriso, così come è stata presentata da Leonardo Spina, gelotologo, autore e attore. Questo l’oggetto del primo appuntamento promosso ieri, nella sala Avis di via della Solidarietà, in occasione della XXII Giornata mondiale del malato, dall’Ufficio diocesano per la Pastorale della salute in collaborazione con l’Asp e il Comune di Ragusa. Ad aprire i lavori il vescovo della Diocesi, mons. Paolo Urso, e l’assessore ai Servizi sociali, Gianflavio Brafa. L’associazione “Ci ridiamo su”, attraverso il presidente Fabio Ferrito, ha invogliato i presenti a conoscere più da vicino la relazione tra il fenomeno del ridere e la salute psicofisica della persona. Ovviamente grazie anche all’utilizzo di numerosi clown che ieri non hanno mancato di animare in maniera positiva la sessione di studio.

“La scienza, oggi, ci viene in soccorso – ha spiegato Spina – poiché, a partire dalla fisica quantistica, ci viene detto che la realtà, tutto quello che ci circonda, è la creazione che ogni essere umano - singolarmente – e l’umanità intera – collettivamente - rendono possibile in ogni istante, anche a livello materiale. Vi è chi ha più potere e chi meno, ma nessuno è escluso dal ruolo di creatore. Questo significa che, per esempio, relativamente al campo della salute e della sanità, ognuno di noi ha la possibilità di auto-guarirsi. Letteralmente così. E’ quello che accade in ogni istante attraverso il sistema immunitario. La PsicoNeuroEndocrinoImmunologia (Pnei) ha scoperto come le emozioni (e quindi le convinzioni, le credenze) che viviamo quotidianamente influenzano la nostra realtà, a partire proprio dalla salute. E’ il sistema immunitario che mediante diretti collegamenti tra i cervelli (giunzioni neuro immunitarie), regola la nostra salute, ogni istante, basandosi sul tipo di neurotrasmettitori in circolo. Se prevale l’adrenalina (l’ormone della paura) il sistema immunitario si deprime e noi ci ammaliamo. Il padre della Pnei, David Felten, negli anni ’90, si fece una domanda, perfettamente logica: se le emozioni negative possono ammalare, emozioni positive possono guarire? Oggi, anche attraverso l’esperienza della comicoterapia, più propriamente gelotologia, possiamo rispondere a quella domanda in modo assolutamente positivo”. Mille sono gli esempi di come la mente influenza la realtà interna delle persone, il proprio stato di salute, derivante dall’insieme pensiero, emozione, corpo, spirito, relazioni. “La mission possible (testata più volte scientificamente) dei nostri gelotologi e clown dottori – è stato spiegato nel corso del seminario – è quella di scatenare positivamente le reazioni emotive delle persone che incontrano negli ospedali di mezza Italia: veri e propri detonatori di buon umore, cioè di ormoni - come la beta endorfina - che, essendo immunostimolanti, ci aiutano a guarire. Il clown dottore opera così a cavallo del limite tra ragione e follia, tra salute e malattia, ma – a differenza di quasi tutti gli altri operatori sanitari - la sua attenzione è fissa sulla parte sana di quelle persone, sulle abilità residue (tra cui, quasi certamente, quella di ridere) pronte ad innescare effetti fisiologici e biochimici salutari. Ridendo, le persone combattono anche la paura”.

“E’ stata davvero una grande emozione – ha detto il direttore dell’Ufficio diocesano per la Pastorale della salute, don Giorgio Occhipinti – introdurre un argomento del genere. Io stesso, durante varie sessioni di gelotologia in ospedale, mi sono reso conto di come le ricadute siano assolutamente positive per i pazienti. E’ una strada che vale la pena di percorrere. Ed è per questo motivo che ci siamo presi la briga di fare conoscere a tutti i contenuti e l’approccio scientifico di questa disciplina”. Intanto sono già definiti gli appuntamenti che si terranno nelle chiese dei vari vicariati della Diocesi di Ragusa per martedì 11 febbraio quando sarà celebrata la “Giornata del malato”. Inoltre, lunedì 10, dalle 16, sempre alla sala Avis di via della Solidarietà a Ragusa, si terrà la giornata regionale congiunta sull’Alzheimer con il sostegno dell’Ufficio regionale per la Pastorale della salute.

Gelotologia i clown di Ci ridiamo su

 

 

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