Lavori al Duomo di Giarre, nota della Regione: «Non è possibile accreditare fondi». Il sindaco Roberto Bonaccorsi: «Notizia che ci rammarica e ferisce comunità giarrese».
(Giarre, 20/10/2015) La Regione siciliana si trova nella condizione di non poter predisporre l'accredito di 367 mila 861,19 euro richiesto dal Comune di Giarre in una nota dello scorso 23 settembre, e necessario per far ripartire il cantiere dei lavori di risanamento statico della Chiesa madre "S. Isidoro Agricola", l’edificio di culto più importante della città jonica. È quanto ha confermato all'ente comunale una nota della Segreteria generale della Presidenza, a firma del dirigente del III Servizio economico-finanziario, Alessandra Di Liberto.
Di fatto, non sarà possibile procedere allo stanziamento dei fondi - indispensabili per completare le ristrutturazioni ed interventi quali l'ammodernamento dell'impianto elettrico della Chiesa - fino all’anno prossimo poiché – si legge nel documento – è stata già raggiunta “la soglia del patto di stabilità che grava sulla Segreteria generale”. I lavori erano stati interamente finanziati dalla Regione siciliana nel 2011 per un importo complessivo di circa un milione di euro; dal 2013 la chiesa, per le necessità del cantiere, è agibile ed aperta al culto solo in parte.
«Ho accolto la notizia con grande rammarico – così il sindaco di Giarre, Roberto Bonaccorsi - la risposta che ci è stata fornita dopo le nostre sollecitazioni non fa che dimostrare che la nostra chiesa non è stata inserita nell’ordine delle priorità di spesa della Regione, qualcosa che ferisce ancora una volta i sentimenti dell'intera comunità giarrese». «Manterremo aperta l'interlocuzione con l'amministrazione regionale – ha concluso il primo cittadino - al fine di vagliare tutte le soluzioni possibili utili a sbloccare questa pesante situazione».
Già nel 2014, il sindaco Bonaccorsi aveva investito della questione lo stesso presidente della Regione Rosario Crocetta, chiedendo in una lunga missiva di intervenire per rendere disponibili i finanziamenti e «Restituire dignità all'edificio di culto simbolo della città di Giarre».