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Sabato 19 dicembre il presepe medievale

Fronte volantino - PRESEPE MEDIEVALE 2015

Interno volantino - PRESEPE MEDEIVALE 2015

L’Associazione Storico Culturale “Imperiales Friderici II” e la Sartoria Shangrillà presentano, col patrocinio dell’Amministrazione comunale di Foggia – Assessorato alla Cultura, l’evento dal titolo “PRESEPE MEDIEVALE. La natività nella Foggia sveva del XIII secolo – 3ª Edizione” che si terrà sabato 19 dicembre 2015 (dalle ore 17,00 alle 22,00) presso il centro storico di Foggia, zona Cattedrale. La manifestazione ricade tra le iniziative culturali organizzate dal Comune di Foggia per le festività natalizie.

La manifestazione sarà caratterizzata da una ricostruzione storica su base storico-scientifica ed avrà come oggetto sia la rappresentazione della natività che la Foggia del XIII secolo, l’Urbs regalis et inclita Sedes imperialis all’epoca dell’imperatore Federico II di Svevia.

L’evento, a libera fruizione del pubblico, vuole ricordare ai convenuti la più antica rappresentazione vivente della nascita di Gesù, eseguita a Greccio da San Francesco durante la messa natalizia del 1223, nonché la storia duecentesca che tanto ha reso famosa la città di Foggia.

Il presepe e l’origine medievale della rappresentazione della natività

Il termine presepe (o presepio) deriva dal latino praesaepe, cioè greppia, mangiatoia, ma anche recinto chiuso dove venivano custoditi ovini e caprini composto da prae = innanzi e saepes = recinto, ovvero luogo che ha davanti un recinto. Un'altra ipotesi fa nascere il termine da praesepire cioè recingere. Nel latino tardo delle prime vulgate evangeliche viene chiamato cripia, che divenne poi krippe in tedesco, crib in inglese, krubba in svedese e crèche in francese. Una curiosità: il presepe è chiamato così solo in Italia ed in Ungheria perché la parola vi arrivò via Napoli nel XIV secolo quando un discendente Angiò divenne re di quelle regioni.

Le prime fonti del presepe sono i 180 versetti dei Vangeli di Matteo e Luca, cosiddetti dell'infanzia, che riportano la nascita di Gesù avvenuta al tempo di re Erode, a Betlemme di Giudea, piccola borgata ma sin da allora nobile, perché aveva dato i natali a Re Davide.

Il presepe moderno indica una ricostruzione tradizionale della natività di Gesù Cristo durante il periodo natalizio: si riproducono quindi tutti i personaggi e i posti della tradizione, dalla grotta alle stelle, dai Re Magi ai pastori, dal bue e l’asinello agli agnelli, e così via. La rappresentazione può essere sia vivente che iconografica.

Il presepe vivente (o presepio vivente) è una tradizione cristiana consistente in una breve rappresentazione che ha lo scopo di riprodurre, con l'impiego di figuranti umani, la nascita di Gesù in una scenografia che viene costruita per ambientare la vicenda della natività.

Il presepe, come siamo abituati a conoscerlo, ha tradizioni medievali, specificatamente trae origini duecentesche: infatti, sia in Francia che in Italia, si hanno quasi contemporaneamente le prime attestazioni di tali rappresentazioni.

In particolare, san Francesco durante la messa natalizia del 1223, a Greccio (una piccola cittadina oggi in provincia di Rieti), rievocò la nascita di Gesù. Tommaso da Celano, cronista della vita del santo descrive brevemente la scena: si dispone la greppia, si porta il fieno, sono menati il bue e l'asino. Si onora ivi la semplicità, si esalta la povertà, si loda l'umiltà e Greccio si trasforma quasi in una nuova Betlemme.

Corre l’obbligo di sottolineare che la rappresentazione preparata a Greccio, finanche affrescata nel 1298 da Giotto nella Basilica Superiore in Assisi, non è ancora da considerare un presepe come noi attualmente lo intendiamo. Mancano infatti i protagonisti principali: la Vergine Maria, San Giuseppe e Gesù Bambino. Nella grotta dove era stata allestita la scena erano solo presenti due animali veri (il bue e l’asinello), ai lati di una mangiatoia sulla quale era stata deposta della paglia. La leggenda, poi, vuole che l’adagiato putto, raffigurante il bambinello, avrebbe preso vita più volte tra le braccia del santo.

Allo scopo di proiettare il visitatore convenuto nella metà del XIII secolo, verranno allestite numerose scenografie altamente funzionali ed eseguite delle esibizioni-dimostrazioni spettacolari, nonché delle attività di didattica e divulgazione delle tematiche sacre e del periodo svevo.

Per consentire una maggiore fruibilità, e quindi visibilità, da parte del pubblico delle attività proponenti (il sacro – il mondo civile – il mondo militare), saranno utilizzate più aree del centro storico, come: il chiostro della chiesa “Cattedrale” di Santa Maria di Foggia , la cripta della Cattedrale , la piazza De Sanctis e la piazza Felici. Lo scopo della manifestazione è anche quello di valorizzare i monumenti e i siti individuati come necessari e confacenti alle attività che si intendono proporre.

Con la collaborazione di Franca Palese, referente culturale / guida, nonché responsabile del dipartimento turismo / eventi e didattica dell’Associazione Ipogei, saranno previste, a cura degli aderenti all’Associazione Ipogei di Foggia, visite guidate ai monumenti/siti con partenza dagli ipogei urbani di via San Domenico.

Infine, a cura dei ristoratori “Nessun Dorma”, “L’Essenza del Gargano” e “Sottovento”, si potranno degustare pietanze medievali di alimenti e prodotti tipici secondo le ricette dell’epoca.

ELENCO ALLESTIMENTI (dalle ore 17,00 alle 22,00):

- (1) STALLA (esterno Cattedrale – Piazza Felici);

- (2) NATIVITÀ (Cripta della Cattedrale);

- (3) MONASTERO (Cripta della Cattedrale);

- (4) PADIGLIONE IMPERIALE (chiostro/cortile interno della Cattedrale);

- (5) BOTTEGHE (chiostro/cortile interno della Cattedrale);

- (6) MERCATO (Piazza De Sanctis);

- (7) AREA LUDICA (Piazza De Sanctis);

- (8) PIAZZA D’ARMI (Piazza Felici).

Sarà cura da parte di tutti i figuranti e i rievocatori coinvolti evidenziare al pubblico l’aspetto divulgativo e culturale delle attività rappresentate, cercando di coinvolgerlo attivamente.

Le performance teatrali sono scritte da Marcello Strinati e interpretate dagli aderenti al Centro Universitario Teatrale di Foggia: Mariangela Conte, Stefano Corsi, Anna Laura d’Ecclesia e Fabio Fabiano.

Si ringraziano per la collaborazione: la Fondazione Banca del Monte “Domenico Siniscalco Ceci”, l’Associazione “Ipogei”, il Consorzio Proloco Gargano e la Ditta “Riccardo Armature Medievali”.

Si ringraziano per la partecipazione: l’Istituto Comprensivo “Parisi – De Sanctis”, l’Associazione “Cappella Musicale Iconavetere”, l’Associazione culturale “Futuro Giovane”, i danzatori dell’Associazione “La Giostra della Jaletta”, i musici “Aulos Ensamble” e gli attori del Centro Universitario Teatrale.

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