Il 6 maggio è stata la cantautrice palermitana Simona Norato a chiudere la terza edizione di “Shock in my town”, la rassegna cantautorale dell’ARCI Crotone curata da Michele Scerra.
Con all'attivo diverse collaborazioni, di cui le più importanti quelle targate Cesare Basile e Di Martino, l’artista siciliana, accompagnata al violino, seconde voci e mandobird dal concittadino Francesco Incandela ha presentato sul palco delle “Centocittà” il suo ultimo lavoro “La fine del mondo”pubblicato da La Fionda, consorzio indipendente di musicisti siciliani.
Il primo brano in scaletta, “Scultore”, mostra subito il sound di Simona che fonde le gravi armonie che salgono dal piano con le atmosfere dilatate del sintetizzatore. Emozionante l’esecuzione di “Betty Blu”, brano che l’artista presenta spiegando come esso parli non di una persona, come il titolo potrebbe suggerire ma della sua infanzia, una personificazione temporale che avvolge il pubblico presente con la sua lucida malinconia. Sale la tensione con “Welcome Home”, riflessione tagliente sulla guerra e sull'uomo portata dentro da una melodia ossessiva. La combinazione tra il violino pizzicato da Incandela e lo swing di Simona in brani come “La sposa americana” fanno ticchettare le dita sui bicchieri, allontanando i turbamenti e lasciando spazio alla bellezza.
Inevitabile l’applauso di fine concerto come il bis eseguito tra grandi sorrisi e il piacere di avere creato quell'alchimia tanto cara a chi vive visceralmente il suo rapporto con le note e le parole.