Quest’anno il carnevale non è stato solo divertimento e festa per i bambini del Cara S.Anna, ma anche occasione di crescita e solidarietà. Ad organizzare infatti il martedì grasso nella ludoteca del Centro d’accoglienza, sono stati i 15 studenti dell’istituto superiore Socio Sanitario per i servizi sociali “Padre Gabriele Muratore” della Miser.Icr (impresa sociale partecipata della Misericordia di Isola), in collaborazione con gli operatori della struttura. Ogni dettaglio è stato minuziosamente curato dai giovanissimi studenti, durante le lezioni di metodologie operative tenute dalla docente Rossella Stillitano, la quale, nella doppia veste di coordinatrice delle attività di laboratorio del Cara, ha seguito tutte le fasi di realizzazione dell’iniziativa: “Oltre all’aspetto strettamente organizzativo – ha detto la Stillitano – i ragazzi del socio sanitario, hanno dimostrato di possedere grandi doti umane, entrando in sinergia con i bambini del Cara, così come era già accaduto a Natale con la realizzazione della recita con i diversamente abili del Centro Matteo, 25”. Durante le ore di laboratorio e in quelle di educazione fisica, gli studenti hanno imparato giochi, balli e canzoncine dedicate ai bambini, seguendo anche una lezione di ballon art (la tecnica per imparare a modellare i palloncini) tenuta dall’educatrice Valentina Carvelli. Nelle ore di artistica, hanno invece realizzato alcune mascherine, che hanno poi donato ai bambini. Anche i dolci e le bevande del buffet e alcuni gadget (coriandoli e festoni) sono stati pensati ed acquistati da loro stessi. “Entrare in sinergia con i bambini del Cara è un aspetto molto delicato – ha spiegato ancora la Stillitano – ma i ragazzi del socio sanitario, senza titubanze e con molta delicatezza, sono riusciti a conquistare la loro fiducia fin da subito, regalando ai piccoli ospiti, un pomeriggio di sorrisi e affetto”. Soddisfazione espressa dal preside Francesco Parisi per l’ottima riuscita di questa seconda esperienza che ha messo in luce la crescita didattico educativa dei ragazzi nell’ottica di una professionalizzazione a tutto campo: “Queste attività – ha spiegato Parisi – mirano al concepimento del senso dell’inclusione e dell’integrazione da parte degli studenti attraverso l’apprendimento di metodologie didattico operative efficaci ed efficienti, grazie a un corpo docente che quotidianamente trasmette loro i valori cristiani dell’accoglienza e della solidarietà, oltre a quelli didattici”. Merita una particolare nota, la realizzazione degli abiti di carnevale indossati dai bambini del Cara, confezionati a mano dalle donne del laboratorio femminile e supportate dalle operatrici del Centro d’accoglienza (gestito dalla Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia) che, seppur con professionalità, vivono un rapporto di amicizia e affetto con le donne e i bambini della struttura, con i quali si confrontano giornalmente in un rapporto di scambio e crescita culturale.