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La consegna di carri armati occidentali all’Ucraina si è sbloccata

Sarebbero 12 le nazioni alleate interessate alla fornitura di Leopard 2 con il via libera di Berlino. La consegna dei Leopard 2A6, attualmente nei depositi della Bundeswehr è “storica, giusta, necessaria, ma non piacevole “ha detto il ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius, perché “riduce le riserve delle forze armate tedesche pur senza intaccare la capacità operativa”.

Pistorius ha aggiunto che saranno necessari circa tre mesi perché i carri armati siano operativi in Ucraina precisando che prima dell’invio dei carri armati a Kiev sarà necessario addestrare le forze ucraine mentre la consegna agli ucraini dei tank avverrà “tra fine marzo e inizio aprile”.

In contemporanea o quasi con l’arrivo dei carri armati britannici Challenger 2, che secondo il sottosegretario alla Difesa britannico, Alex Chalk dovrebbero arrivare in Ucraina tra circa due mesi:  “l’intenzione è di far sì che la data sia la fine di marzo”, ha detto intervenendo oggi alla Camera dei Comuni.

Pistorius ha precisato oggi che l’addestramento delle truppe ucraine sui veicoli da combattimento Marder inizierà nei prossimi giorni, mentre quello per i Leopard inizierà “un po’ più tardi”.

La consegna di carri armati occidentali all’Ucraina si è sbloccata dopo settimane di dibattiti e polemiche politiche tra le diverse nazioni alleate e interne ai paesi aderenti alla NATO.

La consegna da parte della Germania di 14 carri armati Leopard 2A6 all’Ucraina, annunciata da Berlino, si aggiunge a un numero analogo di Challenger 2 britannici mentre il contributo di una dozzina di nazioni europee che impiegano i Leopard 2 dovrebbe consentire di trasferire a Kiev circa un’ottantina di questi tank con cui equipaggiare 2 battaglioni corazzati.

Il terzo battaglione di una ipotetica brigata corazzata composta da tank occidentali verrà probabilmente costituito con i 31 carri M1 Abrams che gli Stati Uniti hanno messo a disposizione e dai 14 Challenger 2 britannici (una compagnia). Gli Abrams, come i Challenger 2 e i Leopard 2, verranno accompagnati da alcuni carri porta munizioni e recupero per il traino sul campo di battaglia dei mezzi rimasti danneggiati.

Allarmate le reazioni negli ambienti militari tedeschi: il presidente dell’Associazione della Bundeswehr (organizzazione indipendente che rappresenta gli interessi di 200.000 soldati e riservisti attivi e in pensione), Andre Wuestner, sostiene che la fornitura di carri avrà un impatto negativo sulla capacità di difesa della Germania che “da febbraio distribuisce armi e munizioni” all’Ucraina.

L’Esercito Tedesco ha uno stock di 320 Leopard 2 nelle versioni A5, A6 e A7Plus: (nella foto sotto) di questi forse la metà sono operativi, il 25 per cento in manutenzione/aggiornamento e il restante 25 per cento nei magazzini.

In aggiunta Rheinmetall dispone di uno stock di 139 Leopard, 88 Leopard 1A5 e 51 Leopard 2A4. Di questi ultimi 29 sono in fase di approntamento per essere consegnati aglio eserciti di Slovacchia e Repubblica Ceca che in cambio hanno ceduto agli ucraini i loro vecchio carri di tipo sovietico T-72 e altri mezzi corazzati

Intanto in un'intervista rilasciata all'emittente pubblica turca TRT World, Erdogan ha affermato che l'invio di carri armati e armi "non risolve il problema" e ha chiesto colloqui tra Ucraina e Russia per promuovere "una pace duratura".

Le osservazioni del leader turco arrivano settimane dopo che la Germania ha accettato di consentire a Paesi terzi di inviare all'Ucraina carri armati Leopard 2 di fabbricazione tedesca e ha annunciato che ne invierà 14 a Kiev. In seguito alla decisione della Germania, gli Stati Uniti hanno annunciato l'invio di carri armati Abrams all'Ucraina.

Nel frattempo, Erdogan ha dichiarato che il Paese "si aspetta passi sinceri dalla Svezia nella lotta all'islamofobia" dopo che l'estremista danese-svedese Rasmus Paludan ha bruciato copie del Corano davanti all'ambasciata turca in Svezia.

"Nonostante gli avvertimenti, la Svezia ha chiuso un occhio sul rogo del Corano e la polizia ha protetto gli autori. I crimini d'odio contro i musulmani non sono accettabili", ha ribadito il presidente turco, aggiungendo che "le scuse della Svezia non risolveranno i problemi".

La Svezia e la Finlandia hanno chiesto formalmente di aderire alla NATO a maggio, una decisione motivata dall'invasione dell'Ucraina da parte della Russia. Tuttavia, i due Paesi nordici hanno bisogno dell'approvazione unanime degli Stati membri dell'Alleanza Atlantica.

La Turchia ha finora bloccato l'adesione di Svezia e Finlandia alla NATO, adducendo la mancanza di cooperazione tra i due Paesi nella risoluzione delle estrazioni di membri del Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK), che Ankara considera un'organizzazione terroristica.

Il governo turco ha accusato Svezia e Finlandia di aver rinnegato l'accordo firmato a margine del vertice NATO di Madrid alla fine di giugno.


Fonte europa express /  Analisi e Difesa

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