Per Bonus e Superbonus, il ricorso alle FAQ è continuo. Ma queste Frequenty Asked Questions (FAQ, appunto) hanno – una volta pubblicate, per solito anonime, anche solo sul sito del competente Ministero – un loro valore? Il Consiglio di Stato, sez. prima, adunanza dello scorso 16 giugno, ha detto (inaspettatamente) di si.
“Si tratta – dice la decisione dei supremi giudici ammnistrativi – di una serie di risposte alle domande che sono state poste (o potrebbero essere poste) più frequentemente dagli utilizzatori di un certo servizio. In tal modo viene data risposta pubblica, su un sito web, a interrogativi ricorrenti. Il ricorso alle FAQ – continua la decisione – evidentemente è normalmente da ricondurre a esigenze di trasparenza dell’attività della pubblica amministrazione e di economicità della medesima. Sotto questo secondo aspetto, il carattere ricorrente di taluni temi o interrogativi induce il titolare del sito a soddisfare in via preventiva le esigenze di chiarimento dei destinatari principali dell’attività”. “Non si può comunque dimenticare – prosegue il Consiglio di Stato – che le FAQ sono sconosciute all’ordinamento giuridico. Non sono pubblicate a conclusione di un procedimento predefinito dalla legge. È quindi da escludere che le risposte alle FAQ possano essere assimilate a una fonte del diritto, né primaria, né secondaria. Neppure possono essere considerate affini alle circolari, dal momento che non costituiscono un obbligo interno per gli organi amministrativi. In difetto dei necessari presupposti legali, esse non possono costituire neppure atti di interpretazione autentica. Tuttavia, non può essere sottovalutato – dice ancora il Consiglio di Stato – l’effetto che le risposte alle FAQ producono sui destinatari, a partire dall’affidamento nei confronti di chi (l’amministrazione) fornisce le risposte”. In definitiva, le risposte alle FAQ, pur nella loro atipicità, si pongono a metà strada tra le disposizioni di carattere normativo, per loro natura (almeno di regola) generali e astratte e inidonee quindi a prevedere ogni loro possibile applicazione concreta, e il singolo esercizio della funzione amministrativa da parte di una pubblica amministrazione.
“Essenziali criteri di affidamento del cittadino nella pubblica amministrazione richiedono tuttavia - conclude il supremo organo di giustizia amministrativa – di tenere conto dell’attività svolta dall’amministrazione stessa con la pubblicazione delle FAQ sul proprio sito istituzionale”.
Corrado Sforza Fogliani
Presidente Centro studi Confedilizia