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Grillo: Flussi migratori insostenibili

Sale sulla stessa onda emotiva della Lega e per non farsi scavalcare da Matteo Salvini spara a zero contro i clandestini «che stanno producendo flussi migratori insostenibili» e vanno «rispediti da dove venivano». Parole che vorrebbero mettere la sordina alle espulsioni ma che sul web producono l'effetto della nitroglicerina.

«Con l'Italia fuori dall'euro, le PMI italiane potranno tornare nuovamente competitive e l'occupazione in crescita e gli investitori stranieri finanzieranno comunque il nostro debito che sarà sostenibile e onorabile» mentre, afferma Grillo, «con l'euro il debito pubblico non potrà che continuare a crescere e gli interessi ad aumentare fino a quando lo Stato Sociale italiano non sarà completamente smantellato e diventerà un guscio vuoto. Un corpo spolpato dalla BCE».

«Fuori dall'euro c'è salvezza, ma il tempo è scaduto. Riprendiamoci la sovranità monetaria e usciamo dall'incubo del fallimento per default. Per non finire come la Grecia. Fuori dall'euro o default. Non ci sono alternative». Cosi Beppe Grillo sul suo blog dopo le polemiche di ieri per i suoi annunci proto-leghisti sugli immigrati.

Grillo chiede di uscire dal Trattato di Dublino, «perché l'Italia è diventata la sala d'aspetto, la portaerei dei disperati del mondo». Posizioni coerenti con la nuova collocazione dei Cinquestelle nell'emiciclo europeo.

E che suscitano subito la reazione del Pd. «Anche noi vogliamo una revisione del Trattato di Dublino - osserva Edoardo Patriaca - ma Grillo continua ad associare la parola “immigrati” alla parola “malattie”. E questo è da irresponsabili». E Renzi rincara la dose definendo «imbrazzante» la nota grillina.

«Gli interessi sul debito pubblico stanno ammazzando il Paese e smantellando lo Stato Sociale». «Il debito pubblico va ridenominato in una nuova moneta associata al valore della nostra economia. Pagheremo quindi meno interessi sul debito» ripete il leader M5s che al Circo Massimo ha annunciato l'intenzione di raccogliere le firme per proporre un referendum sull'uscita dell'euro.

Intanto in casa sua continua a fare la voce grossa,e  a soffocare qualsiasi forma di dissenso... diciamo un padre padrone che caccia via chiunque osi criticarlo: cartellino rosso ai 4 contestatori che al Circo Massimo occuparono il palco e presero la parola dunque. Per loro nel Movimento non ci sarà più posto pero fuori dal recinto grillino, il leader dà forza al suo radicalismo.

«È tempo di affrontare l'emigrazione come un problema da risolvere e non come un tabù - scrive sul suo blog Grillo - Isis sta producendo flussi migratori insostenibili, negli ultimi mesi sono arrivati in 100 mila, e in futuro con l'espandersi della guerra, la situazione peggiorerà;

Ebola sta penetrando in Europa, è solo questione di tempo perché in Italia ci siano i primi casi». E ancora: «Chi entra in Italia deve essere sottoposto a una visita medica obbligatoria all'ingresso per tutelare la sua salute e quella degli italiani che dovessero venirne a contatto».

Il clima interno è da caccia alla streghe. La diaspora, il fuoco amico, preoccupa molto Grillo. Anche perché le ferite ora sanguinano. La cacciata dei 4 di Occupy palco, esponenti dell'ala romana, seguono a quelle del sindaco di Comacchio e del consigliere regionale dell'Emilia-Romagna Andrea Defranceschi, entrambi vicini al primo cittadino di Parma Federico Pizzarotti.

«Ma cosa stiamo diventando. Davvero nel M5S è stato introdotto il reato di opinione senza che nessuno ci avvisasse?», si vede nella sua pagina Facebook il capogruppo al Comune di Parma Marco Bosi.

«Tutto questo - continua il consigliere grillino - per aver chiesto trasparenza sul sistema di votazione online, la stessa trasparenza che noi rivendichiamo come valore fondante».

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