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Strappo fra Salvini e Tosi

Si fa più profonda la frattura interna alla Lega, il giorno dopo lo strappo fra Matteo Salvini e Flavio Tosi con l'espulsione del sindaco di Verona dal dal Carroccio.

Luca Zaia preferisce smorzare i toni, pur dicendo di non temere la candidatura di Tosi in Veneto. "Ho assistito alle discussioni nell'ultimo consiglio federale e ne sono rimasto sinceramente stupito: adesso si gira pagina e l'unica cosa positiva è che la vicenda-Tosi sia chiarita, le acque che non sono più torbide", ha affermato il governatore. "Mettiamoci pancia a terra e lavoriamo per le regionali: abbiamo pronta una campagna elettorale innovativa e la presenteremo presto, perché, nel frattempo, io ho continuato a lavorare, invece di occuparmi delle beghe che sono come il sesso degli angeli", ha aggiunto. "Non sono assolutamente il capo della Lega; se uno vuole farlo si candida al congresso e si fa eleggere dai militanti. Non erano sicuramente questi i miei obiettivi e adesso ho ben altri problemi", ha proseguito Zaia, secondo il quale "al di là delle frasi di rito è ovvio che è un momento doloroso, perché siamo davanti ad un militante storico e ad un segretario che se ne va". In ogni caso, ha concluso commentando l'ipotesi di una candidatura di Tosi in Veneto, "ognuno fa quel che vuole: ma io non la temo".

Si chiarisce nel frattempo un altro aspetto della vicenda: sarà Giampaolo Dozzo il commissario della Liga Veneta dopo l'uscita di scena di Flavio Tosi dalla Lega decisa ieri da Matteo Salvini. Lo confermano fonti vicine al segretario federale, precisando che Salvini ha intenzione di non far decadere il direttivo veneto, non ritenendolo in discussione. Dozzo era già stato chiamato in causa durante l'ultimo consiglio federale come mediatore nel tentativo di conciliazione tra Salvini e Tosi.

Intanto emergono nuovi particolari dai sostenitori veneti del segretario federale sui retroscena della giornata convulsa. I fedelissimi di Salvini sapevano che già intorno alle 20 il segretario avrebbe dato l'annuncio della cacciata di Tosi ma poi si è preferito attendere per vedere se l'intervista concessa del sindaco ribelle a Lilli Gruber su La7 contenesse aperture soddisfacenti a ricomporre la querelle. Salvini, confidano fonti venete a lui vicine, aveva reagito con una risata ironica quando Tosi alle 12 di ieri aveva inviato una mail dettando le sue condizioni per la pace. Mail peraltro non indirizzata al segretario federale ma a uno dei "pontieri", si vocifera Giancarlo Giorgetti. Un testo che via Bellerio ha giudicato irricevibile poiché Tosi accettava di non presentare la sua lista a patto che facesse altrettanto il candidato governatore del Veneto Luca Zaia. In più il sindaco di Verona imponeva tra le condizioni la cancellazione del commissario Giampaolo Dozzo, nominato proprio da Salvini per gestire le elezioni regionali.

"Ora penserò al mio futuro. Questa è una brutta botta, anche psicologicamente. Questa rottura che ha creato e voluto Salvini, rifiutando anche una proposta formale di mediazione, rischia di danneggiare il centrodestra e favorire il centrosinistra. Ma questo Salvini probabilmente l'ha messo in conto", ha detto Flavio Tosi, sentito dal Tg2.

"Resto convinto che il motivo fosse altro. Secondo me Salvini voleva il controllo dittatoriale della Lega Nord, e di questo si assume la responsabilità", ha detto Flavio Tosi, in una conferenza stampa a Verona, sui motivi della sua cacciata dal Carroccio. "Visto che le decisioni le ha prese il segretario federale, la delusione sui comportamenti anche umani è nei confronti del segretario federale, cioè di Matteo Salvini", ha detto ancora Flavio Tosi.

"Ora non so che cosa farò. Mi prendo alcuni giorni per decidere. In questo momento non mi sento di fare annunci. Ci rivedremo forse sabato o lunedì", ha risposto Tosi nella conferenza stampa a Verona ai giornalisti che gli chiedevano le sue prossime mosse. Tosi ha quindi negato di aver parlato in queste ore con Alfano o Passera. "Chi conosce bene le cose - ha ribadito - sa che Passera da giorni ha detto che non sarà presente nelle regionali. E' un argomento inesistente".

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