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Non si fermano le polemiche in seguito alla nascita del figlio di Nichi Vendola. "Un benvenuto sincero dal profondo del cuore a Tobia che nasce a questo mondo. Ogni bambino che nasce porta con sé la speranza del mondo". Lo scrive in una nota Rocco Buttiglione, vicepresidente vicario dei deputati di Area popolare."Vorremmo fare gli auguri anche al suo papà ed alla sua mamma.

La sua mamma però - dice - non c'è. Non c'è almeno nella stampa, nelle televisioni, nei discorsi dei politici e dei commentatori.
C'è invece da qualche parte una donna che ha portato Tobia nel suo utero per nove mesi, lo ha sentito scalciare, ha ascoltato i primi battiti del suo cuore, lo ha cullato con i battiti del suo. Era il suo bambino o meglio non era il suo bambino fin dall'inizio perché era già stato comprato e venduto prima di essere concepito. Noi parliamo, con un eufemismo politicamente corretto, di utero in affitto". "In realtà non si prende in affitto un utero ma una donna, e si compra e si vende un bambino. Non importa molto se il prezzo viene pagato con del denaro o con le lusinghe di una ideologia. Il dolore, nel profondo, è egualmente acuto. C'è oggi nel mondo - conclude Buttiglione - una mamma senza il suo bambino. Ed un bambino senza la sua mamma".

 "Per soddisfare un suo desiderio il paladino dei poveri e degli oppressi è andato all'estero come un facoltoso signore, ha reso orfano della madre un bambino e ha eluso la Costituzione e le leggi della Repubblica. Ma non era un uomo di sinistra ?": se lo chiede Famiglia Cristiana, parlando del caso del figlio di Nichi Vendola in apertura del sito in un commento di Francesco Anfossi.

 Ieri ad andare all'attacco per la scelta di far nascere il bambino con la tecnica della maternità surrogata era stato il leader della Lega Matteo Salvini. "Vendola e compagno - attacca su twitter il leader della Lega Nord Matteo Salvini- sono diventati papà, affittando un utero di una donna californiana. Questo per me non è futuro, questo è disgustoso egoismo".

 

La Corte costituzionale dichiarando inammissibile la questione di legittimità costituzionale promossa dal Tribunale per i minorenni di Bologna - che era stato chiamato a riconoscere in Italia la sentenza con cui, nel 2004, negli Stati Uniti, era stata disposta l’adozione del figlio della compagna in una coppia di persone dello stesso sesso, entrambe cittadine americane - ha chiaramente evidenziato il vizio ideologico e il carattere strumentale dell'eccezione di costituzionalità del Tribunale per i minorenni di Bologna. È quanto dichiara l'avvocato Giancarlo Cerrelli, Segretario Nazionale dei Comitati SÌ alla Famiglia, nonché Consigliere Centrale dell'Unione Giuristi Cattolici Italiani.

Non è affatto da trascurare - afferma Cerrelli - che il presidente del Tribunale per i minorenni di Bologna, il dottor Giuseppe Spadaro, risulti tra i firmatari dell'appello a favore dell'inserimento della stepchild adoption nella legge sulle unioni civili, che alcuni giuristi hanno sottoscritto nei giorni scorsi.

È evidente sempre più come una parte della magistratura sia diventata l'ala marciante a favore della decostruzione delle basi antropologiche della nostra società.

Questa volta, però - sostiene Cerrelli - il furore ideologico non ha pagato ai giudici di Bologna, che hanno sbagliato fattispecie giuridica pur di interpretarla con lenti ideologiche.

Da questa vicenda - conclude Cerrelli - un importante monito viene dato anche al Senato che si appresta ad approvare, ad horas, le unioni civili, che facendo il verso al matrimonio, tradiscono palesemente il dettato costituzionale e la volontà degli italiani.

L'intesa di principio raggiunta ieri tra il segretario di Stato americano John Kerry e il ministro degli Esteri Serghiei Lavrov su un cessate il fuoco in Siria "è incoraggiante, un'iniezione di nuova speranza"ha detto il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni parlando con i giornalisti ad Ankara dove si trova in visita ufficiale. "Entro le 12 del 26 febbraio - ha precisato il ministro - saranno fatte una serie di verifiche" affinché poi possa entrare in vigore la cessazione delle ostilità.

"La Turchia e l'Arabia Saudita non sono intenzionate a fare interventi in Siria se non nel quadro di eventuali decisioni della coalizione"ha detto il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni parlando con i giornalisti ad Ankara . Decisioni, ha sottolineato il capo della diplomazia italiana, che "al momento non ci sono". "La coalizione e il gruppo di supporto alla Siria scommettono, finalmente, sul percorso diplomatico", ha aggiunto Gentiloni.

"La situazione in Siria è gravissima sul piano umanitario, molto difficile sul piano strategico. Tuttavia, per l'Italia è necessario unire le forze contro Daesh e credere nelle prospettive che il gruppo internazionale hanno aperto. Le premesse di intese che ci ha comunicato Kerry sono incoraggianti e da sostenere"ha detto il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni in una conferenza stampa ad Ankara con il collega turco Mevlut Cavusoglu."L'Italia è da sempre convinta che la soluzione diplomatica e l'apertura di un processo di transizione in Siria sia la via maestra da seguire" ha aggiunto

"Solo gli attacchi aerei contro il Daesh in Siria non bastano. Ci vuole una strategia insieme agli attacchi aerei, ci vuole uno sforzo di terra" ha detto il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu alla conferenza stampa con il ministro Paolo Gentiloni sottolineando l'idea di un intervento di terra con l'Arabia Saudita è "un'informazione sbagliata". "La Turchia da sola non agirà, ma neanche da sola con l'Arabia Saudita. Ci vuole una decisione tutti insieme".

"Siamo insieme con l'Italia nel ribadire la necessità di un cessate il fuoco e una transizione politica in Siria. Non abbiamo agende segrete"ha detto il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu alla conferenza stampa insieme con il ministro Paolo Gentiloni in visita ufficiale in Turchia.

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