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Silvio compie oggi la bellissima età di 80 anni... Silvio Berlusconi, inutile negarlo, è uno dei grandi protagonisti di questo secolo: in 20 anni di vita politica e, fin da giovane, imprenditoriale, ha cambiato il costume, il modo di fare televisione, il modo di creare pubblicità, ha creato un impero televisivo come canale 5, rete 4, Italia  uno, ha costruito palazzi cambiando il modo di fare palazzi a Milano, e ha fatto il Milan grande per i 30 anni in cui è stato il suo Presidente.

Per tanti Italiani, la maggioranza, è un grande politico; per i suoi avversari di sempre no, però è stato ed è ancora grande protagonista della politica italiana, anche se tanti lo danno per vinto.

È riuscito a diventare Premier nel 94 sconfiggendo il vecchio partito comunista, l’odierno partito democratico, e ha avuto tante di quelle udienze in tribunale durante il ventennio della sua vita politica veramente da Guiness!

Nel suo editoriale di oggi, l'ex direttore Eugenio Scalfari a 92 anni dedica una delle sue interminabili articoli al compleanno del leader di Forza Italia. "Oggi, 29 settembre, Silvio Berlusconi compie 80 anni. Dovrei fargli gli auguri e infatti glieli faccio anche se non ci parliamo più dal 1994, quando lui diventò Presidente del Consiglio, cioè da 22 anni". Scrive il Giornale:  Scalfari ripercorre i giorni in cui si conobbero nel 1979, quando insieme a Carlo Caracciolo trattarono la vendita di Rete 4 da parte di Mondadori a Berlusconi. "I contatti durarono a lungo - ricorda l'ex direttore -, l'affare Rete 4 fu concluso. Ci vedevamo spesso, prima che lui cominciò ad occuparsi di politica".

Così in occasione degli 80 anni di Silvio Berlusconi, Eugenio Scalfari ha fatto una sorta di mea culpa sui 20 anni che, riferisce il quotidiano il Giornale, l'hanno visto sulla barricata opposta a quella del Cavaliere. La ventennale "battaglia politica che si è svolta tra la Repubblica ed il suo partito".

Ed fu proprio la discesa in campo di Berlusconi che fece indossare a Scalfari divisa ed elmetto per la battaglia politica. Come sottolinea il quotidiano il Giornale: “Una lotta senza quartiere e con molti colpi bassi. Una guerra frutto però di un grande errore di fondo. Quello in cui caddero Scalfari e tutta la sinistra italiana: liquidare la candidatura del Cavaliere come un evento destinato a morire in fretta. Una parabola (discendente). Un fulmine che sarebbe stato presto sostituito da un (loro) arcobaleno”. Poi però le elezioni del 1994 le vinse lui. E governò per molti degli anni successivi.

Avversari politici e giornalisti avversi lo sottovalutarono con la classica supponenza di chi si ritiene superiore. Ora però Scalfari ammette l'errore. Sottolinea il quotidiano della famiglia Berlusconi:  "Berlusconi si presentò alle elezioni del ’94 ed io scrissi un altro articolo il 22 gennaio 1994 intitolato 'Scende in campo il ragazzo coccodè' preso da una celebre trasmissione di Renzo Arbore. Lì però sbagliai: non era affatto il ragazzo coccodè e ce lo ritrovammo sul gobbo per vent’anni e ancora non è finito"

Anche il Milan al gran completo ha rivolto un caloroso augurio al presidente Silvio Berlusconi con un video pubblicato sul sito del club rossonero. Prima il tecnico Vincenzo Montella, poi ad uno ad uno tutti i calciatori augurano buon compleanno al numero uno della società.

L'ultimo a prendere la parola è il capitano, Riccardo Montolivo: "Tanti auguri presidente per il suo 80° compleanno e un ringraziamento a nome mio, della squadra e di tutto il mondo Milan per aver reso questa squadra la più importante al mondo".

Su alcuni quotidiani sportivi appare una pubblicità, a cura del Milan, che recita così: "Le nostre vittorie, il nostro lavoro, il nostro grande Milan. Per tutto questo grazie per sempre. Tanti auguri presidente. Con amore, il tuo Milan".

Silvio Berlusconi nei giorni precedenti al suo compleanno dimostra la sua consueta imprevedibilità e velocità d'azione. Incontra dopo due anni Veronica Lario, la sua ex moglie. Organizza un viaggio a New York. Muove le sue pedine nella vicenda Vivendi, con un possibile incontro con Rupert Murdoch. Convoca d'urgenza Matteo Salvini e Giorgia Meloni e dopo averli incontrati ad Arcore, cerca di dare un'immagine di un centrodestra unito in vista del referendum, e pronto, in caso di sconfitta di Renzi, a proporre la propria 'ricetta' per una nuova legge elettorale senza però nessun impegno a sostenere nuovi governi che non passino dalle urne. Un progetto di non facile realizzazione ma che Silvio Berlusconi, Giorgia Meloni e Matteo Salvini tentano di portare a termine consapevoli che andare in ordine sparso li costringerebbe ad occupare un posto in secondo piano rispetto a Matteo Renzi e all'attivismo del Movimento Cinque Stelle. Ecco perchè i tre leader, alla vigilia degli 80 anni del Cavaliere, hanno deciso di incontrarsi per provare a riprendere il discorso da dove era stato interrotto. La riunione che si è tenuta nella residenza del leader di Forza Italia a Milano, a via Rovani, e non ad Arcore su esplicita richiesta del 'duo' Salvini-Meloni.

Già perchè la convinzione è che il leader del Pd voglia andare al voto il prima possibile indipendentemente dal responso delle urne il 4 dicembre ed è per questo che Fi-Lega e Fdi devono essere pronti. Per tenere uniti i 'cocci' nella nota messa nero su bianco dai tre leader è stata ribadita l'indisponibilità a sostenere un altro governo non eletto. Una condizione posta da Salvini e Meloni convinti che una parte di Fi così come i vertici Mediaset siano pronti a sostenere un nuovo esecutivo fino al 2018. Nessun appoggio dunque ma la disponibilità ad allargare il perimetro della coalizione. Un modo che consente soprattutto al Cavaliere di tenere aperto il dialogo con Stefano Parisi.  

Un modo per segnare comunque una differenza rispetto al passato quando i vertici si tenevano sempre a casa del Cavaliere, a villa San Martino oppure a palazzo Grazioli. I tre avrebbero deciso di rivedersi già la seconda settimana di ottobre per proseguire nel lavoro fatto fino ad ora e per organizzare anche appuntamenti insieme mano a mano che si entrerà nel vivo della campagna elettorale sul referendum. Se le condizioni dell'ex premier lo consentiranno da ottobre Berlusconi è pronto a tornare sulla scena. Ad Arcore arriveranno tutti i figli per il compleanno e poi, una volta ricevuta l'autorizzazione dei medici, il leader di Fi tornerà sulla scena politica. Raccontano infatti che la famiglia gli abbia quasi imposto di continuare a rimanere defilato dall'agone politico senza un via libera "clinico". Ecco perchè Berlusconi volerà venerdì in America a New York per sottoporsi ad una visita con un'equipe specializzata, pare la stessa che lo operò a Cleveland. L'intenzione è quella di un impegno serio proprio sulla campagna referendaria che avrà il suo apice nella conferenza programmatica a cui Berlusconi lavora e che si terrà nella seconda metà di novembre. Parallelamente il Cavaliere cercherà di compattare la coalizione proponendo un 'patto di programma' da presentare agli elettori in caso di sconfitta del premier.

“Auguri Fratellino. Ma che regalo ti posso fare per questi tuoi meravigliosi 80 anni? A uno come te, che ha avuto proprio tutto dalla vita, comprese grandi gioie e grandi dolori...” Scrive in una lettera a suo fratello Silvio, Paolo Berlusconi, pubblicata in prima pagina nel loro quotidiano il Giornale:  “Non ti manca nulla. Sei un uomo tra i più ricchi d'Italia. Sei un imprenditore vincente, che ha scritto pagine di storia in tutte le sfide che hai affrontato, dall'inventare un nuovo modo di fare urbanistica alla creazione della televisione commerciale nel nostro Paese, dal Milan alla politica. Sei il Presidente che ha vinto di più al mondo con una squadra di calcio, sei l'uomo politico che per vent'anni ha dato voce agli italiani che credono nella moderazione, nella solidarietà e nella libertà. Sei lo statista italiano più conosciuto nel mondo e da tutti i leader dei Paesi stranieri più considerato e stimato, l'unico che ha vissuto l'emozione di una standing ovation di molti minuti davanti al Congresso americano durante il Columbus Day. Hai cinque figli che ti adorano, dieci meravigliosi nipotini (l'ultima in arrivo tra qualche giorno), hai l'amore della tua compagna e di tanta, tantissima gente, soprattutto di coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerti e di toccare con mano la tua bontà, la tua imbarazzante generosità, il tuo senso di giustizia, la tua umanità. Hai un fisico ancora forte che è stato in grado di superare anche l'ultima battaglia. Il tuo cuore ha dovuto subire una dolorosa manutenzione straordinaria. E hai superato anche quella. Ma soprattutto sei ancora giovane dentro, sempre proteso a nuovi progetti, a nuove sfide. Come tutti i grandi uomini, anche tu hai avuto molti avversari, per lo più motivati da gelosie, invidie, contrapposizioni ideologiche, spesso bassi interessi personali. Te ne hanno fatte davvero di tutti i colori, ti hanno denigrato, calunniato, ti hanno umiliato condannandoti immotivatamente per un reato mai commesso e da cui sono fiducioso che tu possa essere presto scagionato, riottenendo quella onorabilità che comunque agli occhi della gente per bene non hai mai perso. Ricordati che i tuoi avversari vivono nella cronaca e non passeranno alla Storia. Tu sì, ci sei già dentro e a pieno titolo. Allora auguri, Silvio, spegni queste 80 candeline con la consapevolezza che hai vissuto una vita meravigliosa. E soprattutto che hai ancora tante bellissime pagine da scrivere. Con la tua indomabile volontà e con il tuo entusiasmo da ragazzino di ottant'anni. Ti voglio bene. Tuo fratello Paolo”.

E' morto a 93 anni l'ex presidente israeliano Shimon Peres. La morte dello statista premio Nobel per la pace nel 1994 e' stata riferita dalla radio militare, che ha interrotto la normale programmazione. L'emittente ha precisato che di prima mattina i medici dell'ospedale Tel Ha-Shomer di Tel Aviv terranno una conferenza stampa.

«L'eredità di Shimon Peres possa ispirare a perseguire sul sentiero della pace». Il Papa in un messaggio diffuso stamattina definisce lo statista israeliano un «uomo di pace e perseverante negli sforzi». L'auspicio è che la sua eredità sia stimolo agli uomini di buona volontà per «prodigarsi urgentemente per la pace». Bergoglio è rimasto molto colpito dalla morte di Peres che stimava ad apprezzava. Il presidente israeliano lo aveva accolto in Israele nel 2014, e nel giugno di quello stesso anno Peres aveva preso parte con il presidente palestinese Abu Mazen ad una celebrazione simbolica in Vaticano: una specie di preghiera comune per la concordia in Medio Oriente.  Il Papa, precisano al di là del Tevere, non sarà presente ai funerali di Shimon Peres venerdì prossimo come ha erroneamente sostenuto il quotidiano israeliano Haaretz

"Shimon Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha convocato per stamane una seduta di lutto del governo israeliano. In un comunicato, Netanyahu e la moglie esprimono ''profondo dolore per la morte di una persona cara alla Nazione intera, ed ex capo di Stato di Israele''.

La seduta di lutto del governo israeliano per la morte di Shimon Peres si e' aperta con un minuto di raccoglimento. "Questo e' il primo giorno di Israele senza Shimon Peres, uno dei nostri leader maggiori" ha osservato Netanyahu. "Insieme alla sicurezza di Israele Peres - ha aggiunto - non ha mai cessato di adoperarsi per la pace e di credere nella pace. La sua mano era sempre protesa per una rappacificazione storica con i nostri vicini. E anche se essa ritarderà lui ci ha insegnato a non farsi mai prendere dalla desolazione, ma anzi ad avere fiducia e a continuare ad agire".Peres, un grande del nostro tempo, un uomo di pace", ha scritto su Twitter il presidente del Consiglio Matteo Renzi.

'Nella sua vita e con le sue azioni mio padre ci ha lasciato in eredita' il domani', ha detto alla stampa il figlio di Shimon Peres, Chemi, incontrando la stampa nell'ospedale Tel Ha-Shomer di Tel Aviv. ''Ci ha ordinato di edificare il futuro di Israele con coraggio e saggezza, e di spianare sempre strade per un futuro di pace''.

Il presidente americano Barack Obama saluta l'ex presidente e premier israeliano Shimon Peres come un uomo di Stato il cui impegno per la sicurezza di Israele e la ricerca della pace "è stato radicato nella sua base morale inscalfibile e nel suo ottimismo instancabile". In un comunicato diffuso dalla Casa Bianca, Obama afferma che Peres guardava al futuro "guidato da una visione della dignità umana e di un progresso verso il quale lui sapeva che le persone di buona volontà avrebbero potuto avanzare insieme".

"Era un genio con un grande cuore che ha usato i suoi talenti per immaginare un futuro di riconciliazione e non di conflitto; di responsabilità sociale e non di rabbia e frustrazione; e una nazione, una regione e un mondo migliori grazie alla condivisione e alla cura, non divisi in due dalle illusioni di dominio permanente e verità perfetta": così Bill Clinton e la moglie Hillary hanno commentato la morte di Shimon Peres. Cordoglio é stato espresso anche dagli ex presidenti Bush padre e Bush figlio: "Alla famiglia Bush mancherà Shimon Peres e il suo garbo, la sua dignità e il suo ottimismo".

Peres era stato colpito due settimane fa da un ictus che lo aveva costretto al ricovero in ospedale. Dopo le prime cure i medici avevano parlato di una condizione critica ma stabile. Ieri d'improvviso il peggioramento delle condizioni di salute, seguite dall'arrivo in ospedale dei familiari e stanotte dalla morte.

Il decesso è avvenuto alle 2:15 ora locale (l'1:15 in Italia). 

La carriera politica dell'uomo, come riferiscono le agenzie, che a lungo è stato il più avversato di Israele e che solo in vecchiaia ha toccato record inauditi di popolarità iniziò di fatto nell'azienda agricola laburista di Ben Shemen, dove Shimon Perski (questo il nome che nel 1923 aveva ricevuto nella natia Polonia) cominciò a farsi le ossa. Il giovane era sveglio, e fu presto notato dagli emissari di David Ben Gurion, il futuro fondatore dello Stato. Mentre i suoi coetanei versavano il sangue nella guerra di indipendenza (1948-49), Peres era impegnato all'estero ad acquistare le armi per loro. Un incarico importante a livello nazionale, ma la macchia di "imboscato" gli restò addosso per mezzo secolo. A 30 anni, Peres era direttore generale del ministero della Difesa. Da quella posizione seguì la guerra nel Sinai del 1956, condotta da Tzahal assieme con inglesi e francesi. Con questi ultimi gettò allora le basi per la costruzione della centrale atomica di Dimona (Neghev). Da 'falco' laburista seguì Ben Gurion: prima all'opposizione e poi, nel 1967, nel governo di unità nazionale. Nella Guerra dei sei giorni avrebbe potuto essere ministro della Difesa: ma l'incarico fu affidato a Moshe Dayan. Sette anni dopo, a seguito della cruenta guerra del Kippur, Dayan e la premier Golda Meir furono defenestrati da proteste popolari. Per Peres, un nuovo appuntamento con la Storia. Ma qualcuno si ricordò che a Washington c'era il brillante ambasciatore Yitzhak Rabin, che acquisì così la leadership laburista.

Un grande icona icona internazionale della politica israeliana in questo secolo, Shimon Peres aveva dovuto misurarsi in precedenza con decenni di avversità. Sul suo capo pareva incombesse una maledizione degli Dei. Come nel supplizio di Tantalo, in numerose occasioni era stato in procinto di assumere la guida del Paese. Poi puntualmente un evento imprevedibile lo aveva invece respinto nel baratro.

Negli anni 1974-77 Peres (da ministro della Difesa) mal sopportò la premiership di Rabin, e gli procurò non pochi fastidi autorizzando le prime colonie ebraiche ideologiche in Cisgiordania. Nel 1977 Rabin scivolò su una buccia di banana: la rivelazione di un conto in banca in dollari lasciato improvvidamente attivo dalla moglie Lea negli Stati Uniti. Le dimissioni di Rabin gli aprirono un varco insperato: ma il 17 maggio 1977, a sorpresa, il leader della destra nazionalista Menachem Begin si aggiudicò le elezioni, dopo decenni di opposizione. Nelle piazze, il proletariato sefardita aizzato dalla retorica di Begin lo vituperava come 'figlio di madre araba'. Solo nel 1984 Peres avrebbe strappato la nomina di premier: ma a metà, in rotazione col conservatore Yitzhak Shamir (Likud). In quegli anni il 'falco' laburista stava infatti trasformandosi in 'colomba'. Nel 1992 Rabin riuscì a riportare i laburisti al potere e dietro le quinte Peres manovrò sapientemente per dar vita agli accordi di Oslo: la gloria andò però al suo rivale di partito, con cui spartì il premio Nobel per la pace. Nel novembre 1995 Peres e Rabin erano assieme ad una manifestazione per la pace a Tel Aviv. Dietro le quinte, c'era in agguato un terrorista ebreo: questi lasciò che Peres passasse indisturbato e poi abbatté a pistolettate Rabin. Ma ancora una volta la maledizione degli Dei era per lui in agguato. Nelle politiche del 1996 la vittoria di Peres era data per scontata: invece sul filo di lana prevalse il debuttante Benyamin Netanyahu (Likud).

Anche la carica di capo dello Stato fu difficile da raggiungere. In un primo tentativo gli fu infatti preferito il candidato del Likud, Moshe Katzav. Solo nel 2007, Peres divenne presidente e riconosciuto come icona di Israele nel mondo. Aveva iniziato la carriera aiutando i coloni: ma con gli accordi di Oslo era diventato il principale fautore di un accordo di pace con i palestinesi. La 'coabitazione' con il premier Netanyahu è stata per lui spesso motivo di cruccio, alla luce delle profonde divergenze. Ma in Israele era ormai diventato un punto di riferimento obbligato: non solo i capi di Stato, ma anche i leader religiosi, gli intellettuali, gli scienziati e gli artisti di passaggio da Gerusalemme non perdevano mai occasione per un incontro con lui da cui in genere emergevano ancora più colmi di considerazione per la sua figura. "Voglio - disse in una delle ultime interviste - che il nostro Paese si basi sì su radici storiche molto profonde, ma anche che sia proiettato verso il futuro, verso i successi della scienza". 

«Con Shimon Peres scompare uno degli uomini che più ha segnato la storia del ventesimo e del ventunesimo secolo. Del moderno Stato di Israele è stato uno dei padri fondatori, una delle figure che maggiormente ne ha plasmato la storia, l'identità e la visione». Lo ha detto la presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni.

«Ma globali, nel solco di quell'impegno - ha proseguito - sono stati il suo coraggio e il suo messaggio di fratellanza e amicizia tra i popoli. Un messaggio veicolato universalmente grazie a qualità e sensibilità fuori dal comune. La testimonianza tangibile dell'incisività del suo lavoro nelle parole e nelle testimonianze di cordoglio che stanno arrivando da tutto il mondo e che descrivono l'intero arco di una vita straordinaria, segnata da grandi incontri ma anche da grandi complessità, e giustamente premiata con il Nobel per la Pace».

«Nel giorno in cui molti fanno necessariamente riferimento alla sua figura di leader mondiale e al suo impegno per la pace fra i popoli, è giusto ricordare anche la sua maniera di intendere l'alto incarico di Presidente dello Stato di Israele. Essere Presidente, disse già al momento del suo insediamento nel più alto incarico dello Stato, significa essere il riferimento di un'intera società e impegnarsi nel difficile compito di ascoltare tutti, di rappresentare tutti, nessuno escluso».

«Un impegno sempre difficile, ma ancora più arduo se si tratta di rappresentare una società tanto complessa e ricca di idee e di umanità come è la società di Israele. Gli ebrei italiani e l'umanità intera piangono Shimon Peres: uomo di cultura, dialogo, coraggio, larga visione. Sia il suo insegnamento tramandato di generazione in generazione e il suo ricordo di benedizione per noi tutti». 

 

Torna l’appuntamento con “Maker Faire Rome – The European Edition”, dal 14 al 16 ottobre 2016 alla Fiera di Roma, con 6 padiglioni. 100mila mq totali per oltre 55mila mq di superficie espositiva coperta: quasi il triplo rispetto al 2015. Tra le centinaia di progetti sorprendenti, alcune anticipazioni assolute come: i primi “Wakeskate” magnetici al mondo; We-Lab, il laboratorio di analisi portatile; Ortuino, l’orto domestico intelligente a misura di bambino; il ristorante del Futuro e, tra le novità più importanti di questa edizione, il R.O.M.E. PRIZE da 100mila euro (lordi).

The European Edition è promossa dalla Camera di Commercio di Roma e organizzata dalla sua Azienda speciale Innova Camera. Un evento di portata internazionale che fa convergere sulla Capitale il meglio dell’innovazione da tutto il mondo. Settecento i progetti esposti, selezionati tra i 1.500 raccolti grazie alle diverse Call.

In programma anche centinaia tra conferenze, seminari e workshop formativi su temi cruciali e attualissimi come la domotica, droni e robotica, stampa 3D, industria 4.0, IoT – Internet delle cose, credito, tecnologia applicata ai mezzi di trasporto, cucina e musica. La Maker Faire Rome propone anche una serie di demo-workshop, ovvero corsi dimostrativi sull’applicazione della fabbricazione digitale per le attività artigianali. L’obiettivo è quello di indurre gli artigiani a intraprendere percorsi di innovazione, sia di processo che di prodotto, sfruttando le opportunità di crescita derivanti dalle nuove tecnologie digitali. Nello specifico, verranno illustrate le nuove metodologie digitali per la lavorazione dei materiali (metalli e leghe, legno e oreficeria) e la loro integrazione con le tecniche tradizionali proprie del lavoro artigiano.

 

Per i visitatori Maker Faire Rome è l’unica occasione di interagire – in anteprima – con le innovazioni che cambieranno in meglio la nostra vita mentre per maker, imprenditori (o aspiranti tali) e artigiani digitali è il momento per confrontarsi con realtà internazionali affermate, che hanno scelto l’evento come piattaforma di lancio per i loro prodotti e le loro innovazioni.

La Maker Faire Rome è la celebrazione dell’impegno di chi “ci prova” in tutti i campi, con la convinzione che l’innovazione è, prima di tutto, un grande sforzo collettivo di sperimentazione e di costruzione del futuro. La manifestazione vuole dare visibilità all’energia di chi intraprende, grazie alla sua creatività, un proprio percorso imprenditoriale e che vuole condividere il risultato dei propri  sforzi.

I curatori della manifestazione sono, ormai da 4 anni,  Massimo Banzi, co-founder di Arduino  e Riccardo Luna - Digital Champion Italiano - con l’ausilio di Alessandro Ranellucci, coordinatore esecutivo dei contenuti e un team di coordinatori di area: Stefano Micelli, autore di “Futuro Artigiano” e Professore della Ca’ Foscari di Venezia con Luca De Pietro, docente di Innovazione digitale all’Università di Padova, per il New Manufacturing, Fabio D’Agnano direttore del Master in Architettura Digitale dell’Università IUAV di Venezia per Scuole, Centri di Ricerca e Università, Paolo Mirabelli per l’Area Droni, Sara Roversi, co-founder di You Can Group e Future Food Institute per l’Area Food e Chiara Russo, co-founder di Codemotion, per l’Area Kids.

La città di Roma si conferma, per il quarto anno consecutivo, come centro propulsivo, a livello europeo, di nuove idee, contenuti e modelli economici: oltre 400 i progetti selezionati tra gli oltre 1.200 presentati alla sola Call for Makers da oltre 65 Paesi fra i quali Germania, Spagna e Grecia ma anche Regno Unito, Turchia, Cina e Stati Uniti, Singapore, Emirati Arabi, Taiwan.

Alla Maker Faire Rome si può “toccare con mano” come il lavoro e la forza delle idee siano capaci di generare nuovi modelli produttivi fondati su varietà e personalizzazione dei prodotti. Un esempio concreto sono i 50 progetti provenienti della Call for New Manufacturing che uniscono saperi artigianali e nuove tecnologie proprie del nostro tessuto manifatturiero più all’avanguardia.

Le nuove generazioni guardano al futuro attraverso la Maker Faire Rome. Lo conferma la grande partecipazione di Università, Centri di ricerca e scuole attraverso le relative Call.

In un’apposita area dedicata della Fiera sono presenti, assieme al CNR, tutte le università pubbliche romane (Sapienza, Roma Tre, Tor Vergata) e le più importanti università italiane (i Politecnici di Milano e di Torino, gli Atenei di Firenze, Napoli, Siena e Trento, solo per citarne alcuni) e anche l’Università di Pechino e l’Università di Coburgo. Un totale di 40 tra Università e Centri di ricerca italiani e stranieri.

56 le scuole selezionate per esporre alla Maker Faire Rome (40 istituti secondari e ITS italiani e 15 provenienti dai Paesi UE), quasi il doppio rispetto al 2015. Le scuole sono state scelte tra le 186 candidate che hanno partecipato con ben 285 progetti alla Call for Schools, realizzata in collaborazione con il Miur.  

Quest’anno è stata lanciata, per la prima volta, la “Call for Big Bang Projects” rivolta a maker, artisti e visionari con l’intento di costruire la manifestazione, oltre che nei contenuti, anche nelle sue attrazioni più importanti. Su oltre 100 progetti pervenuti dall’Italia e dall’estero ne sono stati selezionati 15 in grado d’incantare i visitatori come: la parete interattiva di 10 metri che reagisce al tocco; una pista di 200 mq per i gokart integrati con la Realtà Virtuale, rivolta a un pubblico di giovanissimi; una caccia al tesoro per risolvere un delitto con la tecnologia dell’IoT - Internet delle cose.

Si inizia la mattina di venerdì 14 ottobre con l’Educational Day e l’Opening Conference. A oggi, per l’Educational Day, la mattinata gratuita dedicata alle scolaresche dalle 9 alle 13, si sono già registrati da tutt’Italia oltre 15mila studenti di scuole elementari, medie e superiori. Si prosegue, dalle 10,30 anche in live streaming, con l’Opening Conference – The Future of Everything. Il pomeriggio, dalle 14, “Maker Faire Rome The European Edition” si apre al grande pubblico fino a domenica 16 ottobre. Da segnalare, sabato 15 ottobre, la cerimonia di premiazione del R.O.M.E. Prize, il premio da 100mila euro lordi che andrà al miglior progetto maker europeo con il più alto impatto sociale. Il R.O.M.E. Prize è una novità assoluta, tra le Maker Faire, a livello mondiale.

Internet delle cose, Education, Digital Fabrication, Innovazione Open Source, Robot, New Manufacturing, Wellness & Healthcare: ecco alcuni dei temi offerti dall’evento.  

Per un’esperienza di visita soddisfacente, ogni padiglione è stato pensato con un leitmotiv:

Move: dedicato ai droni volanti, acquatici e terrestri, ma anche ai mezzi di trasporto dalle biciclette alle soluzioni innovative per la mobilità urbana, e poi i robot e in generale la tecnologia animata; ospita due grandi voliere e una vasca d’acqua.

Life: dedicato alla vita in tutte le sue forme, da quella umana con decine di progetti dedicati alla salute, alla qualità della vita e alla disabilità, a quella animale fino a quella vegetale con una vasta area di progetti di agricoltura e giardinaggio; infine una importante zona dedicata all’alimentazione.

Interaction: dedicato all’elettronica, alla domotica, ai giochi, alle invenzioni interattive, ma anche a scienza, wearable, arte e musica

Fabrication: dedicato al futuro della manifattura, con artigiani innovativi, bracci robotici per l’industria, stampanti 3D, macchinari di digital fabrication, progetti di riciclo e riuso.

Young makers: dedicato alle scuole e ai maker under 20; contiene inoltre tutte le attività kids, ovvero decine di workshop rivolti ai più piccoli.

Universities: le università italiane e internazionali che portano i progetti di ricerca e quelli dei propri studenti.

 L’attesissima AREA KIDS di ben 8mila mq coinvolgerà bambini e ragazzi dai 4 ai 15 anni in un denso programma di attività interattive: laboratori tecnologici, tour guidati e isole didattiche dedicate a: elettronica, making, robotica e coding. Nel corso dei tre giorni, si alterneranno anche dimostrazioni e spettacoli scientifici. Inoltre, saranno attivi veri e propri FabLab4kids, nei quali i piccoli apprendisti maker potranno trasformare le loro idee in prototipi funzionanti come: realizzare un braccio bionico, far funzionare un sensore, inventare il proprio gioco da tavolo, programmare un videogame ma anche divertirsi con il cibo grazie a 10 kids lab interamente dedicati al food. Nel padiglione kids ci sarà anche il gioco interattivo di Ferrovie dello Stato Italiane “Sfreccia 1000” lo smart game ideato per avvicinare i giovani ai temi della sostenibilità ambientale, ma anche alta velocità, tecnologie e sicurezza del Frecciarossa 1000, il nuovo convoglio di Trenitalia progettato e costruito per toccare la velocità massima di 400 km/h e quella commerciale di 360 km/h. In ogni angolo del padiglione Kids i ragazzi saranno protagonisti del cambiamento e creatori di innovazione.

L’area, dedicata a tutte le novità del mondo dei droni, quest’anno raddoppia con ben due voliere che consentiranno lo svolgimento simultaneo di diverse attività. Nella più grande, ben 800 mq al chiuso e tra le voliere più grandi al mondo, l’associazione di piloti di droni da corsa “FPV Racing Club” svolgerà dimostrazioni di volo acrobatico con droni autoprodotti e pilotati con l’ausilio di occhiali per l’FPV (Front Person View) che consentono di guardare ciò che la telecamera a bordo del drone stesso inquadra. Nella voliera grande sarà presente il gruppo di Facebook più grande d’Italia: (9.200 iscritti) che presenterà esibizioni e coreografie, tentando anche il record mondiale di 32 particolari droni fermi in aria contemporaneamente. La voliera più piccola, invece, sarà dedicata al battesimo del volo. Anche il pubblico potrà far volare i propri droni. Gli appassionati, inoltre, potranno assistere a mini - conferenze con professionisti del settore in ambito legale, sicurezza e utilizzo professionale.

Abbiamo spesso la sensazione che le grandi trasformazioni legate a Industria 4.0 siano l’esito degli sforzi di poche grandi imprese high tech. In realtà – come spesso afferma Stefano Micelli - molte delle tecnologie della nuova manifattura sono oggi al centro di una sperimentazione promossa da una fitta rete di innovatori che stanno promuovendo dal basso una trasformazione del modo di produrre e di fare impresa. Ciò che rende interessanti molti casi selezionati nell’ambito della MFR16 è che questa sperimentazione bottom up si salda a una cultura del progetto e a un saper fare di matrice artigianale. Il risultato è un percorso di innovazione che rilancia un modo di fare impresa incentrato sulla produzione di varietà e sul potenziale di personalizzazione offerto dalle nuove tecnologie. La sezione dedicata alla New Manufacturing, realizzata con la collaborazione delle associazioni di categoria Cna e Confartigianato, propone una serie di aziende già oggi avviate su questo percorso, in grado di stupire non solo per la propria creatività ma anche per la capacità di rispondere al mercato.

Maker Faire Rome offrirà al pubblico eventi, conferenze, laboratori e workshop tutti dedicati al mondo del cibo. Ci sarà anche “OffiCucina”, spazio ibrido tra una cucina e un’officina, in cui saranno organizzati showcase a ciclo continuo con il coinvolgimento di 15 talenti internazionali. L’area food sarà animata da serre, robotica, cibi del futuro, alghe, sensori, stampanti 3D, nuovi utensili e inconsueti oggetti di design. Elementi che contamineranno la Maker Faire dando vita, tra innovazione e tradizione, a vere e proprie collisioni tra tecnologia e alimenti. I visitatori dal palato più curioso potranno assaggiare il cibo del futuro cucinato in modo alternativo e rivoluzionario al “Food Tech Jungle”, il ristorante del futuro.

Il R.O.M.E. Prize è la grande novità dell’edizione 2016 della Maker Faire Rome – The European Edition. Una giuria d’eccezione, presieduta da Neil Gershenfeld (professore americano del MIT, Massachusetts Institute of Technology e fondatore del Centre For Bit&Atoms), Bruce Sterling (famoso autore di fantascienza e saggista) e Simona Maschi (cofondatrice e direttore dell’Istituto di Copenaghen di Interaction Design) selezionerà, tra una rosa di dieci finalisti, il miglior progetto maker che si aggiudicherà il premio da 100mila euro lordi  messo a disposizione dagli sponsor.

A guidare i giurati nella loro scelta saranno due criteri di valutazione: l’impatto sociale del progetto (in termini di diffusione ed efficacia sul maggior numero di persone) e la sua sostenibilità economica (possibilità concreta di affermarsi e svilupparsi sul mercato).

Il percorso dei visitatori attraverso la “Maker Faire Rome – The European Edition” sarà ulteriormente arricchito dalla presenza di attrazioni di grande impatto visivo ed emotiion Watly, il primo computer termodinamico al mondo, in grado, attraverso l’energia solare, di purificare l’acqua contaminata fornendo, al tempo stesso, energia e connettività.

·         R1 “Your Personal Humanoid”, il primo robot specificamente pensato per operare in ambienti domestici e professionali, realizzato dall’IIT - Istituto Italiano di Tecnologia. R1 è composto per il 50% in plastica, ed è una delle caratteristiche che nei prossimi anni potrà permettere di produrlo a livello industriale con costi accessibili. Inoltre, R1 è unico in due aspetti: nell’essere stato progettato per essere piacevole e sicuro nell’interazione con l’uomo, e nell’essere dotato di un’Intelligenza Artificiale (IA) che si sviluppa in maniera funzionale al suo corpo umanoide, in linea con gli ultimi risultati delle neuroscienze. R1 ha, per esempio, il senso del tatto grazie alla pelle artificiale che gli ricopre le mani e gli avambracci.  

·         Il simulatore di plancia della fregata multiruolo “Carlo Bergamini” e il bus tecnologico “Centro Mobile Informativo” della Marina Militare. Il simulatore di Plancia è costituito da tre monitor e una poltrona comando dalla quale si può provare a manovrare la fregata “Carlo Bergamini”. Il Centro Mobile Informativo è allestito con sette monitor e una postazione a forma piramidale in grado di proiettare ologrammi che riproducono mezzi attualmente impiegati dalla Marina Militare.

L’area Maker Music sarà presente anche quest’anno con una proposta di artisti scelti tra i più rappresentativi della nuova scena musicale italiana e maker dedicati a progetti musicali che hanno saputo suscitare l’interesse di sponsor e addetti ai lavori internazionali. Artisti e maker si alterneranno sul palco nelle due giornate di sabato 15 e domenica 16 per sorprendere con le loro performance tanto il pubblico più inesperto quanto quello dei musicofili più attenti.

L’incredibile “Maker Faire Rome The European Edition” è resa possibile grazie alla collaborazione con la Regione Lazio che, oltre a sostenere finanziariamente l’evento, sarà presente con un suo spazio espositivo (il CLUSTER FLUX) dove saranno organizzate una serie di iniziative per illustrare le attività dei FabLab e degli incubatori/acceleratori d’impresa del Lazio e le azioni della Regione in materia di internazionalizzazione delle imprese e sostegno allo sviluppo della nuova Industria 4.0. Con lo spazio “Make Your Job; dalla tua idea alla tua impresa” è presente anche Italia Lavoro, di recente entrata in Anpal, la nuova Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro. Quest’anno Italia Lavoro e altri partner, tra cui Ferrovie dello Stato Italiane che è official carrier dell’evento, presenteranno le iniziative dedicate al mondo del lavoro e Maker Faire Rome – The European Edition ospiterà progetti per l’auto-imprenditorialità, l’alternanza scuola lavoro, lo sviluppo del sistema duale e la creazione di contatti diretti tra aziende e candidati per vere e proprie opportunità di lavoro. Tra i partner di Maker Faire Rome anche SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori, che sostiene l’evento.

Fondamentale l’apporto dei main sponsor: Intel che anche quest’anno conferma il proprio impegno a sostegno della community dei maker, giocando un ruolo di primo piano all’interno della Maker Faire e supportando l’evento, DWS ed Eni. Importantissimo anche il supporto garantito da tutti gli altri sponsor, in particolare dai Gold: Artigiancassa, Unidata, che conferma la sua presenza per il quarto anno e presenta LoRa, un nuovo standard per l’IoT e TIM che è presente anche quest’anno come Gold Sponsor a “Maker Faire European Edition 2016”, confermando la leadership nell’innovazione e nell’abilitazione della vita digitale del Paese anche grazie alla realizzazione delle infrastrutture di rete ultrabroadband e alla diffusione dei servizi innovativi di ultima generazione.

Tutti i partner di Maker Faire Rome – The European Edition hanno sposato la logica dell’interazione con pubblico e addetti ai lavori per offrire esperienze indimenticabili e moltiplicare l’offerta di contenuti fruibili da un pubblico variegato, composto anche da imprenditori e investitori.

Con alcuni sponsor sono stati avviati progetti che si sono svolti nell’arco di 6 mesi come, ad esempio, l’Intel FabLab Tour; il percorso ReNEWables sulle energie rinnovabili realizzato insieme con Eni sui temi dell’harvesting energetico a partire dai nuovi pannelli fotovoltaici organici e dei concentratori solari luminescenti sviluppati da Eni. Eni è da sempre attenta all’innovazione tecnologica e negli ultimi anni ha rafforzato in modo esponenziale il suo sguardo al futuro dell’energia anche grazie alla collaborazione con il mondo dei “makers”, muovendosi tra virtual reality, stampa 3D, software, app developing e Internet of Things. In Maker Faire Rome Eni ha trovato un partner autorevole con cui confrontarsi su questi temi, aprendo il proprio know how tecnologico anche verso l’esterno. E poi il progetto “Fabbrica 4.0: business your idea” con 

DWSla prima installazione di smart manufacturing economicamente accessibile che si avvale della stampa 3D; le soluzioni per agevolare l’accesso al credito delle imprese artigiane, messe a punto da Artigiancassa e dal Gruppo BNP Paribas; il concorso d’idee #Maketocare lanciato con Sanofi Genzyme con l’obiettivo di favorire nuove soluzioni per migliorare la qualità di vita di chi deve fare i conti con la disabilità; il concorso Start-Up Contest, organizzato insieme con Digi-Key che mette in palio 75mila euro (50mila in contanti e 25mila in servizi) per le start-up IoT – Internet delle cose che hanno partecipato alla Call for Makers.

 L’edizione 2016, nel complesso, fa registrare 65 aziende/sponsor, provenienti, oltre che dall’Italia, dagli Stati Uniti e da numerosi Paesi europei e non (Austria, Francia, Germania, Olanda, Portogallo, Repubblica Ceca, Spagna e anche dalla Svizzera e Israele).

Si ringraziano ROMA CAPITALE, Ferrovie dello Stato Italiane e ADR - Aeroporti di Roma per il supporto e per la collaborazione nella comunicazione della manifestazione.

 

Da menzionare, infine, le partnership con la Festa del Cinema e Romaeuropa Festival con i quali si è instaurato un rapporto che trova il suo fondamento nella comune missione di promuovere l’innovazione, la creatività e l’arte in quanto occasione di sviluppo.

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