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Inaugurata "La Bottega dei Vàgeri"

Domenica 13 ottobre 2019 presso la Galleria d'arte "La Bottega dei Vàgeri" via Aurelia Nord 112/B Viareggio è stata inaugurata la mostra dal titolo "Ritorni..."
La Galleria dei Vàgeri scioglie le proprie vele e affronta nuovamente il mare dell'arte, della cultura e naturalmente della pittura. E lo fa con un'operazione, come sempre, oltre che artistica, anche di grande spessore culturale, sintetizzata in modo perfetto all'interno del breve e semplice, quanto evocativo,  titolo.
"Ritorni..." è dunque una mostra collettiva che rappresenta, al contempo, un'operazione culturale ed  artistica che ha la forza di chi possiede un duplice sguardo nell'arte: nella sua contemporaneità e nella tradizionale concezione che la galleria ha sempre portato avanti.
Un effetto artistico che si dipana e si accresce attraverso una serie di luci, colori, ombre, dando vita a un chiaroscuro che prende corpo attraverso le figure e le linee delle opere.
Opere di artisti, alcuni dei quali hanno la capacità di farci comprendere il loro punto di vista sul mondo, mentre altri più intimisti, gli interrogativi, le passioni, le gioie, le inquietudini e i turbamenti insiti nelle loro creazioni d'arte.
Ed è dall'insieme di queste opere - con effetti artistici a volte contrastanti, con l'alternanza anche di elementi contrapposti – che riusciamo però alla fine ad avere una chiara sintesi delle passioni, del calore e delle emozioni che dalle opere si riversano sui visitatori e che sono la linfa vitale di cui si nutre giornalmente la Galleria dei Vàgeri.
"Ritorni..." da un lato propone una serie di artisti che  nel corso dei decenni trascorsi hanno esposto e donato alla Galleria la loro arte e la loro cultura, arricchendola di significati pittorici ed umani e riuscendo, ognuno di loro, ad apportare un proprio peculiare mattone che si aggiunge ad altri per dare forma e stabilità alla grande casa della Bottega dei Vàgeri: la più antica galleria d'arte italiana.
E, allora, come non iniziare con colui che fu, ed è, l'ispiratore artistico della Galleria che rende omaggio a quei vàgeri di cui lui fu il cantore pittorico e letterario per eccellenza, nonché ideatore? In mostra a dare prestigio e lustro alla mostra ci sarà allora un Lorenzo Viani testimone del Primo conflitto mondiale e che riproponiamo con grande orgoglio.
"Ritorni..." dicevamo e chi meglio di Renato Santini che a soli 22 anni debuttò con la sua prima mostra personale proprio ad inaugurare il glorioso percorso della galleria nel 1942, può essere il secondo anfitrione di questa collettiva?
Ma "Ritorni..." non è semplicemente pittori ben presenti nell'animo artistico della città e non solo. Vi sono anche pittori ormai dimenticati - in una società che ha perso il senso della memoria storica e delle proprie radici - malgrado un loro indiscutibile apporto e valore artistico; ad iniziare da Cristoforo Mercati, in arte Krimer, fondatore della Galleria dei Vàgeri in un periodo storico difficilissimo, in piena Seconda guerra mondiale scommettendo sull'arte, umanissima e stupenda attività umana, in contrapposizione alla brutalità inumana della guerra, e riprendendone poi il cammino nel 1955.
Un cammino in cui la ricerca del talento nei giovani pittori e nella valorizzazione di quelli già affermati è sempre stato un suo faro di riferimento.
Inoltre, la Bottega è stata ed aspira nuovamente ad esserlo, un cenacolo di artisti nelle diverse accezioni; si pensi ad esempio a Elpidio Jenco o Enrico Pea, solo per citarne un paio fra i più conosciuti, frequentatori e collaboratori di Krimer nella sua visionaria e concretissima realtà della Galleria. Quindi, non solo una galleria d'arte, ma un vero e proprio cenacolo culturale nel quale le arti concorrevano a rendere più bella, e perchè no, migliore la realtà.
Punto di vista ripreso, fin dal 1975, dal successore di Krimer e attuale Presidente della Bottega dei Vàgeri, il maestro Flavio Del Pistoia. In Del Pistoia Krimer aveva colto, fin dai suoi anni giovanili, talento, unicità e una capacità di lettura straordinaria nella profondità chiaroscurale dei suoi sentimenti e dei valori oscillanti, e spesso ambigui, della società. Un'accurata tessitura pittorica che, attraverso le sue tele, emergeva - ed emerge - dal suo mondo interiore proprio come le sue figure che sciamano fuori dalle profondità del suo essere artista e uomo. Un artista unico in quel suo genere così complesso, in cui luce e ombra si mescolano in una chiave onirica e surreale che sfocia in un'intensa fame d'amore che ci tormenta tutti.
Dopo Krimer e Del Pistoia, un doveroso omaggio merita Duilia Galloni, artista talentuosa, da molti anni scomparsa, che la Bottega dei Vàgeri ripropone in questa mostra esponendo una parte delle sue opere per recuperare quello spirito d'artista libera e capace di dare colore e forma, in modo originale e personale, alla realtà del suo tempo attraverso l'espressione della sua pittura. Un'artista che molto ha donato attraverso la sua attività artistica e che i Vàgeri sono intenzionati a riproporre per farla conoscere anche alle giovani generazioni di artisti e amanti del bello.
Insieme a lei un altro antico artista della Bottega: Giacomo Giacomelli che, con la forza della sua pittura e della sua tecnica, ci fa entrare in un mondo fatto di colore, forme in un immaginario del tutto privato che appartiene all'artista ma del quale tutti noi possiamo goderne le emozioni e le sensazioni.
Lo sguardo di "Ritorni..." prosegue con Vinicio Berti, pittore che con la sua arte fece anche azione di militanza politica e sociale, con uno sguardo attento al mondo che lo circondava e che gran parte del quale è ancora oggi presente, pulsante e, come allora, dolente.
Ugualmente importanti sono le presenze in mostra di altri lontani pittori amici dei Vàgeri: Giovanni Pelliccia, storico pittore della Galleria che torna ad essere esposto nelle nostre sale o quella di Luca Alinari con opere di grande rilievo; di Giuseppe Martinelli; Sergio Scatizzi: oppure Alfredo Catarsini, pittore quasi autodidatta che ebbe in Lorenzo Viani una guida spirituale; Giuseppe Banchieri artista dimenticato ma di grande spessore aderente al realismo esistenziale e partecipante fra gli anni '50 e '70 alle più importanti manifestazioni internazionali,  come la Biennale di Venezia e, ultimi, ma non ultimi ovviamente, Ernesto Altemura e Brunello Baldi a completare una bella e gloriosa fetta della nostra storia.
La Galleria, da sempre, è stata fucina di formazione, affermazione e riconoscimento di nuove realtà pittoriche che approdano nelle sale di Via Aurelia Nord per rinverdire e proseguire il cammino innovativo della Galleria. A tal fine, per il ragionamento sviluppato all'inizio, in questa collettiva figurano anche i nomi di pittori che non fanno parte della storia dei Vàgeri, nemmeno in anni più recenti, come gli artisti Piero Cantagalli e Renato Gérard, le cui opere in esposizione rappresentano spaccati del modo di concepire e interpretare la loro arte pittorica.
Ma la Bottega dei Vàgeri è arte e non solo pittura e per questo propone anche la scultura, con le ceramiche dello storico collaboratore della Galleria l'artista Piergiorgio Pistelli e una inedita e prestigiosa presenza della scultrice statunitense Anna Chromy con una sua opera inedita in bronzo.
Doveroso aggiungere che la Bottega dei Vàgeri è sempre stata animata da uno spirito di innovazione che ha caratterizzato le sue mostre e così in questa esposizione si avrà la presenza della scultura con l'acciaio inossidabile. Una nuova frontiera dell'arte e della scultura e che grazie allo sponsor della Galleria, la Costruzioni Tecniche Nazionali (C.T.N.) - che è azienda leader nel settore dell'acciaio - i visitatori di "Ritorni..." potrenno entrare in contatto anche con questa forma di arte.
Infine, ultimi ma solo in ordine di apparizione, tre importanti artisti della nuova Galleria. Presenze costanti fin dalla riapertura con la prima mostra collettiva del 5 febbraio scorso: Giuliana Pardini con la sua arte che nasce dal profondo della sua interiore sensibilità artistica e di donna; Angelo Dionigi Fornaciari con la sua sperimentazione di forme e colori e Lisandro Ramacciotti con le "sue" donne capaci di suscitare emozioni in chiunque le osservi.
Va sottolineato che la Galleria d'Arte viareggina non ha mai vissuto con lo sguardo rivolto verso il passato. Quando lo ha fatto, come in questa occasione, ha sempre avuto la capacità di attingere risorse e forza da quel passato glorioso per guardare in avanti. Volgere lo sguardo al passato per meglio capire e interagire con il futuro. Ed è proprio questo il senso di "Ritorni...": volgere un poco lo sguardo al nostro trascorso, alle nostre radici per ricordarle, rivificarle ed attingere alla nostra esperienza per proporre nuovi talenti e un'attenta e costante ricerca di ciò che oggi esiste e di quanto potrà esistere in futuro.
Non a caso questo è uno dei tanti compiti dell'arte e degli artisti.
Per questo il 2020, fornendo un'anticipazione, sarà un anno speciale per la Galleria, un anno di nuove sperimentazioni, nuove proposte culturali ed artistiche che confermeranno la naturale vocazione della Galleria come centro internazionale di arte e cultura.
"Ritorni..." è tutto questo e molto di più, ma quel "molto di più" lo lasciamo scoprire a tutti voi che visiterete la mostra e sfoglierete il suo catalogo.

Gli artisti presenti sono: Ernesto Altemura, Luca Alinari, Brunello Baldi, Sergio Banchieri, Sergio Baroni, Vinicio Berti, Piero Cantagalli, Robert Carrol, Alfredo Catarsini, Anna Chromy, Flavio Del Pistoia, Angelo Dionigi Fornaciari, Duilia Galloni, Renato Gérard, Giacomo Giacomelli, Krimer, Fausto Maria Liberatore, Giuseppe Martinelli, Giuliana Pardini, Giuovanni Pelliccia, Piergiorgio Pistelli, Lisandro Ramacciotti, Renato Santini, Sergio Scatizzi e Lorenzo Viani.

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