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veduta cattedrale

 

«La nostra attenzione è orientata sulla Chiesa Cattedrale, restituita al culto dopo parziali restauri. Ne gioiamo, ma questo deve aiutarci a non cadere nell’errore di considerare sufficiente avere un tempio materiale: ciò che conta è mettersi per strada, alla maniera di Cristo».

Con un appello alla solidarietà ed all’impegno, suonato come traccia di un’azione pastorale orientata alla cura degli ultimi, alla tutela della persona e della dignità umana, all’abbraccio con Gesù nei luoghi di sofferenza, monsignor Nunzio Galantino ha consegnato alla storia la riapertura al culto della Cattedrale cassanese, giunta in coda alla parziale conclusione dei lavori di consolidamento e adeguamento liturgico che la interessano dal febbraio del 2011.

Il Presule ha offerto la sua riflessione durante la santa messa concelebrata insieme ai suoi ultimi tre predecessori sul soglio episcopale cassanese: monsignor Vincenzo Bertolone, oggi arcivescovo di Catanzaro; monsignor Domenico Graziani, attuale arcivescovo di Crotone, e monsignor Andrea Mugione, arcivescovo di Benevento.

graziani-mugione-bertolone

 

Davanti al clero diocesano, alle autorità civili e militari ed a migliaia di fedeli, il vescovo della Diocesi di Cassano all’Jonio ha prima accolto le icone del Santissimo Crocifisso e di Maria Santissima Addolorata, sin qui provvisoriamente ospitate nella chiesa di sant’Agostino. Quindi la celebrazione litugrgica, durante la quale ha avuto luogo la dedicazione dell’edificio sacro alla Natività della Beata Vergine Maria del Lauro. Suggello della cerimonia che ha segnato la restituzione alla comunità diocesana della sua casa di fede e di preghiera, negli ultimi due anni oggetto di interventi divenuti necessari poiché le infiltrazioni delle acque piovane avevano danneggiato gli affreschi presenti sulle pareti e sfaldato buona parte degli intonaci interni delle volte e delle pareti stesse, mentre altre infiltrazioni, provenienti dal piano stradale esterno, avevano indebolito le fondamenta, soprattutto della parte absidale e della cripta.

ingresso sacre icone

 

Le opere programmate sono state suddivise in quattro lotti funzionali riguardanti, tra l’altro, il rifacimento e consolidamento della copertura, delle volte sottostanti, degli affreschi e dei dipinti in esse presenti; il contenimento delle acque piovane nonché la riduzione del fenomeno dell’umidità che interessava la pavimentazione, i pilastri e gli altari della parte absidale; il restauro degli affreschi e dei decori parietali; il recupero della pavimentazione tutta; l’adeguamento liturgico del presbiterio; il restauro statico ed architettonico della cripta ed il rialloggiamento del coro ligneo, tutti per gran parte già portati a compimento e comunque in fase di completamento. «Il Vangelo che abbiamo condiviso stasera – ha evidenziato monsignor Galantino nel corso dell’omelia – paradossalmente, mentre ci porta a ringraziare il Signore per aver consentito tutto ciò, ci spinge a ridimensionare l’importanza del tempio materiale, o almeno a non soffermarci solo su di essa». Parole che si sono presto trasformate in chiara indicazione per l’intera Chiesa diocesana: «Abbiamo ascoltato dell’incontro di Gesù con 10 lebbrosi che imploravano per sé la guarigione. Abbiamo compreso che la guarigione della lebbra avviene per strada ed è frutto dell’obbedienza al Verbo divino. Questo ci dice qualcosa di molto importante: il tempio fatto di pietre, per quanto bello ed accogliente, di per sé non è luogo della guarigione. Il tempio, e quindi anche questa nostra Cattedrale, come tutte le chiese, ci guarisce solo nella misura in cui diventa il luogo nel quale veniamo per mettere davanti al Signore la nostra vita e le nostre storie compromesse e rovinate, come la pelle dei lebbrosi». A seguire, l’invito: «Il metterci per strada perché mandati da Cristo, e non solo per fare le nostre processioni – ha concluso monsignor Galantino - ci permette di incontrarlo. Spesso Gesù nelle nostre chiese fatte di pietra non entra, e se entra ci trova occupati a fare cerimonie che accecano la vista e a cantare canti che otturano le orecchie. Per questo, a noi che stiamo qui a goderci la nostra Cattedrale, Gesù rivolge la stessa esortazione indirizzata ai dieci lebbrosi: andate. Dopo aver accolto la Parola di Dio e aver reso lode al Padre, uscite da questa chiesa e disperdetevi per le strade di questo territorio, perché è lungo quelle strade che mi incontrerete».

monsignor galantino

Si rinnova, dopo il grande successo ottenuto lo scorso anno, l’appuntamento con la promozione internazionale del turismo religioso calabrese: si terrà, infatti, dal 24 al 26 ottobre 2013, l’ottava edizione di AUREA, Borsa del Turismo Religioso e delle Aree Protette. La manifestazione, fortemente voluta dal Presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, ritorna così in uno dei luoghi simbolo della fede e dell’identità religiosa della Calabria: il Santuario di San Francesco di Paola (CS). L’iniziativa, ideata nel 2004 da Spazio Eventi e realizzata con la collaborazione della CEI (Conferenza Episcopale Italiana) e dell’Enit (Agenzia Nazionale del Turismo), rientra a pieno titolo nella programmazione percorsa dal Dipartimento Turismo della Regione Calabria, volta a promuovere e diversificare l’offerta turistica locale, attraverso questo particolare segmento.

Il taglio del nastro è previsto per il prossimo giovedì 24 ottobre, a partire dalle ore 10, nel Santuario di San Francesco di Paola (CS), dove andrà in scena, sino alle ore 18, uno degli appuntamenti più attesi dell’anno per chi offre e vende turismo: il workshop internazionale. Infatti, in questa singolare occasione, gli operatori professionali dell’offerta turistica avranno la possibilità di incontrare nuovamente sul proprio territorio, oltre 50 buyer specializzati della domanda nazionale ed internazionale, provenienti da gran parte d’Europa e da molti Paesi extraeuropei. AUREA rappresenta un’occasione imperdibile per i tanti protagonisti del turismo regionale. Come nella precedente edizione, anche quest’anno saranno promosse le innumerevoli mete religiose offerte dalla terra di Calabria: luoghi santi in cui la spiritualità incontra e sposa la natura, attraendo i flussi turistici dei viaggiatori di fede in ogni periodo dell’anno. Dal 24 al 26 ottobre, infatti, attraverso gli educational tour, le meraviglie locali saranno vissute direttamente dai buyer internazionali e dai giornalisti della stampa specializzata. I nuovi stakeholder invitati a prender parte alla manifestazione, potranno così toccare con mano l’offerta turistica della regione, sia da un punto di vista religioso che da un punto di vista culturale e ambientale.

 

La crisi generale continua a pesare sulle finanze pubbliche e costringe l’Amministrazione Comunale a scelte difficili. Le poche risorse a disposizione dei Servizi Sociali sono state destinate ai cittadini non autosufficienti, ai diversamente abili, e più specificatamente ai bisognosi. Momentaneamente, invece, è stato sospeso l’appuntamento annuale con il soggiorno socio-culturale per gli anziani. Ma c’è tutta l’intenzione da parte del Sindaco e dell’Esecutivo, di riproporre questa iniziativa non appena ve ne sarà la possibilità.

È quanto fanno sapere il Sindaco Giuseppe ANTONIOTTI e l’assessore ai servizi sociali Giuseppe LIBRANDI, che, hanno scritto una lettera aperta ai cittadini meno giovani, ai quali si rivolge l’iniziativa inaugurata nel 1995 dalla precedente amministrazione di centro destra.

 

Carissimi amici – scrivono ANTONIOTTI e LIBRANDI - purtroppo, le difficili contingenze economiche di questo particolare momento storico, che stanno coinvolgendo tutte le famiglie italiane e stanno pesantemente influendo sulla gestione ordinaria delle pubbliche amministrazioni, ci impongono delle scelte, anche difficili e impopolari. A tal proposito abbiamo ritenuto opportuno comunicarvi la sofferta decisione, scaturita a seguito di una serie di incontri/confronti tra gli uffici comunali dei settori Servizi sociali, Bilancio e Programmazione e l’Esecutivo, di sospendere momentaneamente l’annuale appuntamento con l’iniziativa “soggiorno socio-culturale per gli anziani”. Riteniamo, che il viaggio sia un momento utile di socializzazione, condivisione e crescita culturale e sociale, e per questo c’è tutta l’intenzione da parte del Sindaco e dell’intera Amministrazione comunale di riproporre questa iniziativa non appena ve ne sarà la possibilità. Si può immaginare, pertanto, quanto sacrificata sia stata per noi questa scelta di congelare un’iniziativa che è nata proprio da un’idea dei precedenti governi cittadini di Centro destra, nel lontano 1995.

 

Certo, il Sindaco e l’Amministrazione comunale non vi lasceranno soli. Le poche ma preziose risorse a disposizione del capitolo dei Servizi sociali abbiamo preferito destinarle ai cittadini non autosufficienti e ai diversamente abili, e più specificatamente ai bisognosi. Ma, insieme agli uffici comunali, abbiamo previsto nuove attività da destinare proprio a voi amici nonni e cittadini della terza età, che rimanete una fonte preziosa per l’intera comunità. Innanzitutto, ci incontreremo in vista delle ormai imminenti festività natalizie in più date ed in diverse iniziative che stiamo già pianificando: da un momento conviviale, per finire a nuovi appuntamenti d’intrattenimento ludico-musicali. Scusandoci ancora per non aver potuto dare vita ad una bella ed utile iniziativa, qual è appunto, il soggiorno socio-culturale, e certi che saprete apprezzare il nostro impegno a favore della Città, porgiamo distinti saluti. - Fonte MONTESANTO Sas – Comunicazione & Lobbying)

Un’ordinanza di custodia cautelare, la denuncia di 38 soggetti ed il sequestrato di beni per circa 3,5 milioni di euro, è il consuntivo dell’operazione “FAMILY BANK”, condotta dal Nucleo di Polizia Tributaria di Cosenza, in collaborazione con la Sezione di Polizia Giudiziaria Carabinieri presso la Procura di Cosenza, a conclusione di complesse ed articolate indagini coordinate dal Procuratore della Repubblica, Dario Granieri, dal Procuratore Aggiunto, Domenico AIROMA, e dal Sostituto Procuratore, Paola IZZO nei confronti dei vertici e dei componenti degli organi sociali della Banca di Cosenza Credito Cooperativo (ora in liquidazione coatta amministrativa per dissesto finanziario). L’arresto è stato disposto nei confronti dell’ex Presidente della BCC, C.G.E., classe ’52,, noto ginecologo di Cosenza, già condannato in via definitiva per reati di violenza sessuale, attualmente latitante.

L’attività investigativa ha consentito di disarticolare un sodalizio criminoso dedito alla sistematica consumazione di appropriazioni indebite ideate da parte dell’ex Presidente, in associazione con l’ex Vice Presidente, T.G., classe ’55, noto imprenditore del cosentino e l’ex Direttore Generale, G.E., classe ‘67, i quali, abusando dei rispettivi poteri, avevano organizzato e realizzato strategie societarie finalizzate ad erogare finanziamenti a beneficio di soggetti a loro vicini, in assenza di adeguate garanzie, ovvero ad alto rischio di insolvibilità o già fortemente esposti verso il sistema bancario, compromettendo gli equilibri economici dell’istituto, con un danno finanziario superiore a 20 milioni di euro che ha determinato il tracollo della banca. In particolare, è stata accertata l’indebita appropriazione di € 1.826.930,79 in danno dell’istituto, di cui avevano, di fatto, il controllo, destinati a diretto vantaggio personale, di familiari ed amici.

Nel corso dell’operazione – che ha visto un centinaio di finanzieri impegnati sul territorio nazionale – sono state eseguite 7 perquisizioni domiciliari nei confronti di altri indagati residenti nelle province di Cosenza, Catanzaro e Modena e sottoposti a sequestro 2 immobili, un’autovettura di grossa cilindrata, quote di partecipazione in 5 società, conti bancari e rapporti finanziari accesi presso 15 tra istituti di credito e intermediari finanziari.

Le Fiamme Gialle cosentine hanno poi eseguito accertamenti patrimoniali a seguito di reati tributari commessi dall’ex Presidente, all’epoca legale rappresentante di una casa di cura della provincia di Cosenza, responsabile, unitamente al cognato, M.R. classe ’54, per l’omesso versamento di ritenute alla fonte di stipendi corrisposti nel 2009 e nel 2010 pari ad un totale di 2.296.361,00 euro.

E’ il primo significativo risultato nel territorio calabrese nei confronti di un istituto di credito, in un contesto di ardua penetrazione, che ha consentito di disvelare un sistema illecito di collaudata efficacia.

Proprio la fase di recessione economica che il Paese sta vivendo e che si ripercuote anche sul sistema del credito, rende ineludibile l’azione della Guardia di Finanza, a generale presidio della legalità economica e, come in questo caso, a tutela della gestione del credito da parte delle cooperative locali, organismi che hanno la finalità, in un’ottica imprenditoriale, di perseguire obiettivi di natura economica, ma caratterizzandoli da un forte senso di appartenenza al territorio e nel chiaro richiamo ai valori di solidarietà, partecipazione e mutualismo.

A tale riguardo, è significativo peraltro, il fatto che lo stesso ex presidente, unitamente ad altri indagati, hanno utilizzato, indebitamente, fondi gestiti dai “Confidi” locali così sottraendoli alla loro destinazione in favore di imprese in difficoltà; vicenda - questa dei “Confidi” - sulla quale la Procura del capoluogo bruzio ha svolto, in precedenza, articolata attività di indagine, dalla quale trae le mosse la presente operazione.

Leggo sulla stampa odierna che la r.s.u. del Tribunale di Rossano interviene sulla mancata consegna degli atti del nuovo e vecchio Tribunale da parte del comune di Castrovillari e da qui desume l’inesistenza del certificato di agibilità della nuova struttura. Per il solo amore della verità e senza polemica alcuna ribadiamo che la consegna di atti, per come ampiamente esplicitato nella nota inviata ai richiedenti, soggiace alla dimostrazione di interessi concreti ed attuali ed ai tempi di cui alla legge 241/90. In ogni caso il certificato di agibilità esiste tanto è vero che nel mentre una parte dei richiedenti lo mette in dubbio altra parte, con tanto di diffida notificata a sindaco di Castrovillari e responsabile dell’ufficio urbanistica, ne chiede la revoca con indicazione specifica anche delle ragioni che legittimano detta richiesta.

Appare evidente che è interesse di questa amministrazione chiarire interamente la vicenda. Per tale motivo il comune di Castrovillari si costituirà nel giudizio pendente avanti al TAR spiegando intervento ad opponendum e depositando in quella sede tutta la documentazione diretta a certificare la sussistenza di una struttura nuova ed agibile; della distribuzione degli spazi interni; della variante necessitata e dei lavori eseguiti per accogliere anche gli uffici del Tribunale accorpato.

Nessun timore, pertanto, sul fatto che tutti i documenti saranno depositati con il fascicolo di parte del comune di Castrovillari presso il TAR Calabria con la possibilità di tutti i soggetti effettivamente legittimati a prenderne visione ed esprimere le proprie osservazioni.

Mimmo Lo Polito

Sindaco di Castrovillari

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