Riccardo Fassi, pianista, tastierista, compositore, arrangiatore. Fondatore, fra le varie attivitá, della Tankio Band con la quale progetta e incide un primo tributo a Frank Zappa con la Splasc(h) nel 1995. Nel mezzo di una discografia ricca di 23 titoli, oltre al brillante Serial Killer, e all'originale lavoro sulla musica di Eric Dolphy, si situa ora l'album The Return Of The Fat Chicken (Alfa Music) con una selezione di brani che abbracciano vari periodi dai primi anni '70 ai '90, ripresi ed arrangiati con l'apporto di ospiti prestigiosi. Ne parliamo direttamente col musicista.
Due dischi su Frank Zappa. Una bella impresa su un autore complesso: innovativo, sicuramente, difficile da catalogare solo nel rock o nel jazz, nella fusion o nell'orchestrale moderno. Oltretutto ci sono radici blues e senso di teatralitá non indifferenti. E scrittura. Son tempi duri per gli specialisti di settore, gli etichettatori di mestiere, musicale s'intende.
Tra i 2 dischi ci sono 20 anni di distanza. Il progetto nacque negli anni 90 quando Zappa era ancora vivo, per il fatto che ho sempre avuto interesse per la sua musica e intendevo arrangiare dei brani per orchestra jazz con lo stile e la formazione di quegli anni. Poi la morte del maestro avvenuta nel 1993 ha trasformato il progetto in un tributo ad un musicista scomparso. Ma se fosse rimasto in vita mi sarei comunque occupato della sua musica. La Tankio Band da allora ha sempre eseguito brani di Zappa, oltre a mie composizioni e a progetti diversi come quello su Eric Dolphy, o sulla interessante musica di Fabio Morgera. Il nuovo progetto su Zappa , è stato concepito nel 2015 come una naturale evoluzione di questo work in progress. Ho pensato che si sarebbe potuto invitare Napoleon Murphy Brock ed altri ospiti importanti per ampliare la tavolozza espressiva, che comprende la parte teatrale , musicale e multistilistica di Zappa. Tutto ciò è molto diverso dal primo disco di anni fa che era solo strumentale ed orchestrale. Ovviamente siamo diversi e suoniamo molto diversamente da 20 anni fa , ma siamo sempre molto convinti e determinati della validità della musica di Zappa, che oggi è importante proporre , anche per arrivare alle nuove generazioni che non hanno avuto modo di vedere Zappa dal vivo. Quindi è una missione culturale proporre Zappa oggi, e questo è lo scopo del nuovo disco.
Zappa sperimentatore! Vogliamo approfondire questa tua esperienza nel suo solco? E soprattutto come spieghi la sua vitalitá e attualitá?
Ho iniziato ad ascoltare Zappa da ragazzo, ed essendo la sua musica uno dei miei riferimenti principali, è stato naturale arrangiare la sua musica per orchestra. Lui usava spesso i fiati, e medio-grandi organici, come la big band nel disco Grand Wazoo, e il suono della Tankio Band mi è sembrato molto adatto a questo tipo di musica. L'attualità della musica di Zappa si spiega col fatto che essendo lui molto avanti 40 anni fa , come concezione generale della musica , tecnica compositiva , ed apertura multistilistica, è stato raggiunto in parte dalla cultura contemporanea, che lui aveva in qualche modo intuito. La sua musica è un complesso di opere molto differenti tra loro , dove succedono tante cose diverse, e ci vuole molto tempo per approfondire il senso e cogliere la sua visione complessiva. La sua attualità consiste anche nella assoluta originalità di tanti brani , e nella forza espressiva, giunta a noi inalterata.
A proposito di Napoleon Murphy Brock, che ha collaborato per più di 12 anni con Zappa, la sua presenza è stata illuminante? In che modo? E altri musicisti?
Fondamentale è stata la presenza del grande Napoleon Murphy Brock , che essendo uno dei più importanti collaboratori di Zappa, ha contribuito in modo notevole alla realizzazione del nuovo progetto . Col contributo di Napoleon , il progetto ha acquisito la parte vocale e teatrale della musica di Zappa, che ha sempre avuto una importanza notevole nell 'opera del maestro. Napoleon mi ha spiegato il senso dei testi, la genesi di alcune song, il modo in cui Zappa lavorava durante le prove e tanti dettagli che hanno contribuito ad approfondire ulteriormente il mio approccio alla musica di Zappa. Nel nuovo lavoro inoltre ci sono ospiti internazionali come Alex Sipiagin , grande trombettista russo-americano con cui collaboro da oltre 10 anni, e alcuni fantastici musicisti che hanno suonato con me in tante e diverse situazioni come: Antonello Salis, Gabriele Mirabassi, Ruben Chaviano e Mario Corvini . Sono molto soddisfatto della collaborazione con i produttori di Alfa Music Fabrizio Salvatore e Alessandro Guardia, e ringrazio in modo particolare Federico Solari , che ha organizzato il primo evento con Napoleon Murphy Brock, rendendo possibile questa nuova collaborazione.
Parliamo della Tankio Band. Hai contagiato i musicisti in modo totale anche su questo nuovo progetto?
I musicisti della Tankio Band sono coinvolti da sempre nei progetti che facciamo, perchè io scrivo sempre tenendo presente il suono dei musicisti. Si sente chiaramente che questa musica li ha coinvolti.
Zappa ha lontane origini siciliane, di Partinico. A Palermo suonò nel 1982, lo ricorda il film Summer 82 When Zappa Came To Sicily, del regista Salvo Cuccia. Pensi che questa sua ascendenza abbia avuto nella sua musica una qualche influenza? Magari nella bellezza dei temi melodici?
Zappa è nato in USA , ma la famiglia italiana aveva forti legami con la cultura italiana, e sicuramente , questo è stato il suo background ed ha avuto una grossa influenza nella sua formazione.
Volendolo affiancare a qualche jazzista, in termini di similitudine, potresti farmi qualche nome? Io avevo pensato a Joe Zawinul e, per il chitarrismo a Jimi Hendrix...
Essendo un personaggio veramente unico, sembra veramente difficile accostarlo a qualcuno. Dopo di lui alcuni hanno subito la sua influenza come arrangiatori-compositori per esempio John Zorn che in un ambito diverso, esprime una apertura a 360 gradi ed un atteggiamento multistilistico soprattutto nel gruppo Naked City che sembra uno Zappa punk . Oppure Django Bates che è ugualmente imprevedibile e spiazzante. Zappa fu in qualche modo influenzato da Strawinky, Mingus e Varese. Trovo che anche Spike Jones, con le sue musiche beffarde da cartoni animati, negli anni 50 abbia qualcosa di Zappa e anche le rare incisioni della big band di Sauter- Donegan , visibili in qualche straordinario video anni 50 su youtube. Nonostante ciò alcuni dischi di Zappa si allineano ad un certo jazz elettrico che può avere punti di contatto con Zawinul, Weather Report mentre nel solismo alla chitarra vi è una vena più vicina al rock ed in questo il riferimento alle sonorità di Hendrix è certamente naturale !
Il brano più zappiano, insomma più indicativo della sua personalita'?
Trovo Florentine Pogen che abbiamo inciso nel nuovo cd un brano molto rappresentativo di Zappa. Tra l'altro fu scritto per Napoleon che lo interpreta con grande determinazione mettendo in campo tutta la sua forte espressività !
Un tuo pensiero sul lavoro di Zappa con Boulez?
E' un bel lavoro, che esprime l'ambizione di Zappa nel suo versante più contemporaneo. Boulez lo apprezzava molto !
C'è chi non crede nella rivisitazione dei grandi musicisti del secolo passato da parte del jazz. Cosa risponderesti?
Oggi abbiamo tante cose del passato che ci circondano, ed è naturale che qualcuno ci ritorni e voglia interpretarle, secondo l'idea che il jazz non è un genere musicale , ma un dispositivo che combina composizione ed improvvisazione in modo sempre diverso , a secondo della cultura e del luogo da cui è partita l'idea. Il jazz oggi è ovunque: in Italia , in India, in Africa , in Australia e ognuno può inventarsi un suo mix. Resta comunque di primaria importanza comporre nuove musiche e proiettarsi in avanti inventando nuove soluzioni. Questo è comunque il futuro della musica : creare idee, immaginare nuovi suoni e colori.