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Giovedì, 13 Novembre 2025

L’8 dicembre scorso l’Associazione “Trofarello paese dei presepi” ha inaugurato il “Presepe Evangelico Franco Ferrando 2024-2025” nella Chiesetta di San Giuseppe Antico in Piazzetta San Giuseppe a Trofarello, città piemontese in provincia di Torino. La mostra sarà aperta fino al prossimo 12 gennaio con i seguenti orari di apertura: mercoledì e venerdì dalle ore 16 alle ore 18,30; prefestivi e festivi dalle ore 16 alle ore 18,30 con ingresso libero. Il presepio, creato e allestito ogni anno a Natale che ha raggiunto ormai la sua diciannovesima edizione, è voluto e elaborato dai volontari della associazione.

Il Segretario della Associazione Raffaele Scotto fa sapere che: “Il Presepe Evangelico in movimento di Trofarello racconta la storia della Natività con 60 personaggi in movimento e 70 lampade. Le 4 fasi del giorno rendono la «narrazione» emozionante. L’Associazione “Trofarello paese dei presepi” mette in scena ogni anno, all’interno della settecentesca Chiesa di S. Giuseppe Antico, grazie ad un gruppo di volontari, il presepe Meccanico Evangelico Palestinese, di circa 40 mq di superficie. L’ambientazione del nostro presepe meccanico cerca di suggerire il contesto geografico della Terra Santa con i suoi contrasti tra il verde della Galilea, raccolta intorno al lago di Tiberiade, e il deserto della Giudea, ai cui bordi sorge Betlemme, che campeggia di lato con la capanna della Natività. L’allestimento prevede, accanto a molte statuine tutte in movimento che rappresentano persone durante lo svolgimento di scene di lavoro quali, il pescatore, il bottaio, il panettiere, il cestaio, molte altre figure che Gesù citerà durante il suo insegnamento nel Vangelo. I 70 personaggi animati meccanicamente, oltre 100 animali, 300 personaggi statici, 50 lampade per illuminare le varie fasi dell’alba, giorno, tramonto, notte e cometa, le fasi lunari, fuochi e luci nelle case, effetti sonori e un breve documentario con le immagini della sequenza di costruzione e dell’allestimento del presepio, completano il presepio. Nel presepe Evangelico, viene raccontata l’annunciazione a Maria, il sogno di Giuseppe, il censimento, la ricerca dell’alloggio, l’annunzio ai pastori, la nascita del figlio di Maria e Giuseppe e la fuga in Egitto.

Questo presepe rappresenta un importante punto di riferimento e di unione nella tradizione natalizia per gli abitanti di Trofarello che, ogni anno, si ritrovano ad ammirare questa opera d’arte unica nel suo genere. Fino a poco tempo fa eravamo in 12 soci volontari a seguire questa iniziativa, ma ora siamo rimasti solo più in 6: durante l’allestimento di questa mostra abbiamo deciso di onorare il loro ricordo tramite composizioni di presepi che rievocano la loro memoria. Abbiamo inaugurato il presepe con il musico Walter che ha intrattenuto gli ospiti con canti e melodie tipici locali in lingua italiana e latina che affondano le loro radici nell’epoca medievale, oltre alle canzoni e gli inni sacri religiosi legati al Natale. Questo “aedo” accompagna il canto suonando un antico strumento, la ghironda, che è una tipicità assoluta e rara in ambito musicale attuale. La motivazione che ci spinge ogni anno a proseguire questa iniziativa è il calore e la partecipazione delle persone che si ritrovano insieme nel segno dell’amicizia e dell’unione di sentimenti e valori umani condivisi. Il nostro presepe incarna e simboleggia il vero spirito del Natale che è dono del Signore per la salvezza e la redenzione dell’umanità. Vi aspettiamo perciò numerosi in un clima accogliente e amicale!.

Ho visitato personalmente questo presepe e la prima impressione che ho provato è stata quella di sentirmi come in famiglia. La Chiesetta è di grande interesse storico e artistico con rappresentazioni di immagini figurative e affreschi che riproducono tematiche a sfondo religioso. Questo presepe mi ha colpito sia per la ampiezza dei paesaggi tipici e dei luoghi africani riproposti in cui è nato Gesù sia per la laboriosa meccanicità delle figure che si muovono compiendo gesti quotidiani nell’ambiente di vita del tempo. Osservando il presepe si percepisce la passione e la forte motivazione che hanno spinto gli artisti-artigiani nel realizzarlo: è un’opera d’arte che trasmette le emozioni legate al sentimento religioso della fede e al senso di rinascita umana prefigurata dall’avvento di Gesù che dà inizio all’era cristiana illuminando con una nuova luce le nostre vite.

Buon Natale a tutti!

Dopo la riuscita esperienza dello scorso anno, torna nella sala Giovannardi di Palazzo Appiani in piazza Bovio il mercatino artigianale natalizio “Le Mani d’Oro”, un'iniziativa solidale per aiutare i bambini armeni.
Il mercatino è stato inaugurato il 2 dicembre 2024 alle h 17:30 e proseguirà fino all’11 dicembre, tutti i giorni dalle 10:00 alle 13:00 e nel pomeriggio dalle 16:00 alle 19:00.
Anche quest’anno ci saranno, sempre all’interno della Sala Giovannardi, iniziative culturali e mostre di pittori. L’iniziativa è organizzata dall’Associazione Compagnia della Stella, con il patrocinio del Comune di Piombino e la collaborazione dell’Unitre di Piombino e altre Associazioni locali.
In questo terribile periodo storico, colpito da conflitti sempre più violenti in diverse parti del mondo, sono sempre più numerose le “guerre dimenticate” che vedono come prime vittime i più piccoli.
La sofferenza delle popolazioni civili, gli orfani di guerra, i diritti violati, l’occupazione di territori da parte di Stati invasori sono drammi così diffusi che si rischia l’assuefazione da parte dell’opinione pubblica.
L’Associazione Compagnia della Stella onlus e il Comune di Piombino si sono uniti per portare un aiuto concreto a chi ne ha più bisogno. La città di Piombino si è più volte dimostrata sensibile alla tragica storia del popolo armeno. Un simbolico gemellaggio che segue al riconoscimento del genocidio degli armeni da parte del Consiglio Comunale, avvenuto nel 2020, alla settimana dedicata all’Armenia, organizzata nel 2022 con la presenza dell’Ambasciatrice della Repubblica d’Armenia in Italia Tsovinar Ambardzumyan e al mercatino dello scorso anno.
Un progetto che dà spazio all’arte e alla creatività delle socie e dei soci dell’Associazione per dare un sorriso ai bambini orfani della Casa del Sole di Yerevan, la capitale dell’Armenia. Il ricavato della vendita di oggetti di artigianato e di riciclo creativo realizzati dalle socie e soci dell’Associazione Compagnia della Stella andrà, tolte le spese, a Yerevan all’Associazione “Casa del Sole”, fondata da una vedova della guerra del 2020 nel Nagorno Karabakh e che accoglie circa 80 orfani.
Durante questi dieci giorni sono previste diverse iniziative. Ci sarà una Pesca di beneficenza con premi piccoli e grandi per tutti, una lotteria e sarà possibile, per chi vorrà, anche l’iscrizione all’Associazione.
Il 3 dicembre alle 17:00 si terrà la conferenza della scrittrice e giornalista Letizia Leonardi: "La situazione in Armenia e il problema dei profughi e degli orfani". Mercoledì 4 dicembre alle 17:30 Dario Ristori parlerà de “La Baciocca a Piombino”. Giovedì 5 alle 17:30 sarà la volta della conferenza di Paolo Volpini dell’Associaione Astrofili di Piombino "Comete di Natale e non solo osservate dagli Astrofili di Piombino". Il 6 dicembre alle 16:00 Giancarlo Guasconi e Anna Maria Giorgi parleranno di “Arte sacra: come si scrive un’icona”. Sabato 7 dicembre, sempre alle 17:00 Anna Maria Giorgi terrà la conferenza “Alle origini del racconto dei Magi fra storia e Vangeli”. Il 9 dicembre alle 17:00 il professore Pablo Gorini, presidente dell’Unitre di Piombino parlerà di “Simonetta Vespucci, la Venere di Piombino”. Il 10 dicembre alle 17:00 sarà la volta di Alessia Larini che ci parlerà di “Cosa raccontano le ossa? I casi di Baratti e della Valle D’Albaida”.
A conclusione dell’iniziativa, l’11 dicembre alle 17:00 Marzio Verucci terrà la conferenza “Bioarchitettura e vivere consapevole” e, a seguire, sarà estratto il numero vincitore della lotteria.
Dal 2 all’11 dicembre, sempre nella sala Giovannardi, oltre alla vendita di beneficienza, si potrà visitare la mostra di pittura e fotografia dei soci pittori Giuseppina Bellini, Stefano Bianchi, Luca Boesini, Sandra Brunetti, Stefania Ciampana, Daniela Franchi, Marcello Freschi, Giuliana Mancusi, Tetyana Murzina, Serena Niccolai, Romina Pecchioni, Sonia Katia Pirrone, Daniele Tognaccini, Marzio Verucci in collaborazione con “I pittori per caso" del Circolo Magona di Stefano Bianchi; quella fotografica dei soci Gabriella Ballanti, Francesca Carducci, Francesco Livi, Diego Luci e Alessia Neri. I quadri e le fotografie avranno come tema i monumenti e i luoghi di piombino, la religione e la donna.
Tutte le iniziative sono ad ingresso gratuito.

"La Fondazione Magna Grecia, negli ultimi tempi, ha concentrato i suoi sforzi sull'analisi dell'influenza della criminalità organizzata nei social media, come TikTok e Instagram. Queste piattaforme stanno dando vita a un mondo virtuale che spesso si intreccia pericolosamente con quello reale, specialmente tra le fasce più vulnerabili della società. È proprio in questo contesto che la criminalità trova terreno fertile per attirare e coinvolgere giovani e persone fragili in attività illegali legate al cattivo uso dei social network".

A sottolinearlo è stato Nino Foti, presidente della Fondazione Magna Grecia, durante il Forum sul cybercrime organizzato a Palermo dalla stessa Fondazione. Secondo Foti, i social media non sono solo uno spazio di comunicazione e intrattenimento, ma rappresentano sempre più uno strumento utilizzato dai gruppi criminali per veicolare messaggi e stili di vita che possono attrarre coloro che si trovano in condizioni di disagio economico o sociale.

Questa situazione evidenzia la necessità di un'azione sinergica tra istituzioni, associazioni e operatori digitali per contrastare tali fenomeni, promuovendo al contempo un uso consapevole e sicuro delle piattaforme social. Il Forum di Palermo ha rappresentato un'importante occasione per riflettere su queste tematiche, ribadendo l'urgenza di strategie integrate per affrontare le sfide del cybercrime in un mondo sempre più interconnesso.

Se Internet è il mondo - ha sottolineato Foti - il dark web è l'universo dove succede di tutto: vendita di organi, traffico di bambini, armi, droghe. Un mondo difficile da penetrare anche perché molto spesso gli strumenti e le risorse che ha in mano lo Stato sono inferiori da un punto di vista economico, penso ad esempio a 'specialisti', tra virgolette, che la criminalità organizzata è in grado di pagare molto di più"

"La legislazione italiana ed europea è indietro rispetto alla tecnologia. E' necessario che vi sia un'iniziativa legislativa che possa normare alcune attività illegali perché, da quello che è la nostra esperienza, siamo in una fase molto pericolosa perché le organizzazioni criminali sono organizzate meglio dello Stato".

"La Fondazione Magna Grecia negli ultimi tempi si è occupata di fare rapporti sull'influenza sui social - come tiktok, instagram - della criminalità organizzata. Si è creato un mondo virtuale dal quale il mondo reale spesso attinge, soprattutto la parte della società più debole che viene coinvolta in iniziative che riguardano l'uso non proprio legale dei social". Così il presidente della Fondazione Magna Grecia Nino Foti, parlando con l'Adnkronos a margine del Forum sul cybercrime organizzato a Palermo dalla Fondazione.

Nino FOTI Presidente

Fra i fondatori, nel 1984, della Fondazione Magna Grecia, ne diventa Presidente nel 1997. Già Deputato della Repubblica italiana, è stato vicepresidente dell'Istituto per la Promozione Industriale e del G.M.E. – Gestore dei mercati elettrici.

L’area della Magna Grecia ha rappresentato un primo grande seme culturale per il Sud Italia. Sulle coste del Mezzogiorno d'Italia approdarono le navi greche, si formarono le prime colonie, e si sviluppò il pensiero filosofico, matematico, culturale e sociale del tempo. Nel successivo processo di fusione con il mondo dell’antica Roma e con l’influenza del Cristianesimo, la cultura della Magna Grecia sarà uno dei valori fondanti del processo di formazione di tutta la cultura occidentale.

L’Associazione Internazionale Magna Grecia, con sede a Roma e New York, ha due scopi principali: il primo è di diffondere la conoscenza della cultura e della civiltà magno greca nel pubblico in generale, con l’aiuto e la cooperazione degli esperti che appoggiano la nostra iniziativa; il secondo è di spiegare agli emigranti italiani nel mondo, e in special modo a quelli degli Stati Uniti, i quali provengono in massima parte dalle regioni meridionali d’Italia, che per cercare le loro radici spirituali debbono andare indietro nel tempo e conoscere la civiltà e la cultura della Magna Grecia.

La nostra Associazione non è composta da soci provenienti da questa o quella regione del Meridione, ma è aperta a tutti, italiani e stranieri; chiunque abbia interesse a conoscere l’antica civiltà del sud italiano e ricevuto la nazionalità; e una patria più grande e più antica che è quella che gli ha dato le basi culturali e spirituali. 

 

Fonte Fondazione Magna Grecia / Adnkronos

 

 

 

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