La data dell’evento è speciale: il giovedì grasso. Perché, nella tradizione del carnevale chiaramontano, era un giorno molto atteso in cui le famiglie si riunivano e degustavano le specialità culinarie. Il principe della tavola, manco a dirlo, era il maiale. E’ da questo spunto che ha preso il via lo Show cooking che giovedì 27 febbraio, alle 19, nella sala Leonardo Sciascia, vedrà consumare il proprio atto finale. E’ la fase conclusiva del primo concorso regionale gastronomico denominato “Terra matta – Città di Chiaramonte Gulfi”, portato avanti grazie al sostegno dell’Amministrazione comunale, con la sinergia tra Consorzio Chiaramonte promozione Sviluppo e territorio e l’istituto alberghiero “Principi Grimaldi”. Protagonisti del concorso saranno i giovani cuochi degli istituti alberghieri provenienti da tutto il territorio siciliano. Per la fase finale sono state selezionate le nove squadre che hanno realizzato le migliori ricette delle seguenti portate: un antipasto (caldo o freddo), una minestra asciutta o in brodo, un secondo piatto. Saranno esaltati i prodotti tipici del territorio: dal maialino nero degli Iblei all’olio di oliva Dop Monti iblei sottozona Gulfi; dalle conserve alle verdure di stagione selvatiche. “E’ una scommessa – dice il sindaco Vito Fornaro – che abbiamo voluto incastonare nella consolidata tradizione del Carnevale. E’ un modo per ribadire, ancora una volta, come il nostro centro montano si contraddistingua per la qualità e la varietà dell’offerta gastronomica, potendo contare su una produzione agroalimentare di spessore, in grado di garantire ai visitatori un’offerta che, nello scenario regionale, ha pochi concorrenti”. Lo testimonia anche il riconoscimento ottenuto nel 2013 dalla rivista Best in Sicily che ha decretato Chiaramonte Gulfi come miglior comune per l’offerta enogastronomica sul territorio siciliano. “Ma non dobbiamo dimenticare – aggiunge il presidente del Consorzio, Mario Molè – che abbiamo denominato questo appuntamento “Terra matta” in onore di Vincenzo Rabito e del successo riscosso dal suo romanzo. Un successo determinato da numerosi fattori concomitanti: dall’utilizzo di un linguaggio “improbabile” perché esito di uno sforzo letterario di uno scrittore-illetterato, al contributo storico che la narrazione offre al lettore, il quale si trova immerso in una testimonianza vivente di oltre mezzo secolo di storia italiana (dalla prima guerra mondiale al boom economico degli anni Cinquanta-Sessanta). In questo quadro i riferimenti alle tradizionali culturali di Chiaramonte, città natale dell’autore, sono numerosi e significativi. Tra di essi, un’attenzione particolare merita la descrizione delle usanze culinarie del Carnevale”. Gli aspetti dello Show cooking, dunque, mettono in risalto le tre “T”, come specificato dal dirigente scolastico dell’Alberghiero, Bartolomeo Saitta. “Sono i talenti – chiarisce – vale a dire i prodotti enogastronomici pluripremiati del territorio ma anche i giovani cuochi delle nostre scuole; il territorio, per i riconoscimenti ricevuti; e, ancora “Terra matta”, il best seller che descrive al meglio Chiaramonte e i chiaramontani”. Sarà una giuria qualificata a valutare e a premiare i migliori piatti del menu “Terra matta”. Presidente della giuria sarà il cuoco pluripremiato Claudio Ruta.