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Sabato, 22 Marzo 2025

Carlotta Bolognini celebra il cinema italiano

La prestigiosa Sala della Regina a Montecitorio ha ospitato il Premio Bolognini, un evento dedicato all'eccellenza del cinema italiano, ideato e diretto artisticamente dalla stessa Carlotta Bolognini.

A presentare la serata è stato Fabio Melelli, docente dell’Università di Perugia e storico del cinema, affiancato dalla padrona di casa Carlotta Bolognini. L’evento ha ottenuto il patrocinio di importanti istituzioni culturali e cinematografiche, tra cui il Centro Culturale Mauro Bolognini, l'International Police Award Premio Apoxiomeno, l'Archivio Storico del Cinema Italiano e l’Annuario del Cinema & Audiovisivi.

Un parterre di grandi nomi

Padrino della serata è stato il celebre attore Franco Nero, mentre i premiati hanno rappresentato il meglio del cinema italiano in diverse categorie:

  • Marco Spoletini (Montaggio)
  • Andrea Sorrentino (Costumi)
  • Massimo Pieroni (Laboratorio d’arte Pieroni)
  • Claudio Pacifico (Stunt coordinator e attore)
  • Anna Rita Pasanisi (Doppiaggio)
  • Pier Maria Rossi (per i 50 anni del film "Il Messia" di Roberto Rossellini)
  • Vassili Karis (Attore, Premio alla Carriera)
  • Luigi Montefiori George Eastman (Attore, sceneggiatore, Premio alla Carriera)
  • Premio "In ricordo di" a Lina Wertmüller, ritirato dalla figlia Maria Zulima Job Wertmüller

Premianti e Ospiti d’onore

A consegnare i riconoscimenti sono stati personalità di spicco del panorama cinematografico e culturale:

  • Franco Nero
  • Aldo Buti (Costumista)
  • Pippo Franco (Attore)
  • Stefano Reali (Regista)
  • Rossella Izzo (Doppiatrice)
  • Rossa Rossellini

Ad arricchire la serata, un video saluto di Massimo Ranieri e la proiezione del docufilm "Compagni d’Arte", scritto e diretto da Carlotta Bolognini e Fabio Luigi Lionello.

Una serata di celebrazione e cultura

L’evento ha visto la partecipazione di numerosi ospiti illustri, tra cui:

  • Massimo Chiossi (Vicepresidente del Centro Bolognini)
  • Franco Mariotti
  • Ottaviano Dell’Acqua
  • Massimo Vanni
  • Alex Partexano
  • Astrid Schiller Wirth
  • Daniela Del Secco
  • Pepito Torres (Fotografo delle dive)
  • Daniele Luxardo (Fotografo)
  • Olga Bisera (Attrice, giornalista)
  • Davide Mancori (Direttore della fotografia)
  • Valentina Tosi (Nipote di Piero Tosi)
  • Saverio e Eleonora Vallone
  • George Labrinopoulos

Manolo Bolognini e Mauro Bolognini: Due Fratelli al Servizio del Cinema Italiano

Manolo Bolognini (Pistoia, 26 ottobre 1925 – Roma, 23 dicembre 2017) è stato un produttore cinematografico e calciatore italiano, una figura chiave del cinema del Novecento. Fratello del celebre regista Mauro Bolognini, Manolo iniziò la sua carriera nel mondo dello sport, giocando a calcio nella Pistoiese, anche in Serie B. Tuttavia, la sua vera passione si rivelò presto essere il cinema, spingendolo a trasferirsi a Roma per seguire le orme del fratello maggiore.

Iniziò la sua carriera cinematografica come primo aiuto segretario nel film "Due notti con Cleopatra" di Mario Mattoli. Grazie alla sua determinazione e al talento organizzativo, percorse rapidamente tutte le tappe del mestiere fino a diventare un produttore di primo piano. Nel corso della sua carriera, lavorò con alcuni dei più grandi registi della storia del cinema italiano e internazionale. Tra i suoi progetti più significativi figurano "Il Vangelo secondo Matteo" e "Teorema" di Pier Paolo Pasolini, "Django" di Sergio Corbucci e "Il bell'Antonio" del fratello Mauro Bolognini. Inoltre, collaborò con maestri come Federico Fellini e Andrej Tarkovskij, dimostrando una sensibilità produttiva capace di sostenere opere complesse e di grande impatto culturale.

Oltre alla sua carriera nel cinema, Manolo Bolognini fu anche padre di tre figli: Andrea, Carlotta e Giada, i quali hanno portato avanti il legame della famiglia con il mondo dell'arte e dello spettacolo.

Mauro Bolognini, fratello di Manolo, fu un regista di raffinata sensibilità visiva e narrativa. Laureatosi in architettura a Firenze, si diplomò in scenografia al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, dove sviluppò la sua passione per la regia. Dopo aver fatto esperienza come aiuto regista di Luigi Zampa in Italia e di Yves Allégret e Jean Delannoy in Francia, Mauro esordì come regista tra il 1955 e il 1958, distinguendosi con opere che rappresentavano un tardo neorealismo, come "Gli innamorati" (1955) e "Giovani mariti" (1957).

L'incontro con Pier Paolo Pasolini, in veste di sceneggiatore, segnò una svolta nella sua carriera, portandolo a realizzare film di grande valore letterario e sociale, tra cui "La notte brava" (1959), "Il bell'Antonio" (1960) e "La giornata balorda" (1960). Pur mantenendo una forte attenzione ai temi letterari, il suo stile si orientò progressivamente verso un gusto estetico raffinato, come dimostrano film quali "Senilità" (1962), "Agostino" (1962), "Bubù" (1971), "Per le antiche scale" (1975) e "L'eredità Ferramonti" (1976).

Mauro Bolognini dimostrò inoltre una notevole capacità di rappresentare atmosfere in costume e scenari storici, come nel film "La viaccia" (1961), in cui rievocò con precisione il clima pittorico toscano. Il suo capolavoro rimane "Metello" (1970), adattamento del romanzo di Vasco Pratolini, in cui riuscì a coniugare una solida struttura storico-sociale con una ricercata sensibilità estetica.

L'eredità artistica dei fratelli Bolognini è ancora oggi un punto di riferimento nella storia del cinema italiano, testimoniando la loro capacità di raccontare storie universali con uno sguardo colto e appassionato.

Fonte : direttore artistico e ideatrice del Premio Carlotta Bolognini.

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